happy birthday blog
Il mio blog compie oggi un anno...di solito tutti dicono "Non pensavo di arrivare fin qui" e bla, bla, bla...ma nel mio caso invece, devo essere sincera, ero partita con un'idea di blog che è stata totalmente stravolta e soprattutto pensavo di essere molto più costante, ma siccome non mi smentisco mai (vedi post n.1) ho provato a non scrivere anche per un mese intero.
Ma per me scrivere è un piacere, lo faccio solo quando me la sento e quando sono ispirata.
Quando ho aperto questo blog pensavo più ad un mommy blog e invece, anche se la Pulci è praticamente onnipresente in ogni mio post più o meno in modo evidente, si è rivelato molto di più.
Dalle statistiche noto che i post che piacciono di più al pubblico (ih ih mi viene da ridere...) sono quelli che parlano di viaggi, spero quindi di riuscire a farne il più possibile, sono quelli che mi richiedono più tempo, sia per scrivere che raccogliere gli appunti dalla mia moleskine oltre che per selezionare le foto.
Come pubblico siamo a poco meno di 6000 visitatori, un numero irrisorio, c'è chi conta 6000 visitatori in un solo mese (e chi mooooooooolti di più), ma non mi lamento perchè sono in aumento...di questi 6000 visitatori 5000 sono degli ultimi 5 mesi.
Il pubblico è più che altro italiano, ma ci sono moltissimi contatti dagli Stati Uniti e mi piacerebbe sapere se siano Italiani espatriati o meno, alcuni contatti dalla Croazia (chissà come mai) e poi pochi visitatori da Polonia, Olanda e Regno Unito.
Il post più popolare in assoluto è quello dove descrivo le spiagge Croate di sabbia seguito dal post "Croazia con bambini: sassi contro sabbia" e da "No stress in Cres".
La mia idea originale quando aprii il blog era anche quella di recensire ristoranti di Bergamo e dintorni adatti o meno a famiglie con bambini, ma fin'ora non l' ho mai fatto e spero di rimediare al più presto visto che sempre più gente viene a visitare la mia bella città complice lo scalo di Orio al Serio a soli 15 minuti di pullmino navetta dal centro Beh, vediamo che ispirazioni mi porteranno i prossimi 12 mesi, intanto cin cin e lunga vita a questo blog!! |
lunedì 28 ottobre 2013
Un anno (diamo un po' i numeri)
domenica 27 ottobre 2013
Un week-end di Ottobre in Romagna...il nostro posto speciale
scorcio di Cesenatico |
Paese bello come la nostra Italia. Quest'anno poi ci sentiamo un sacco ricchi visto che la Pulci ha iniziato la
scuola materna e non abbiamo più il salasso dell'asilo nido (poco meno di 600 euro al mese, nido comunale...), quindi complice anche il fatto che avevamo un paio di amici e una cugina da andare a trovare abbiamo deciso di fare una mini-fuga in Emilia Romagna, soggiornando in un posto speciale dove noi eravamo già stati due anni fa in occasione del matrimonio dei nostri amici: Longiano, più precisamente Alloggio San Gerolamo.
La prima tappa è stata Cesena a trovare la cugina di mio marito che studia lì, abbiamo visto poco, ma mi sono innamorata di un negozio che vendeva Cupcakes e tutto l'occorrente per cucinarli.
Cupcakes...sweet passion! |
Abbiamo gironzolato per il centro storico, bei negozi, un sacco di giovani (ma le ragazze a Cesena sono tutte altissime??) probabilmente per via dell'Università e un tripudio di locali e caffè trendy.
scorcio di Cesena |
Nostra cugina abita proprio in centro, in una via un po' nascosta dietro a una piazzetta e siamo stati da lei a
pranzo, prima tappa mangereccia di quello che si è rivelato un week end all'insegna del buon cibo.
Nel pomeriggio eccoci a Cesenatico, dove ci siamo incontrati con i nostri amici e ci siamo fatti piacevolmente accompagnare in giro per questa bella cittadina, non me l'aspettavo affatto così!
Angoli nascosti, negozietti e botteghe curatissime, un forte legame al territorio circostante che si poteva notare dalla quantità spropositata di negozi che vendevano cibo a km zero, scorci inaspettati con case pastello e finestre fiorite per poi finire su quello che forse è il fulcro di Cesenatico: il Porto Canale, una via sull'acqua progettata da Leonardo Da Vinci.
Casa del fornaggio...chiedo asilo!! |
Famiglie a passeggio |
Sempre la casa del formaggio!!!Slurp! |
scorcio di Cesenatico nei pressi del Porto Canale |
Il Porto canale è forse lo scorcio più suggestivo di Cesenatico ed è il punto di riferimento sia per i turisti sia per i cittadini che vogliono fare una passeggiata.
Porto Canale |
Le case pastello e le barche ormeggiate si riflettono nell'acqua del canale dove si trovano anche palafitte in legno che servono per pescare e riporre gli attrezzi della pesca oppure, debitamente ristrutturati, fungono da "seconde case" dove fare simpatiche cenette con gli amici.
Nel Porto Canale si svolgono anche feste, sagre gastronomiche nonchè appuntamenti della tradizione come la Cuccagna dell'Adriatico e Il Presepe della Marineria.
Per la gioia di Stella siamo stati a passeggiare sulla spiaggia, ma purtroppo per riparare la sabbia dalla forza del mare è stata fatta una sorta di muraglia di sabbia che quindi rende la passeggiata sulla battigia un po' più
complicata di quel che ci si aspetti (bisogna arrampicarsi sulla montagna di sabbia e poi scendere dall'altro lato).
Nel tardo pomeriggio arriviamo a Longiano, paese caratteristico situato sui colli dietro Cesenatico, nella Valle del Rubicone.L'atmosfera di quelle colline è quella dei posti genuini, quei posti dove prati verdi si susseguono a boschi e a borghi medioevali ricchi di storia e molto legati al territorio, con sagre gastronomiche, botteghe artigiane e il vino rosso di questa Valle che scorre a fiumi.
