giovedì 23 giugno 2022

IN SPIAGGIA IN CROAZIA: INFORMAZIONI UTILI PER AFFRONTARE AL MEGLIO LE SUE SPIAGGE CON O SENZA BAMBINI


Vado al mare in Croazia da quando ho 4 anni e ormai penso di essere davvero un'esperta, ho pensato quindi di mettere a vostra disposizione la mia immensa saggezza facendo un post che radunasse tutti i consigli che darei alla mia migliore amica (*) se andasse in Croazia e soprattutto se ci andasse con i suoi bambini (*Robiola, sentiti pure chiamata in causa).

Parliamoci chiaro...la Croazia non è la Riviera Romagnola, non è dotata delle classiche spiaggione di sabbia attrezzate con ombrelloni e lettini e quindi posso capire che alcuni la considerino una meta complicata da affrontare soprattutto con dei bambini. 

Personalmente ho un'evidente antipatia per la sabbia e anche se molti mi prendono per pazza considero le spiagge di ciottoli molto più comode se si hanno bambini piccoli, di questo ne parlai diffusamente in questo post .

In questa occasione invece vorrei darvi delle dritte su cosa portare in spiaggia e come.

1) Zaino da trekking: molto utile se pensate di andare in una caletta raggiungibile tramite un sentiero. In Croazia molte delle spiagge più belle (soprattutto sulle isole) si devono raggiungere tramite un sentiero, a volte si tratta di una breve passeggiata a volte di veri e propri trekking, ma in entrambi casi uno zaino da trekking vi permetterà di portare tutto il necessario per passare una giornata su una spiaggia non attrezzata e di avere le mani libere durante il percorso; 


2) Borracce: ormai anche sulle spiagge più remote si possono trovare beach bar o piccole konobe (trattorie) , ma alcune ne sono ancora sprovviste. In questo caso tornano utilissime le borracce termiche, io mi trovo benissimo con le Chilly's bottles che garantiscono di conservare le bevande fredde per 24 ore e quelle calde per 12. Io le uso da anni e garantisco che sono le migliori, il costo elevato (probabilmente dato anche dal design accattivante) è ampiamente ripagato dalla loro performance. Tutto il giorno in spiaggia, le ho lasciate sotto il solleone di Agosto e l'acqua si è mantenuta sempre fredda; 


3) Zaino termico: sempre per lo stesso motivo per il quale consiglio lo zaino da trekking invece che la classica borsa da mare, suggerisco di comprare uno zaino termico. Se intendete pranzare in spiaggia è l'alternativa migliore: comodo da portare se dovete percorrere qualche sentiero per raggiungere la spiaggia e ottimo per tenere al fresco il cibo e le bevande; 

4) Ombrellone con camino antivento + spago: Indispensabile l'ombrellone, meglio se dotato di camino antivento (sì, si chiama così...almeno la Roby si sentirà più a suo agio con questo richiamo montanaro). Consiglio di portare anche 3 / 4 m di spago, vi servirà in caso di vento (legate un lembo dello spago all'ombrellone e l'altro lembo a un sasso abbastanza grosso, così siete sicuri che non vi volerà via). In tanti preferiscono la mezza tenda, proprio per ovviare al problema vento;  




5) Picchetto ombrellone da spiaggia:  Serve a fissare meglio l'ombrellone, ovviamente se c'è la sabbia è più facile da usare, ma anche con i ciottoli se il terreno sotto non è troppo duro, torna utile. Noi ce l'abbiamo di plastica, ma di ferro è ancora meglio;




6) Materassini scogli: utilissimi per stendersi sulle spiagge di sassolini, i materassini pieghevoli come quello nella foto sono anche facili da portare in spiaggia grazie alle due maniglie. La bella notizia è che li potete trovare anche in loco...tutte le bancarelle di giochi e souvenir che troverete nelle cittadine di mare in Croazia le vendono e spesso anche i supermercati come il Tommy o il Konzum.


