sabato 31 agosto 2013

I'm back! Breve riassunto e piccolo sfogo post Croazia

Eccomi tornata!
tale madre, tale figlia...

In realtà sono rientrata martedì 21 agosto, ma tra valigie da disfare e lavatrici non ho avuto molto tempo da dedicare al blog e queste ultime serate estive prima che torni Lungo Inverno erano troppo allettanti per stare seduta dietro a un pc. Poi sono tornata al lavoro e sono stata risucchiata da un vortice di e-mail, enquiries, technical clarifications, telefonate, solleciti e sa-il-cazzo...
Dalle 9 alle 10 ore in ufficio, poi quando uscivo scappavo su Al Paesello Tra I Monti dove erano ancora tuttti in villeggiatura...e per tutti intendo genitori, figlia, zii, cuginetto, cuginone e relativa compagna...
Praticamente l'unica sfigata a lavorare ero io!
Ma oggi abbiamo chiuso la baracca, la stagione estiva chiude, ci si rivedrà al tempo delle castagne, della polenta con i funghi e del vin brulè...quando questa estate tanto agognata sarà già un ricordo lontano.
Oggi abbiamo fatto la spesona post ferie, che noi d'estate mangiamo raramente in casa e il frigo al ritorno dal mare sembrava il deserto del Sahara. Abbiamo (anzi ho...) disfatto le valigie per la terza volta in due mesi, rifatto altre lavatrici, sistemato le cose stirate, giocato con la Pulci sul tappeto con tanto di salti post cena al ritmo di "Salta, salta coniglietto, che un tesoro troverai...ecc..ecc.." con tuffo finale sul divano...fatto il bagno alla Pulci e finalmente ora, dopo aver spedito il marito al bar con gli amici e la figlia a letto, sono seduta sul divano con un gelato e mi riapproprio del mio pc...
Come sono andate le ferie al mare? 
Beh, diciamo che il bilancio è più che positivo, ma non posso negare che non sia stata una vacanza perfetta.
Vuoi il caldo torrido dei primi 6 giorni (quasi 40°C e non un filo d'aria), vuoi che sono arrivata a queste ferie abbastanza provata da un inverno infinito e da un periodo lavorativo molto intenso oltre che da vicissitudini personali non proprio felici, mettici anche che avevamo dimenticato lo zaino porta bambino (leggi=portarsi in spalla la Pulci ogni qualvolta ci fosse una caletta da raggiungere a piedi o per fare qualsiasi gita dove c'era da camminare più di un tot) e infine mettici che la Pulci dopo due settimane in montagna con i nonni (leggi=vizi e vizi su vizi) era di un capriccioso i primi giorni che dopo 48 ore ho detto al consorte che due settimane così non le avrei rette e volevo scappare sull'isolotto
ecco l'isolotto...che dite? Scappo lì con un po' di libri da leggere?
che si vedeva di fronte alla spiaggia (leggi=isolotto poco più grande di uno scoglio, deserto...), ma non ho ben tollerato alcuni disservizi della Croazia.
Forse sono solo invecchiata...perchè ripensandoci alcune cose ci sono sempre state e non ci ho mai dato peso.
Mah!
Comunque diciamo che non trovare mai un seggiolino per bambini al ristorante, non trovare quasi mai camerieri un po' svegli che visto le attese lunghissime per mangiare ti portassero almeno del pane per sfamare la creatura, trovare spesso e volentieri negozianti svogliati e scazzati che manco si sforzano di sorridere e prezzi lievitati ovunque mi ha parecchio scocciato, alla lunga tutto questo ha fatto la differenza. Inoltre in un paio di occasioni abbiamo trovato le spiagge un po' sporche e una volta una vera e propria discarica
questo è solo un "assaggio"
nella pineta che circondava la caletta (calette di per sè stupenda per altro!). E' vero che si tratta di spiagge libere e che in primo luogo sta alla civiltà della gente non sporcare, però in Grecia non mi è mai successo (anche lì moltissime spiagge sono libere). Anche i Comuni dovrebbero intervenire e far pulire regolarmente (non una volta l'anno!) le spiagge. 
E i prezzi? Beh, per mangiare fuori si spendeva poco meno che in Italia (in tre persone mangiando un piatto a testa, più due o tre birre, acqua minerale, due caffè e a volte un antipasto spendevamo in media 60 euro e una volta ci siamo fatti decisamente fregare, 90 euro mangiando in un agriturismo a Vis) (*), per le spiagge a Dugi Otok abbiamo trovato quasi sempre parcheggi a pagamento (5 € al giorno, alcuni differenziavano facendo pagare 2 € se ti fermavi due ore e 5 € per tutto il giorno), un gelato costava come in Italia e la qualità non era ovviamente la stessa, un ghiacciolo costava 50/80 centesimi, un risotto al nero di seppia (tanto per farvi un esempio) costava dalle 60 alle 90 kune quindi 9/12 euro. In alcune spiagge c'erano gli ombrelloni e i lettini a noleggio e costavano circa 15 euro al giorno, che magari non è tantissimo paragonato a quanto si spende in Italia ad agosto, ma il servizio offerto è completamente diverso (noi andiamo sempre nelle spiagge libere con il nostro ombrellone, ma per curiosità guardavo i prezzi e un giorno che avevamo voglia di relax completo li abbiamo noleggiati).
Io amo la Croazia. L'ho sempre amata perchè era (è?) selvaggia, bellissima, bella in modo strano, bella a modo suo. Il suo mare che è come vetro fuso, 
acque nei pressi di Budihovac