A Longiano da vedere c'è sicuramente il castello Malatestiano e un pezzo della via Emilia. Interessante è anche il teatro Petrella di fine Ottocento.
Ma un motivo per venire a Longiano, oltre al fatto che è indubbiamente un grazioso borgo non chè un ottimo punto base per visitare il territorio circostante, è l'Alloggio San Girolamo dove eravamo stati già nel 2011 e siamo tornati molto volentieri per via della bellezza delle camere, dell'accuratezza dei dettagli e per l'accoglienza calda e genuina dei proprietari.
Le camere più belle sono nella depandance di questo "Room and Breakfast", che in origine era una casa di campagna con la relativa attrezzeria. Sia la casa originaria che l'attrezzeria sono state ristrutturate e l'attrezzeria è diventata la depandance, con camera molto belle, arredate in stile Country ma con un tocco di modernità nei bagni. Fuori dalla camera si hanno a disposizione sedie e sdraio, anche a dondolo, per perdersi nella pace del luogo ammirando le colline e il panorama mozzafiato che si gode da quel lato della casa.
la depandance |
Altro punto forte di questo Room and Breakfast è la colazione, d'estate servita in giardino e d'inverno servita nella sala dove si trova una bellissima vetrata e un camino che crea un'atmosfera calda e invitante.
Yogurt e dolci sono fatti tutti dalla compagna e dalla mamma del proprietario e vi assicuro che da soli valgono la permanenza in questo Room and Breakfast dall'atmosfera unica che non ha nulla da invidiare a quella della campagna toscana, ma dai dai prezzi decisamente più contenuti.
Pregustando già la colazione della mattina dopo, ci siamo preparati per la cena a casa dei nostri amici: è stato un tuffo nella gastronomia più autentica e godereccia della Romagna!!! Dani e Luca ci hanno accolto nella loro bellissima casa, tra colline e mare, e ci hanno fatto assaggiare una decina di formaggi del posto accompagnati da marmellatine fatte in casa da loro e la bellezza di 10 crescioni e due piadine (ovviamente divise in 4) tutte farcite in modo diverso e tutte preparate in casa da loro! Ovviamente per mandare giù il tutto sono scorsi fiumi di vino rosso prodotto dal papà di Daniela e quindi genuino al 100%! Per concludere in leggerezza un dolce al cucchiaio al mascarpone!! Penso di essere ingrassata di due kg in quei due giorni, non ho ancora avuto il coraggio di pesarmi!
Il giorno dopo abbiamo sconfinato nelle vicine Marche, siamo state a una sagra a Sant'Agata, nelle colline al confine con la Romagna, è uno dei centri più caratteristici del MONTEFELTRO,un bellissimo borgo medioevale con vicoli stretti culminanti in una piazzetta con un bellissimo castello.
golosi assaggi |
Noi abbiamo al fortuna di capitarci durante la sagra del tartufo, ci sono decine di bancarelle una più "gustosa" dell'altra e per fortuna, visto che la Pulci giustamente reclamava la sua dose di attenzioni, ci sono le giostre!
Concludiamo il nostro week end godereccio al ristorante "Marchese - locanda del turista" dove con circa 30 euro a testa ci offrono il menù del giorno quasi interamente a base di tartufo.
La nostra minifuga è finita, ma ci porteremo nel cuore per giorni il calore e l'accoglienza della sorridente Romagna.
mercoledì 2 ottobre 2013
La creatività dei miei viaggi
Ricordo un viaggio in Germania nel 2004..Eravamo io, Robiola e la Totè, le 3MP, era il nostro viaggio annuale tra sole donne, la nostra "zingarata". Eravamo partite da Milano un mercoledì sera di inizio dicembre, viaggiavamo in treno, 2 cambi (a Verona e Monaco) per arrivare a Fuessen, paesino da fiaba. Volevamo visitare i castelli di Ludwig e i mercatini di Natale, doveva essere un tranquillo week end immerse nell'atmosfera del Natale, immaginavamo chiacchiere, merende in qualche Cafè e shopping sfrenato e invece quel viaggio si rivelò molto più movimentato.
In tre giorni riuscimmo a:
- vedere i castelli di Ludwig;
- fare l'autostop dopo che ci eravamo quasi perse nel tentativo di visitare il mercatino di Natale di un paesino di cui non ricordo manco il nome, paesino sperso nel nulla e nella nebbia;
- litigare con la padrona della pensioncina dove dormivamo;
- sentire un bel terremoto con epicentro a Freiburg (cosa più unica che rara un terremoto in Germania);
- bere litrozzi di birra scura (w la dunkel!! Sempre sia lodata), altro che cioccolate calde o tè delle 5;
- andare in treno ad Augsburg;
- "perdere" un bancomat e ridurci a fare la colletta per pagare la cena alla Totè rimasta al verde;
- litigare per un "villaggio natalizio" in ceramica trovato in offerta al supermercato di Fuessen... (*)
Tre giorni intensi dove non sono mancate le sorprese, sia belle che brutte, gli incontri (noi solo gente strana, eh...che se son persone normali non ci piacciono...), le cose belle di cui ci siamo riempite gli occhi, le chiacchiere e soprattutto le risate!! Come si sta bene insieme noi tre!!!
Al ritorno viaggiammo di pomeriggio, dovevamo ammazzare il tempo e con Roby iniziai a fare dei disegnini su un foglio...a turno disegnavamo qualcosa che per noi simboleggiava quel viaggio in terra crucca...
la Baviera secondo noi... |
Mentre io mi dilettavo con penne e pennarelli il mio moroso, che mi aspettava alla stazione di Brescia, incontrava nella sala d'aspetto Giovanni Lindo Ferretti e, alla facciazza mia, ci scambiava anche quattro chiacchiere... Ovviamente quando sono scesa a Brescia il Giovannino se n'era già andato e io ho rosicato per le successive 48 ore. (Bugia: rosico anche adesso...)