7) Cuscino gonfiabile o appoggia testa pieghevole: ma solo se siete dei vecchi con la cervicale come me (diciamo che tra tutte le cose queste sono i meno indispensabili); 





8) Scarpette per gli scogli: Solo i bambini riescono a camminare sui ciottoli o, peggio, sulla ghiaia. Se avete più di 13 anni e non siete dei fachiri, le scarpette per gli scogli sono imprescindibili sulle spiagge sassose. Dai modelli anni 80 a quelli più moderni, ce ne sono di tantissimi tipi, se vi dimenticate di comprarli prima di partire, sappiate che vendono venduti da tutti i negozietti di articoli per la spiaggia in tutti i paesi turistici del litorale e delle isole; 

CAPITOLO "GIOCHI DA SPIAGGIA"

1) Maschera da snorkeling: Il mare croato è limpidissimo e i pesciolini si possono vedere anche a riva, tuttavia con una maschera per lo snorkeling i bambini si divertiranno un sacco a esplorare il fondale avvistando pesci, stelle marine, ricci, pomodori di mare e se siete fortunati anche polpi. Consiglio le maschere della Decathlon che hanno il boccaglio integrato; 



2) Materassino gonfiabile : Noi abbiamo il Coccodrillo biposto, con la fantasia i bambini inventano un sacco di storie, spesso raggiungono l'altro lato della baia o qualche grotta marina o qualche molo facendo finta di essere Pippi Calzelunghe, Annika e Tommy che devono andare sull'isola di Taka Tuka a liberare il papà di Pippi tenuto prigioniero dai pirati ;-)) ;

3) Secchiello: Se trovate la sabbia bene, sapete già come usarlo, se non la trovate diventa una piscinetta momentanea per paguri, lumachine di mare e granchietti (ovviamente, mi sembra banale dirlo, ma tenete il secchiello all'ombra per non surriscaldare l'acqua e liberate in fretta questi amichetti del mare); 

4) Cucina da spiaggia per bambini: è vero, in Croazia raramente c'è la sabbia, ma quando i miei bambini erano piccoli portavamo sempre nella borsa dei giochi una mini cucina da spiaggia, se c'erano i sassi si poteva usare comunque come cucina per far finta di cucinare sassolini, alghette trovate sulla battigia ecc...e in caso di sabbia potevano usare pentolini e formine nel più classico dei modi. La nostra cucinina era di Imaginarium come quella della foto (ma sul web ne trovate diverse); 




5) Sacchettino o scatoletta per raccogliere legnetti levigati dal mare, vetrini, conchiglie e sassolini; 

6) Pennello e tempere per decorare i sassi e portarli a casa come ricordo; 

7) Macchina fotografica usa e getta subacquea; 

8) Palla o Frisbee: Più spesso di quel che si pensi, anche se la spiaggia è di ciottoli, in acqua si può trovare la sabbia e quindi via di partite a frisbee o a palla; 


IL CONSIGLIO IN PIU':

Per decidere dove andare in spiaggia e capire la distanza dal parcheggio e i servizi presenti in spiaggia, vi consiglio di consultare il sito Beachrex , utilissimo per capire cosa è meglio portare e cosa invece si può lasciare a casa o in campeggio o in hotel. 





Penso di aver detto tutto, se avete domande o volete aggiungere i suggerimenti siete i benvenuti nei commenti! Buona Croazia!!!

mercoledì 22 giugno 2022

Goteborg, costa del Bohuslan e Stoccolma: info pratiche e consigli low cost tra le righe


Come promesso ecco alcune info pratiche su come organizzare un mini tour simile al mio in Svezia, nel mio piccolo spero possa essere utile.

ARRIVARE IN SVEZIA: 
A meno che non decidiate di fare un on the road con almeno una tappa intermedia, il modo in cui la maggior parte degli Italiani raggiunge la Svezia è volando e da un po' ci sono anche compagnie low cost. Ryan Air vola sia su Goteborg (aeroporto Landvetter) sia su Stoccolma.
L'aeroporto Skavsta situato a Nyköping si trova a 106 km più a Sud della Capitale. Gli altri aeroporti di Stoccolma sono Arlanda (il principale) e Bromma (il più vicino alla Capitale). Per raggiungere sia Goteborg che Stoccolma dai relativi aeroporti c'è il comodissimo servizio di bus navetta Flygbussarna, i bambini fino agli 8 anni non pagano e dagli 8 anni ai 18 pagano il biglietto ridotto. 
Se arrivate su Arlanda, avete anche l'opzione (più cara) dell'Arlanda Express, circa 22 Euro per la sola andata.