le pinete profumatissime e le cicale che coprono anche il suono della tua voce. Le piccole konobe (**) a pelo d'acqua dove con pochi euro mangiavi bene, cibo semplice, ma buono. Il gommone-gelati che arrivava sulla spiaggia verso le 4 di pomeriggio perchè non c'erano beach bars. I parcheggi gratuiti all'ombra delle pinete poco prima del sentiero che arrivava alla caletta.Gente semplice che magari ti offriva i fichi dei suoi alberi o il loro molo privato dove poterti stendere e tuffarti in mare. I croati, tranne alcune eccezioni, non han mai brillato per simpatia, sono piuttosto asciutti se vogliamo generalizzare, ma a modo loro sono sempre stati cortesi e accoglienti. Magari non ti fan trovare la torta in frigo come mi succedeva in Grecia con i nostri padroni di casa, ma se facevi te il primo passo non esitavano a contraccambiare la tua amicizia, a raccontarti qualcosa di loro (***).
Tutto questo sopperiva alla mancanza di servizi, ti faceva chiudere un occhio davanti a certe "scomodità". 
Ora è vero che avete uno dei mari più belli del mondo, che avete paesaggi ancora incontaminati, una concentrazione di Parchi Nazionali strepitosi e che avete calette da sogno dove anche in alta stagione puoi avere la fortuna di nuotare quasi da solo
caletta nei pressi di Murvica, isola di Brac, giorno di Ferragosto
, però se inizio a pagare praticamente come in Italia (solo dormire invece è ancora molto più economico che in Italia) pretendo di avere anche certi servizi, in primis le spiagge pulitissime e qualche sorriso in più da parte dei commercianti e dei camerieri (perchè della serie che sei una bella donna, ma non ce l'hai solo te...). Se al ristorante devo pagare come in Italia mi aspetto qualcosa in più: del pane in tavola, un servizio un po' più celere, dei bagni più grandi di uno sgabuzzino, qualche servizio in più per i bambini, perchè se no non ha senso. Cioè, come me lo giustifichi questo aumento spropositato?
Cara Croazia, stai attenta...nel corso degli anni ti sei fatta tanti amici, avevi una tua particolarità che ti faceva amare da un certo tipo di clientela, non venderti così. Non venderti l'anima, ti prego. Io continuerò a sceglierti (magari non l'anno prossimo, ho voglia di vedere qualcosa di nuovo e di sentire la tua mancanza) perchè comunque essere quasi soli in spiaggia a Ferragosto è  un lusso che non ha prezzo, perchè nonostante tutto tu sei tu, il mio cuore è tuo, perchè il profumo dei fichi mischiato a quello dei pini e a quello del mare ce l'hai solo tu e mi manca in ogni posto io vada. Però tu cerca di non deludermi!
Nonostante queste note stonate, ci siamo comunque divertiti. Il tempo è sempre stato stupendo
tranne un giorno di nuvole, ma era il giorno di trasferimento da Dugi Otok a Sibenik e tranne il giorno che siamo tornati in Italia che pioveva. 
I posti visti sono stati strepitosi, bella Dugi Otok, non per tutti, ma bella e selvaggia; bellissima e piena di grazia Sibenik; frizzante e sempre sorprendente Spalato; meravigliosa Vis, con il suo mare incredibile e i paesini dall'atmosfera magica; affascinante Trogir, città di pietra e calore mediterraneo;accogliente Gospic, con le sue atmosfere già di montagna e il profumo di boschi nell'aria.
Ora datemi il tempo di raccontarvele, queste isole, queste città..
Ho in bozze vari post, uno su Vis, uno su Dugi Otok, uno molto postumo (relativo alla vacanza del 2012) su una spiaggia che non c'è (ma c'è), uno sui suoni dei miei viaggi, per partecipare al contest di Viaggi & Baci, tutto dedicato alla Croazia.E poi ancora un post sulla letteratura da viaggio che più ho amato e uno sui libri letti quest'estate (finalmente ho letto!! Quest'anno mi vergognavo di me stessa...da gennaio a luglio solo due libri letti...e una pila che aumentava sul comodino...ma in un mese ho recuperato divorandone 4, evviva!)
Non mi sono dimenticata nemmeno del post su "Cracovia per bambini" che avevo promesso...anzi è praticamente fatto.
Cercherò di darmi da fare nonostante il lavoro, nonostante gli impegni familiari e nonostante l'organizzazione per l'addio al nubilato della zia Disu (che qui si fanno le cose in grande, nè...)
Intanto domani si torna a cucinare...abbiamo invitato la cumpa per un apericena post vacanze, per raccontarcele e per dare l'arrivederci all'estate che se ne va, sperimenterò una pitta ai porri e feta, dei pomodorini ripieni di ricotta e pesto fresco fatto in casa e i miei mitici biscottini alla salvia, più pop corn fatti in casa e se mi rimane tempo delle palline di ricotta, limone e semi di sesamo. Spero di scattare qualche foto per postare in futuro le ricette. Il resto lo porteranno gli altri.
Insomma...sono bella carica per l'autunno che verrà e ho la testa piena di idee (e speranze).
Ben tornata a me...e ben tornati a voi! (a proposito...se volete raccontarmi come sono andate le vostre vacanze...)
io e la Pulci a Telascica