Qualche mese dopo eccomi invece in terra Ellenica sempre in compagnia della Robiola, ma anche dei nostri rispettivi morosi e di un'altra coppia di amici, Silvia e Sugar.
Un viaggio desiderato e sognato da anni, l'emblema per me della vacanza ideale: a zonzo per le isole Greche, le Cicladi per essere più precisi, ovvero l'archetipo delle isole greche, tutte casette bianche e chiesine dalle cupole blu!
L'ultima tappa fu Naxos. Qui, diceva la guida, si trovavano in giro per l'isola vari Kouroi, ovvero statue greche a forma di uomo sovradimensionato. Singolare di Kouroi= Kouros e ovviamente per noi divenne subito "Kulos"...perdonateci, eravamo poco più che ventenni! Questi "Kulos" però erano stati nascosti davvero bene in giro per l'isola e con i nostri motorini ci mettemmo un pomeriggio intero a trovarne almeno uno. Il giorno dopo in spiaggia, una distesa chilometrica di sabbia dorata con dune e gigli selvatici, per gioco iniziammo a modellare un kouros, per fortuna con noi c'era la Robiola che stava studiando per diventare designer e infatti se il risultato è stati più che buono lo dobbiamo a lei. Presi dall'entusiasmo ci cimentammo anche con piramidi e palazzi dallo stile orientaleggiante! Iniziavamo ad attirare l'attenzione e non potete capire le risate quando una coppia di Italiani passando commentò "eeeeeh, ma questi sono professionisti, devono farlo di lavoro mi sa"
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Kouros, piramide e una sottospecie di Taj Mahal... |
Chi non ha provato quest'emozione non può capire fino in fondo. A me mandava giù di testa, rivivrei altre 10 gravidanze solo per rivivere quella sensazione.
E così quando partii per la montagna iniziai a scrivere un quadernetto, che ora per leggerlo mi devo fare di insulina talmente è sdolcinato. Scrissi per tutta l'estate, anche dopo, in Sicilia (la Pulci sembrava amare molto la granita di gelsi e gli arancini!), ogni giorno trovavo un minuto per buttare giù le mie emozioni. Scrissi per i restanti 6 mesi (ebbene sì...la mia gravidanza è durata quasi 10 mesi...42 settimane per l'esattezza...e sarebbe durata ancora di più se non fosse arrivata un'ingiunzione di sfratto esecutivo di nome "INDUZIONE") e anche per i due anni successivi alla nascita della Pulci. Ma dei due diari scritti in questi anni il primo è quasi totalmente frutto di quell'estate strana, dove mi sembrava di vivere per l'ultima volta certe emozioni, perchè dopo di lei nulla sarebbe stato più lo stesso.
diario del mio "viaggio" più bello... |
Con questo post partecipo all'iniziativa di Monica Viaggi e Baci per "Il Senso dei miei Viaggi".
(*) Alla fine abbiamo preso l'ultimo villaggio di Natale rimasto sugli scaffali, l'abbiamo aperto e ci siamo suddivisi i pezzi...a me è toccata la chiesina, una casa e un albero di Natale...
martedì 24 settembre 2013
Per la serie...Bambini che si adattano - Vacanze Croate Parte 2^
martedì 17 settembre 2013
Dugi Otok - l'Isola Lunga - Vacanze Croate Prima Parte
Atmosfera Dalmata... |
Non l'avevo mai presa in considerazione, ma un mio amico qualche anno fa mi mostrò le foto di una spiaggia di sabbia bianca, con mare caraibico e rimasi a bocca aperta quando mi disse che si trattava di Saharun, a Dugi Otok.
Saharun, vista dalla strada che attraversa l'isola |
Incuriosita incominciai a informarmi su internet cercando diari di viaggio, ma a parte un sito molto ben fatto
(Croazia Info) non trovai molto materiale. Capii quindi che Dugi Otok, nonostante questa rara spiaggia di sabbia, non fosse un'isola battuta dal turismo di massa.
Ora che ci sono stata ho capito perchè.
Dugi Otok è bella, ma non è per tutti.
Il paesino più grande, quello dove abbiamo soggiornato, si chiama Sali e non è altro che una decina di casette colorate che si specchiano nelle acque del porticciolo, una manciata di konobe, due bar e fine della storia.
Porticciolo di Sali |
Porticciolo di Sali |
Certo, poi ci sono le tante case in affitto e alcuni hotel abbastanza spartani. Non ci sono disco bar, discoteche o locali alla moda...quindi quando dico che è un'isola non per tutti, capite perchè. Ma il bello è quello!
Sembra un posto di altri tempi, un posto fatto per il relax, per dimenticare davvero la frenesia della città, dei ritmi pazzi ai quali
dobbiamo sottostare tutto l'anno. A Sali regna la tranquillità.
La sera i bambini si trovano nella piazzetta vicino al porticciolo e giocano per strada sotto lo sguardo sereno dei genitori che chiacchierano sui gradoni delle case o sulle panchine. I vecchietti fumano la pipa seduti sotto gli ulivi e le vecchine chiacchierano e fanno a maglia sedute su semplici sedie sistemate sotto la finestra di casa, per guardare la vita scorrere sotto i loro occhi, giù per la strada, un'usanza che mi ha ricordato tantissimo la mia amata Puglia.
Sali by night |
Scorcio di Sali...non vi sentite rilassati solo a guardare questa foto? |
scorcio di Sali |
Una gelateria e una strana "biblioteca" completano la lista dei divertimenti serali di Sali.