SPOSTARSI NELLA CAPITALE: 
TAXI:
Considerate che i taxi non hanno prezzi regolamentati e possono variare notevolmente da compagnia a compagnia (a noi hanno chiesto 50 euro per un quarto d'ora di tragitto mentre un'altra compagnia 40 euro). Tenete inoltre presente che i taxi omologati hanno sempre targhe gialle e soprattutto prima di salire sul taxi chiedete approssimativamente (ovviamente dipende anche dal tempo che ci metterete ad arrivare alla meta, non solo dalla distanza kilometrica) la tariffa , ci sono compagnie che possono chiedervi anche 200 euro per fare 8 km e non sto scherzando quindi per evitare sorprese meglio chiedere. Una buona compagnia di taxi è la "Stoccolma".
Se avete bambini dovrebbero fornirvi loro il rialzo, ne sono quasi tutti dotati.
Come tutte le cose in Svezia (e quando dico tutte intendo TUTTE) il taxi lo potete pagare tranquillamente con il bancomat o la carta di credito.



TRAM/TUNNELBANA (METROPOLITANA)/TRENI URBANI: 
Le corse singole sono molto care, se vi fermate più di un giorno e soprattutto se come noi volete spostarvi tra i vari quartieri ogni giorno e magari avete affittato casa nell'Hinterland, vi consiglio l'abbonamento ai mezzi pubblici che comprende tutti i trasporti sopra elencati per un numero illimitato di corse. La tessera esiste da 24 h, 72 h e 7 giorni, la validità della stessa è di un anno solare, il conteggio delle ore parte dal momento della prima "timbratura", quindi se oggi acquistate una travel card da 24 h , ma non la usate, avrete tempo fino al 31 Dicembre 2019. Se avete comprato una travel card da 24 h e la timbrate (anche se ovviamente ora è tutto digitale, quindi è più una scansione) oggi alle ore 17:00 potrete viaggiare illimitatamente fino a domani alla stessa ora.
I bambini fino ai 7 anni viaggiano gratis, i bimbi dai 7 anni in su pagano il ridotto, ma solo fino al venerdì. Dal Venerdì alla Domenica tutti i bambini viaggiano gratis...fico, no?
Questo genere di Travel Card lo potete fare al Punto Informazioni che c'è nella stazione centrale. Nei negozietti Pressbyrån che si trovano ovunque anche e soprattutto sotto la metro, troverete invece le SL cards, sono carte ricaricabili per il trasporto pubblico che però costano 20 Euro quindi non erano convenienti per noi.
La Travel Card da 72 ore per due adulti e un bambini (Riccardo invece non pagava) ci è venuta a costare 68 Euro e calcolando che ogni giorno prendevamo il passante ferroviario da Helenelund (attaccato al quartiere di Sollentuna dove abitavamo) a/r più svariate volte la metro o il tram direi che sono stati soldi ben spesi.

MANGIARE:
Mangiare fuori in Svezia è molto costoso, è stato il tasto dolente della nostra vacanza e la voce che ha fatto "sbarellare" il nostro budget. In un bistrot o in un ristorante turistico il piatto meno cotoso (di solito hamburger con patatine o polpette svedesi con purè e salsa ai mirtilli) si aggirava sui 180 / 190 SEK (all'incirca 18 /20 Euro), per fortuna per i bambini c'era quasi sempre un Kids Menù che ci permetteva di risparmiare qualcosina, quando non c'era un menù bambini ci è sempre stato permesso di dividere un piatto in due, le porzioni infatti erano molto generose e un piatto di portata da dividere tra i nostri bambini era anche troppo.
Per risparmiare ci sono comunque delle opzioni:
- Mangiare un hot dog comprato dai venditori di strada (un hot dog andava dai 15 SEK ai 30 SEK, quindi 1,50 Euro circa fino a un massimo di 3 Euro) ;
- Mangiare un Kebab;
- Prendere cibo d'asporto in qualche gastronomia, come l'Hairy Pig Deli in pieno centro a Gamla Stan;
Ovviamente un'altra opzione, se come noi alloggiate in un appartamento, è prepararsi dei panini a casa o cenare a casa. Alcune volte abbiamo fatto così, anche se va contro la mia idea di viaggio / vacanza, ma per viaggiare si scende anche a questo genere di compromesso.
Alcuni prezzi per farvi un'idea:
- Kannelbullar (dolce tipico svedese alla cannella): circa 3,5 Euro;
- Un gelato: dai 3 ai 4 Euro circa;
- Un Espresso: circa 2 Euro;
- Un hamburger con patatine: circa 18/20 Euro;
- Fish 'n' Chips: circa 22 / 25 Euro;
- Polpette svedesi con contorno: 18/20 Euro.