(*) Devo dire che Vis è sempre stata più cara della media, anche nel 2004 avevamo notato prezzi più elevati che sulla costa e anche più alti delle isole limitrofe. Si trovano ancora konobe economiche, ma non nei paesini più turistici, quindi non a Komiza e non a Vis-Kut. A Dugi Otok i prezzi erano più alti dell'anno scorso, ma non alti come a Vis. Invece nell'entroterra (ad esempio a Gospic dove ci siamo fermati l'ultima notte prima del ritorno) si mangia ancora a prezzi bassissimi. Ad esempio al ristorante dell'Hotel Ante a Gospic abbiamo cenato con due birre a testa, una grigliata di carne che avremmo sfamato almeno altre tre persone, un menù bambini e due caffè e abbiamo speso 10 euro a testa.

(**) trattorie

(***) non sto dicendo che tutte le persone del posto fossero scortesi, ma, in particolare a Vis, abbiamo trovato persone scostanti e scazzate, soprattutto nei negozi e nei bar.  Voglio invece ricordare le persone che con il loro calore e la loro gentilezza hanno reso questo e altri viaggi in terra croata indimenticabile:
- il signore conosciuto sulla spiaggia di Veli Rat a Dugi Otok che aveva 5 figli e parlava italiano benissimo e mi ha regalato delle piacevolissime chiacchierate tutte le volte che le nostre strade (spesso) si sono incrociate;
- il cameriere del ristorante dell'Hotel Ante a Gospic, che oltre a mettere personalmente ottima musica (Zabranjeno Pušenje)  è stato di una cortesia e di un'accoglienza sincera più unica che rara;
- il nostro padrone di casa l'anno scorso a Orebic, che al nostro arrivo oltre a farci trovare una bottiglia di vino locale, una di acqua minerale in frigo e un cesto di frutta in cucina ogni sera si fermava con noi (o meglio...eravamo noi che ci fermavamo da lui visto che viveva in giardino,sulla sua sdraio fumando il suo sigaro) per fare due chiacchiere e fare i complimenti alla Pulci, regalarle un dolcetto e a noi delle prugne o un grappolo d'uva;
- la coppia croato-tedesca che a Mali Podol a Cres vendeva il gelato di fichi fatto da loro e offrivano il loro cortile, così disordinato e accogliente allo stesso tempo, e 4 chiacchiere;
- la vecchina a Zivogosce che ci permetteva di prendere i fichi del suo albero ogni volta che volevamo; 
- il signor Bosnic a Plitvice, che ci ha accolto con un sorriso anche se arrivammo quasi a mezzanotte nel suo appartamento e si offrì di farci la spesa e di chiedere a lui qualsiasi cosa avessimo bisogno;
- la tizia dell'ufficio turistico di Dubrovnik, che davanti a 9 post adoloscenti (N'Oi) che si erano illusi di trovare posto il 2 agosto 2003 nella perla dell'Adriatico senza aver prenotato si è messa a telefonare a destra e a manca finchè una sua parente o conoscente non ha liberato casa sua per fare posto a noi;
- i padroni di casa a Murter, nel 2009, che la sera ci invitavano a sederci a tavola con loro per offrirci il loro vino rosso o il Prosek fatto da loro e soprattutto delle belle chiacchierate in un divertentissimo mix di italiano, dialetto dalmata, serbo-croato e inglese;
- il serbo che a Vis, nella baia di Rogacic, ci offriva il suo molo e ci ha fatto la limonata e poi ci ha anche invitato a pranzo da lui, cucinando per noi il pesce che aveva pescato e regalandoci piccole perle della sua vita.