Una strada attraversa l'intera isola, che come suggerisce il nome è lunga (45 km), ma molto stretta, il punto più largo è infatti di circa 5 km. Praticamente i panorami che si godono attraversandola per intero costituiscono già di per sè un valido motivo per visitare l'isola. Ci sono punti in cui si vede il mare da entrambi i lati, una fitta macchia mediterranea, pini, bianche scogliere e insenature piccolissime di sassi candidi, porticcioli con una manciata di case intorno, isole e isolotti, alcuni poco più grossi di scogli, che affiorano dall'acqua e si susseguono a perdita d'occhio.
Panorami mozzafiato |
Gli altri paesini, che si trovano tutti esclusivamente sul lato est dell'isola, sono Zaglav, Luka, Brbinj, Bozava e Soline e provate a immaginare come possano essere se Sali, il capoluogo non chè il più grande paese dell'isola, è come ve l'ho descritto qui sopra.
SPIAGGE DI DUGI OTOK:
Dopo i panorami mozzafiato, il pezzo forte dell'isola è il suo mare pulito e cristallino. Purtroppo di spiagge non ce ne sono molte, la maggior parte della costa è rocciosa e ci sono spesso piattaforme cementate nei pressi dei paesini dove ci si può abbronzare e tuffarsi. Ad ogni modo ci sono alcune spiagge veramente notevoli e nonostante fosse agosto le abbiamo sempre trovate poco affollate, se non deserte come nel caso di Lopata (eravamo in 6 su tutta la spiaggia). L'unica spiaggia un po' più movimentata è Saharun, per il resto troverete solo spiagge selvagge non attrezzate dove la natura la fa da padrona.
Spiaggia di Saharun: è la spiaggia più famosa dell'isola nonchè l'unica spiaggia di sabbia. Per essere precisi la sabbia bianca è nel fondale e sulla battigia, ma il resto della spiaggia è di ciottoloni grossi e scomodi. Per ovviare al problema si può prendere in affitto un ombrellione con due lettini al costo di 15 euro al giorno. L'ombrellone è fatto con foglie e canne di bambù e si integra bene nel contesto naturale della baia che è anche zona protetta. Sulla battigia troverete molte alghe secche, quelle lunghe e nere, vi sembrerà un disagio, ma non azzardatevi a toglierle, fanno parte di un delicato ecosistema e ci sono tanto di cartelli che spiegano perchè le Posidonie (così si chiamano) non vanno spostate.
Il mare è davvero stupendo, una distesa abbacinante di azzurro chiarissimo e verde acqua, sembra di essere su una spiaggia dei Caraibi.
Sotto la pineta a destra della spiaggia si trova un bar-roulotte che serve panini, gelati e qualche piatto stuzzicante, mentre sul lato sinistro della baia trovate un beach bar molto bello gestito dagli stessi proprietari dell'Hotel Maxim, l'unico 4 stelle dell'isola, che si trova a Bozava e fornisce anche un servizio navetta da Bozava a Saharun tramite un simpatico trenino.
Se arrivate in macchina dovrete parcheggiare sotto la pineta nel parcheggio a pagamento, 2 euro per due ore, 5 euro se vi fermate tutto il giorno.
Wow! |
Come vedete non è molto affollata nonostante sia la spiaggia più famosa dell'isola |
Veli Zal |
Scogli a Veli Zal |
Spiaggia di Lopata: è una spiaggia poco frequentata, forse perchè praticamente attaccata alla famosa Saharun, fatto sta che il giorno che l'abbiamo visitata noi era inizialmente deserta e poi sono arrivate altre due coppie. Totale: 6 adulti e una bambina, la Pulci. Un vero sovraffollamento! La spiaggia si raggiunge a piedi superando Saharun (potete lasciare la macchina lì), sulla destra dove c'è il roulotte-bar parte un sentiero (sulla destra avrete la pineta, sulla sinistra il mare e gli scogli) che in 10/15 minuti di camminata vi porterà a Lopata, una strana spiaggia a forma di pala (lopata vuol dire pala) dove avrete il mare sia sulla destra che sulla sinistra. A seconda delle correnti un lato avrà il mare mosso e l'altro no. Quando ci siamo stati noi il lato calmo del mare era quello che si affacciava sulla baia di Saharun ed era anche il lato di spiaggia migliore, con sassolini più piccoli. La spiaggia è appunto di sassi bianchi, il mare è stupendo e sulla "pala" vi è una meravigliosa macchia mediterranea. Il fondale è molto interessante per fare snorkeling perchè a pochi metri dalla riva sott'acqua ci sono vari scogli stretti e lunghi che creano dei "canali" dove si concentrano miriadi di pesci. Unica pecca della spiaggia la mancanza totale di ombra naturale, l'ombrellone è d'obbligo e siccome non l'affittano dovete portarvelo dietro come abbiamo fatto noi. Portatevi acqua e provviste perchè il bar più vicino è quello di Saharun e ci vogliono 15 minuti di camminata sotto il sole.
l'affollatissima Lopata...ah ah ah |
COSA VISITARE A DUGI OTOK
FARO DI VELI RAT:
se non soffrite di vertigini (come la sottoscritta, che ci ha tentato, ma poi arrivata in cima ha rinunciato ad uscire all'aperto) non potete perdervi una salita al faro di Veli Rat, costruito alla fine del 19°secolo e considerato uno dei più bei fari della Croazia. Dalla sua cima si gode un panorama MOZ-ZA-FIA-TO perchè dall'alto dei suoi 40 metri vi potrete godere una vista meravigliosa su Dugi Otok e sulle isole che la circondano. Se volete potete anche scegliere il faro per soggiornarvi, date un po' un'occhiata qui!