Kannelbullar
BEVANDE: Acqua e alcoolici sono un mondo a parte. L'acqua è spesso gratuita anche nei locali perchè servita direttamente dal rubinetto nelle brocche. Noi avevamo portato le nostre borracce in alluminio e siccome l'acqua del rubinetto era buona, la riempivamo al mattino a casa prima di uscire  e questo ci permetteva di risparmiare un pochino e di evitare sprechi di plastica.
Discorso a parte meritano gli alcoolici: sono carissimi!!! Una birra al bar vi costerà minimo 9 Euro e nei supermercati troverete soltanto birre con un contenuto massimo di alcool pari al 3,5 % . Per comprare vini, birre più alcooliche o super alcoolici dovrete recarvi negli unici rivenditori autorizzati del Paese, ovvero i Systembolaget. Noi siamo rimasti scioccati nel vedere il quantitativo di gente ammassata al loro interno in un giorno prefestivo: stavano facendo scorta per il week-end lungo di inizio estate (Midsommar). Abbiamo visto acquistare casse e casse di birra e caricare le auto all'inverosimile. Mi chiedo che senso abbia avere una legge così severa sul consumo di alcoolici (non sono vendibili ai minori di vent'anni, il tasso alcoolico accettato alla guida è zero, bere anche solo un bicchiere di vino in pausa pranzo durante la settimana lavorativa può essere causa di licenziamento ecc...) se poi ci si "devasta" non appena se ne ha l'occasione. Ad ogni modo, è stata la vacanza con il più basso consumo alcoolico della nostra vita.

ALLOGGIARE IN SVEZIA: Gli alberghi sono molto belli, ma (devo specificarlo?) anche molto cari. A Goteborg abbiamo trovato un'offerta in un hotel a 4 stelle un po' fuori dal centro città, ma raggiungibile con i mezzi al costo di 180 Euro (family room) con inclusa la colazione a buffet. Si trattava di un Best Western, l'Hotel Waterfront Goteborg. Meraviglioso!! SI trova sul fiume, fuori dal centro, ma la fermata del tram più vicina è a soli 5 minuti a piedi. Si tratta di un ex birrificio in mattoni rossi, il suo passato "industriale" riecheggia nell'architettura e nel logo della birra che è presente un po' ovunque e che naturalmente è venduta all'interno del ristorante dell'hotel. La camera era spaziosa e ben arredata, molto pulita e moderna e con una visuale pazzesca sul fiume e il porto. La colazione era fenomenale, c'era di tutto: dai pancakes freschi alle uova sode, dalle salsicce ai fagioli, dal salmone marinato al salmone affumicato (e sì...se ve lo state chiedendo l'ho mangiato a colazione), dai cereali allo yogurt, dalle spremute ai succhi, dalle torte ai biscotti...e poi marmellate e confetture e panini di ogni specie (con i semi, senza semi, integrali, al burro...). Non nego che abbiamo approfittato del fatto che la colazione fosse così abbondante così da fare solo uno spuntino velocissimo a pranzo in modo da risparmiare.
A Stoccolma invece siamo stati in un appartamento preso su Airbnb. Io vi consiglio vivamente questa opzione se cercate di contenere i costi, proprio come noi. Soprattutto se non vi pesa spostarvi fuori dal centro, potrete trovare bellissimi appartamenti a un costo contenuto. Noi soggiornavamo a Sollentuna, raggiungibile dal centro di Stoccolma con il passante ferroviario, spendendo 80 Euro al giorno. Casa nuovissima, grande e arredata con gusto, accessoriata di qualsiasi elettrodomestico (anche l'asciugatrice!!) .
Il giorno dell'arrivo invece abbiamo soggiornato all'hotel Connect Skavsta , il nostro volo arrivava infatti a mezzanotte e avere un hotel a 50 m dall'aeroporto si è rivelata una scelta azzeccatissima oltre che inevitabile con due bambini. La stanza ci è costata 100 Euro con colazione a buffet inclusa. L'hotel esternamente sembrava un cubo grigio, ma dentro era molto moderno, colorato e accogliente. La camera essenziale, funzionale, con due letti a castello e bagno privato. La colazione abbondante e molto buona.