Aggiungi didascalia |
RISERVA NATURALE DI TELASCICA: è una zona protetta, per visitarla bisogna pagare un biglietto d'ingresso di circa 3 euro, i bambini sotto i 7 anni entrano gratis. Si può visitare sia a piedi (un pezzo si può fare in macchina) oppure con una gita in barca che di solito comprende anche le "Piccole Kornati" visto che la punta dell'isola dove si trova la riserva di Telascica fa già parte del Parco Nazionale delle Isole Kornati. La Riserva è un posto fuori dal mondo...meraviglioso, da lasciare a bocca aperta! Noi l'abbiamo visitato in condizioni un po' estreme perchè faceva caldissimo (40°C) e avendo dimenticato a Bergamo lo zaino portabambino ci siamo portati la Pulci in spalla, a "spagoletta" come si dice dalle nostre parti e quindi è stato faticosissimo...ma ne è valsa la pena. Ci sono un paio di punti panoramici dove si ha una visuale fantastica sulla baia, un porto naturale costellato di isolotti brulli, il mare sembra quasi un lago perchè non si vede l'orizzonte
Proseguendo a piedi si arriva a un altro punto panoramico dall'altro lato della baia che dà su delle scogliere bianchissime che in alcuni tratti sono più alte di 100 metri e dicono siano le scogliere più alte dell'Adriatico.
Più avanti si arriva alla più famosa attrazione della Riserva, ovvero il lago salato Mir che dicono abbia proprietà medicamentose.
Che sia una gita in barca o a piedi (meglio se ve la sentite!), la Riserva di Telascica è una meta da non perdere!
PARCO NAZIONALE DELLE ISOLE KORNATI: da Dugi Otok si possono visitare le isole Kornati tramite gita in barca organizzata che potete prenotare in agenzia (a Sali) oppure chiedendo a un pescatore di portarvi, in questo caso vi chiederanno circa 100 euro per 4 ore (per 3 persone) oppure 150 euro per tutta la giornata e ovviamente sarà un'esperienza totalmente diversa da quella che potreste sperimentare con una di quelle gite organizzate con grandi gruppi di persone perchè potrete anche decidere mano a mano cosa vedere e potrete chiedere al pescatore di fermarsi ogni volta che vorrete fare un tuffo. Di solito è incluso il pranzo che consiste in pesce appena pescato, contorno, vino e acqua. Le Kornati sono un migliaio di isole e isolotti, alcune praticamente poco più grandi di scogli, che hanno la caratteristica di essere totalmente brulle e praticamente disabitate (tranne l'isola principale). Tanto sono spoglie in superficie, tanto i loro fondali sono rigogliosi, potrete vedere addirittura il corallo.
A DUGI OTOK CON BAMBINI PICCOLI
Se i servizi in generale sono già ridotti all'osso, potete immaginare che anche per i piccoli ospiti non vi sia granchè!
Ad ogni modo se venite a Dugi Otok con i vostri figli, di sicuro non potrete mancare di portarli a giocare con la sabbia di Saharun e con l'altalena appesa all'albero del roulotte-bar della spiaggia. Un'altra altalena fatta di corda e legno la troverete sotto il faro di Veli Rat. Il faro stesso rappresenta un'attrazione per i bambini più grandicelli che di sicuro vorranno provare l'avventura di salire per la sua scala a chiocciola e vedere il panorama dall'alto.
Nei paesini di Brbinj e Zaglav, nei pressi del porto, troverete inoltre dei parchi gioco, anche se decisamente essenziali, mentre a Sali durante la festa del paese che dura tre giorni e si tiene di solito durante il primo week end di Agosto, vengono montati i gonfiabili, le reti elastiche e ci sono i venditori di zucchero filato.
EVENTI: ogni anno, il primo week end di agosto si tiene a Sali una Festa che dura tre giorni, dal lunedì alla domenica. Per l'occasione il porticciolo cambia faccia e si abbellisce con bandierine e file di luci colorate.
Bancarelle durante la Festa |
Si tengono concerti, anche di artisti famosi, si mangia per strada dove vengono allestiti vari stands che servono birra alla spina, cevapcici, sardine grigliate e vino locale. Per le strade donne, bambini e uomini sfilano con il costume tradizionale e mentre gli uomini suonano un corno di mucca seguendo la banda per tutto il lungomare, le donne e le bambine danzano. La festa culmina con la corsa degli asini, dove sia l'asino più veloce che il più pigro vengono premiati, e con i giochi per bambini quali staffette, corsa nei sacchi ecc...
Noi abbiamo avuto il piacere di capitare proprio nei giorni della festa ed è stato bellissimo vedere Sali cambiare faccia per 72 ore, l'atmosfera che si respirava era davvero autentica, anche gli abitanti degli altri paesini dell'isola sono venuti a Sali per godersi la festa e l'atmosfera. Si percepiva che non era una festa per turisti in cerca di folklore facile, ma che fosse una festa davvero sentita dagli isolani. Mi è piaciuta davvero un sacco, aveva il sapore buono e semplice delle cose genuine e il suono del corno di mucca (?) mi faceva venire i brividi.
DOVE DORMIRE:
HOTEL SALI: noi abbiamo soggiornato in questo hotel a 3 stelle, abbastanza semplice, ma pulito e in una posizione ottima, immerso in una profumatissima pineta e affacciato su una bellissima baia con acqua verde smeraldo. Purtroppo niente spiaggia, solo piattaforme cementate. Noi abbiamo scelto il trattamento in bed and breakfast, quindi pernottamento e prima colazione, e ci costava 82 euro al giorno (calcolando che la Pulci non pagava si tratta di 41 euro a testa al giorno comprensivi di tassa di soggiorno).
La colazione era discreta, tutta a buffet: pane nero, pane bianco, marmellatine, miele, cereali, yogurt, succhi di frutta, tè caldo, caffè e latte più tutta una serie di piatti salati, dal salame, al formaggio di Pag, dalle uova sode al prosciutto.
Dal centro di Sali dista solo 5/10 minuti a piedi, c'è il parcheggio, un ristorante a 100 metri dall'albergo (che per chi usufruisce della mezza pensione è il riferimento per la cena) e tramite la Reception si possono prenotare varie gite, anche in barca.
Il personale è cortese, ma poco sveglio...tanto per farvi un esempio, al nostro arrivo, ore 19:00, dopo una giornata passata in viaggio e poi in fila al porto di Zara sotto un sole Africano, scendiamo dalla macchina carichi come muli con una bambina di due anni e mezzo e il tizio che ci accompagna alla camera continua a sorridere, fa i complimenti alla bambina, ma col
La camera era pulita, arredata di recente, il bagno si è rivelato essere la parte migliore con un box doccia immenso. Altro punto forte: un bellissimo balconcino vista mare arredato di tavolino e poltroncine in vimini. Not bad!
Olte all'hotel Sali e al faro già descritto sopra, l'isola ha altri hotel soprattutto a Bozava, dove il più bello è l'hotel Maxim, l'unico 4 stelle dell'isola. Questo sito mostra tutti gli hotel di Bozava e i relativi listini per la stagione in corso.
Un altra possibilità è affittare un appartamento, di sicuro è la soluzione più vantaggiosa, ma il problema è che le richieste sono superiori all'offerta e spesso, se non si prenota con largo anticipo, rimangono solo gli appartamenti più vecchiotti arredati male e spesso senza il box doccia (leggi=vasca da bagno o buco nel pavimento con tendina para schizzi che non ripara proprio un bel niente), senza contare l'arredamento cupo con mobili scuri e inquietanti o che ricordano più una baita in montagna che una casa di mare. I prezzi degli appartamenti più belli e moderni spesso non sono molto inferiori a quelli dell'hotel che però includono colazione e pulizia, quindi è una scelta da valutare bene e soprattutto se volete trovare un buon alloggio a un buon prezzo vi conviene prenotare già a Marzo per Agosto.
Da quest'anno inoltre c'è anche la possibilità di campeggiare!! Prima non esistevano campeggi, benchè molti praticassero il campeggio selvaggio (o meglio abusivo) che però era ben tollerato.
Ecco il link del campeggio di Veli Rat, nuovo di zecca!
DOVE MANGIARE:
Ogni sera abbiamo provato un ristorante diverso e l'unico ristorante che si è rivelato davvero indimenticabile è lo "Spageritimo" che ha nell'insegna un pesce stilizzato. Si trova sul lungomare a destra del porto, è il penultimo ristorante (l'ultimo ristorante in fondo a destra invece lasciatelo dov'è, non metteteci piede...tempi biblici e cibo pessimo).
Qui ci siamo trovati davvero bene, personale molto simpatico e sveglio e cibo ottimo, pochi piatti sulla carta e un paio di piatti del giorno che cambiano a rotazione a seconda del pescato. Io ho assaggiato gli gnocchi fatti in casa con sugo di scampi e pomodorini e una bistecca di tonno che svengo solo a ricordarla...BUONISSIMAAAAAA si scioglieva in bocca!!
Dello stesso proprietario, sul lato opposto della baia, si trova il bar "Mareritimo" che è sempre affollatissimo perchè è l'unico bar un po' giovane dell'isola, con musica anche rock e una vasta selezione di cocktails.
COME ARRIVARE A DUGI OTOK:
Da Zara con traghetto Jadrolinja, fate attenzione quando consultate gli orari perchè alcune tratte sono per soli passeggeri senza trasporto auto. Ad Agosto ci sono solo 3/4 corse al giorno (a seconda del giorno della settimana) che trasportano sia persone che automobili.
ALTRE INFO UTILI:
SPESA:Per fare la spesa, a Sali troverete un solo minimarket, molto affollato d'estate, dove non riuscirete quasi a girare con il carrello e non sto esagerando, un paio di bancarelle che si affacciano sul porticciolo e vendono frutta e verdura e un paio di panettieri che oltre al pane vendono dolci, focacce, pizze e dell'ottimo Burek al formaggio (una sfoglia salata con formaggio di capra simile come consistenza al quartirolo o alla feta).
Negli altri villaggi dell'isola troverete almeno un negozietto che vende un po' di tutto, a Zaglav c'era anche un minimarket.
BENZINA: l'unica pompa di benzina dell'isola si trova a Zaglav, sul porticciolo.
domenica 8 settembre 2013
Ogni libro è un viaggio, ma certi libri di più!
Se è vero che leggere è un po' come viaggiare, è anche vero che certi libri ti fanno viaggiare un po' più di altri. Da qualche anno a questa parte è diventata per me un'abitudine leggere un libro attinente al viaggio che sto per fare, che sia letteratura da viaggio o semplicemente un romanzo ambientato in quel particolare luogo che sto per visitare.
Quindi sedetevi comodi sul divano e ...pronti, si parteeeeeeee!
Creta
"Lo scalino d'oro - Viaggio a piedi nel cuore di Creta" di Sommerville Christopher
L'autore, alla vigilia dei suoi 50 anni, riceve dalla moglie un dono speciale: quello di prendersi un periodo sabbatico, lasciare lavoro (è inviato del Times e del Daily Telegraph) , casa, famiglia e dedicarsi a quel sogno che da tempo ha nel cassetto, ovvero un viaggio a piedi, da solo, attraversando l'isola di Creta.
Chi ha visitato quest'isola andando al di là degli (orribili) villaggi turistici sorti per lo più sulla costa settentrionale, sa che c'è una sorta di magia nei villaggi sperduti dell'interno, nelle sue montagne alte dove d'inverno c'è addirittura la neve, sulle coste dove puoi trovare lagune, acqua cristallina, sabbia rosa di corallo e alte scogliere.
L'autore ci conduce attraverso questi aspri paesaggi leggendo salmi, bevendo vino in piccole taverne o in sagre di paese, incontrando persone del luogo, camminando in solitario con un bastone di legno, dormendo a volte in accoglienti locande a volte per terra, sul nudo pavimento.
Un viaggio poetico ed emozionante che vi tenterà a mollare tutto e partire!
MITTELEUROPA ED EUROPA DELL'EST
"E' Oriente" di Paolo
Una serie di racconti di viaggio del grande giornalista Paolo Rumiz. Forse il suo libro più bello (io l'adoro!).
Da Trieste a Vienna e da Trieste a Kiev in bicicletta, da Berlino a Istanbul in treno, il Danubio attraversato su una chiatta ai confini tra Serbia e Croazia, un viaggio in treno verso l'Oriente d'Italia, cioè Otranto ed infine in bici nel nostro Nord Est...Rumiz con il suo modo di raccontare così evocativo ci racconta un'Europa fatta di incontri inaspettati, di atmosfere dimenticate, di sapori che sanno di posti lontani e di luoghi dove la Storia è stata volutamente dimenticata. Un'Europa dove l'Oriente, dopo la caduta del muro di Berlino, è diventato Est, una parola che esclude, che disegna un confine netto. "In Europa l'Oriente non c'è più, l'hanno bombardato a Sarajevo, espulso dal nostro immaginario, poi l'hanno rimpiazzato con un freddo monosillabo astronomico: 'Est'. Ma l'Oriente era un portale che schiudeva nuovi mondi, l'Est è un reticolato che esclude"
Letto tutto d'un fiato su una spiaggia di un'isola Greca mi è stato d'ispirazione per visitare Istanbul un paio di anni dopo. Una città incantata che ho visitato leggendo ogni giorno un pezzo del racconto di Rumiz, bevendo caj alla rosa ed emozionandomi fino alle lacrime.
BALCANI
"Tre uomini in bicicletta" di Paolo Rumiz e Francesco Altan
Altan Francesco, 58 anni, vignettista. Rigatti Emilio, 47 anni, professore. Rumiz Paolo, 53 anni, giornalista.
Queste le carte d'identità di questi intrepidi viaggiatori su due ruote che attraverseranno i Balcani partendo da Trieste e arrivando a Istanbul. Ogni capitolo è una tappa con scheda tecnica di Rigatti Emilio, racconto di Paolo Rumiz e vignetta riassuntiva di Altan (la Pimpa, l'avete presente? Ecco, è lui che la disegna!). In ogni capitolo scorrono immagini di luoghi sconosciuti, di incontri con altri ciclisti, di incontri con locandieri e persone del luogo. Mentre leggi riesci a sentire i profumi dei cibi speziati delle taverne e il profumo della schiuma della birra che ogni sera, dopo le fatiche della giornata, i tre viaggiatori si concedono come un premio! Ogni capitolo un traguardo, ogni tappa è un viaggio nel viaggio. Perchè il bello di viaggiare molte volte è lo spostamento. Molto carino, vi dico soltanto che dopo averlo letto mi era venuta la malsana idea di provare a fare un viaggio su due ruote...io che sono la pigrizia fatta persona! Poi ho saggiamente cambiato idea e ho deciso di fare sì un viaggio nei Balcani l'anno successivo, ma di emularli solo per la birrozza di fine giornata!
SICILIA
"Sicilia, o cara" di Giuseppe Culicchia
Giuseppe Culicchia è uno dei miei scrittori Italiani preferiti, quindi quando l'estate del 2010, proprio un paio di mesi dopo che avevo prenotato un biglietto aereo per la Sicilia, ho visto questo libro sugli scaffali della mia libreria di fiducia, non ho potuto non comprarlo al volo. Il libro era stato infilato tra due guide della Sicilia della Lonely Planet, forse la commessa non sapeva come catalogarlo. In realtà il libro, anche se può essere sicuramente d'ispirazione per un viaggio in Sicilia, non è una guida turistica, è molto di più. E' il viaggio nei ricordi di un Culicchia bambino che ogni estate attraversava l'Italia in treno, da Torino a Marsala, per tornare nella terra di origine del padre. E attraverso i suoi ricordi di bambino fa immergere il lettore nei colori e nei sapori di questa regione di Italia così travagliata, ma accecante di bellezza. A tratti divertente, a tratti malinconico e commovente, è proprio un viaggio nel viaggio. Un viaggio in Sicilia, nelle sue tradizioni, nei suoi usi e costumi degli anni '70, un viaggio nei ricordi di un fanciullo. Marsala e le sue saline inizialmente non erano nemmeno nella nostra idea di itinerario, invece dopo aver letto questo libro non abbiamo potuto fare a meno di andarci e siamo rimasti colpiti da Marsala, una città viva, bianca, a suo modo ordinata che non c'entrava molto con le altre città incontrate durante il nostro viaggio. Carina l'ultima parte del libro, con le ricette di alcuni piatti Regionali da provare al ritorno a casa.
SARAJEVO e VIENNA
"La Cotogna di Istanbul" di Paolo Rumiz
Ok, si è capito che adoro Rumiz...ma è un libro imperdibile per chi come me soffre di Sevdah. Letto in realtà stesa su un lettino in una bianca spiaggia del Salento durante uno dei rari sonnellini che si faceva la Pulci durante la sua prima estate, anno 2011, mi ha fatto viaggiare con la mente nella mia Sarajevo e nelle sue atmosfere balcaniche e poi a Vienna, altra città che amo immensamente, tanto da esserci andata tre volte in pochi anni.
Scritto in versi, come una ballata, narra la storia di Max e Masa. Masa, bellissima donna di Sarajevo, vedova, con tre figlie che abitano lontane; Max ingegnere di Vienna. Si conoscono durante un viaggio di lavoro di Max a Sarajevo e scatta una scintilla, ma poi le loro vite si separano e si ricongiungono solo dopo tre anni, quando Masa scopre però di essere gravemente malata. Da lì in poi incomincia il racconto di Masa, racconto che porterà il lettore nei suoi luoghi, nelle sue atmosfere. La scrittura di Rumiz, mai come in questo libro intrisa di magia, mi ha trascinato in quei luoghi che ben conosco e mi ha fatto venire voglia di tornare...perchè Sarajevo non è Londra, non è Parigi. Sarajevo o si odia o si ama, ma se te ne innamori ti entra sotto pelle, ti scorre nel sangue e ti incide l'anima.
DANUBIO
"Il mio Danubio. In bicicletta lungo il fiume d'Europa" di P.Guillaume
Questo libro è stato acquistato senza aver in programma alcun viaggio, ma è stato di ispirazione per quello che è diventato il numero 1 dei viaggi presenti nella mia Wish List e che da anni rimando per questioni logistiche (gravidanza prima, bimba piccola poi) e di soldi (quest'anno eravamo provati da 11 mesi di retta del nido...un salasso). Ma giuro che prima o poi lo farò. Non in bicicletta, ma in macchina. Il Fiume d'Europa mi ha sempre affascinato sia perchè attraversa ben 10 Paesi di quell'area d'Europa che più mi affascina per la sua storia tormentata e per le contraddizioni socio-culturali, sia perchè è l'unico grande fiume che scorre da Ovest verso Est e la cui lunghezza è calcolata non dalla sorgente alla foce, ma dalla foce alla sorgente.
Chissà se prima o poi ce la farò a fare questo viaggio!
DANUBIO
"Danubio" di Claudio Magris
Ancora in corso di lettura, non è un libro scorrevolissimo, diciamo che se il Danubio non mi affascinasse così tanto, l'avrei mollato alla prima difficoltà.
Oltre a percorrere il corso del Danubio dalla sorgente alla foce, vengono raccontati i fatti storici e le tradizioni di ogni Paese attraversato dal Grande Fiume d'Europa, è una via di mezzo tra un romanzo di viaggio e un saggio, dove non mancano passaggi anche divertenti.
Vi dirò di più quando finirò di leggerlo...magari se qualcuno che passa di qua l'ha letto, può darmi il suo parere per incitarmi a proseguire la lettura?
"VIAGGI" CHE DEVO ANCORA CONCLUDERE...
SARDEGNA
"Viaggio in Sardegna" di Michela Murgia
Undici itinerari in questa Regione d'Italia così affascinante, ricca di leggende, suggestioni e fate. 11 itinerari per scoprire una Sardegna al di là dei locali alla moda, delle spiagge dei Vips. Per ora sono arrivata al sesto itinerario, potete leggervelo tutto d'un fiato o, se come me purtroppo non avete in programma a breve un viaggio in Sardegna, potete centellinare un racconto ogni tanto, quando avete voglia di sognare e viaggiare con la mente.
Regalo di una cara amica di Cagliari, spero un giorno di tornare in Sardegna e avere lei come guida girovagando in cerca di questi paesaggi selvaggi, pieni di bellezza.
ISTANBUL
"Istanbul, il Doppio Viaggio" di Adele Cambria
Istanbul è la mia città preferita, forse quella che più mi si addice perchè è tutto e il contrario di tutto.Città di confine tra due mondi, dove gli estremi si toccano. Città divisa in due tra Oriente e Occidente. E i suoi suoni, i suoi colori, le spezie, il suo cibo, i minareti al tramonto sul ponte di Galata, il Corno d'Oro, i ristoranti e i venditori ambulanti di pesce fritto, i palazzi sfarzosi e quelli umili della povera gente...tutto è intriso di bellezza. Questo libro, regalo di un carissimo amico che mi conosce bene in fatto di viaggi, è sul mio comodino e sarà la mia prossima lettura. L'autrice ritrova dopo trent'anni un diario del suo viaggio a Istanbul e decide di tornarci per vedere com'è cambiata e lo fa in compagnia di tre autori che come lei hanno raccontato questa città che non ha eguali nel mondo: De Amicis, Pierre Loti e Pamuk.
E' da 5 anni che non ci torno, chissà mai che dopo aver letto questo libro io non decida di prenotare il primo volo disponibile...eh eh eh!
"VIAGGI" PER BAMBINI...
OVUNQUE TI PORTI LA FANTASIA...
"Il sentiero segreto" di Pinin Carpi
Lessi la trama di questo libro su un numero di donna moderna del 2011, quando la Pulci aveva 5 mesi. La protagonista si chiama Stella, come mia figlia, i suoi genitori amano viaggiare...come resistere alla tentazione di comprarlo?? Sembrava scritto apposta per noi. Io l'ho già letto e sfogliato, ma Stella ancora no,è adatto a lettori dai 6 anni in su. Intanto è nella sua piccola libreria popolata di pimpe, peppe pig e altri titoli adatti alla sua età però non vedo l'ora che Stella sia più grande per leggerglielo e per sfogliarlo insieme.
La trama in breve: Michele e Arianna amano viaggiare e comporre melodie, una notte Michele sogna una stella luminosa e il giorno dopo scopre che diventerà presto papà. I due decidono di fermarsi per un po' di tempo e smettere di vagabondare e quando nasce la loro bambina la chiamano ovviamente Stella. Un giorno compare Alia, la padrona della loro casa, va ad abitare con loro e oltre a pulire e cucinare gioca sempre con Stella.
Un giorno Alia mostra a Stella un luogo misterioso, attraversano un lago, arrivano a una casupola piena di oggetti strani e dopo aver intonato una dolce nenia, Alia invita Stella ad aprire una porticina e varcarla: a quel punto Stella si ritrova sul Sentiero Segreto. La bambina lo percorre e vive mille avventure...la narrazione va di pari passo con le bellissime illustrazioni dell'autore che anzi a un certo punto è come se si sostituissero alla narrazione scritta. Ci si può divertire a studiarle attentamente per scoprire i personaggi nascosti, personaggi che incontra Stella sul sentiero segreto anche se non viene esplicitamente narrato: gnomi, animali, pastori... E "incontra" sul suo cammino anche paesaggi pazzeschi: castelli e fitti boschi, fondali marini e palazzi dalle forme strane, cieli coloratissimi e foreste incantate...
Poi Stella torna dai suoi genitori che decidono che, dopo questo lungo periodo stanziale, è arrivato il momento di ricominciare a viaggiare, questa volta tutti e tre insieme.
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