STOCKHOLM PASS:



in viaggio con i bambini - Skansen

VIAGGIARE CON I BAMBINI: 
Uno dei motivi per i quali abbiamo scelto la Svezia come meta per il nostro viaggetto di Giugno è anche questo: i bambini. Di solito cerchiamo sempre un posto che piaccia a noi, ma che abbia qualcosa da offrire anche a loro, primo perchè vogliamo che abbiano dei bei ricordi e che amino viaggiare e  secondo perchè se loro si divertono anche noi ci godiamo meglio il viaggio. In questo senso la Svezia è una meta azzeccatissima perchè ci sono un sacco di attenzioni verso i più piccoli e verso i bisogni dei loro genitori (parlo ovviamente di bimbi più piccoli dei miei, ormai anche Riky avendo 3 anni non ha le esigenze di un bambino di uno o due anni, è spannolinato, mangia come noi adulti, usa stoviglie di ceramica e bicchieri di vetro...insomma ci siamo capiti) e soprattutto ci sono un sacco di attrazioni per i più piccoli (vedi capitolo successivo), quasi ogni museo ha anche delle aree o della postazioni a loro dedicate, non solo per non farli annoiare, ma anche per suscitare interesse verso l'argomento trattato.
Nei ristoranti (anche nei ristoranti degli hotel o degli aeroporti) ci sono quasi sempre i Kid's Menù, che non brillano per varietà (sono sempre le solite tre cose...polpette svedesi con purè, fish'n'chips o cotoletta e patatine, nei più originali hanno la pasta alla bolognese) , ma permettono di risparmiare. Quando non li abbiamo trovati , non ci hanno fatto assolutamente storie a ordinare una porzione da dividere in due. Alcune volte (non così spesso come mi sarei aspettata in realtà, in questo senso ho trovato molto più avanti la Germania) hanno portato loro delle tovagliette da colorare con delle matitine. Entrambi gli hotel dove abbiamo soggiornato prima di approdare nel nostro meraviglioso appartamento a Stoccolma, avevano un kids corner nella sala ristorante e gadget da regalare ai più piccoli.
Sempre negli hotel avevano stoviglie infrangibili per i più piccini e anche omogenizzati per i bambini in fase di svezzamento (ovviamente per chi ne fa uso).
I seggioloni (anche se a noi non servivano, ma oramai noto sempre queste cose) erano in qualsiasi ristorante, bar o pub dove siamo entrati.
I fasciatoi li abbiamo trovati praticamente in tutti i bagni sia pubblici che dei ristoranti e, udite udite, non erano un'esclusiva del bagno delle donne, ma si trovavano o nella zona comune tra i due bagni oppure nel bagno per disabili.
Nota dolente invece: i marciapiedi. Con il passeggino (anche se Riky a casa non lo usa abbiamo preferito portarlo per i momenti di stanchezza, ai tempi del viaggio faceva ancora il pisolino pomeridiano) è un po' scomodo girare, non sempre i marciapiedi hanno gli scivoli e anche il gap tra la banchina e il treno aveva bisogno di un po' di attenzione. A Gamla Stan poi, quartiere medievale di Stoccolma, il tipo di pavimentazione con un pavè che io definisco a ciottoli (ma sicuramente  non è il termine corretto) rendeva molto difficoltoso spingere il passeggino.

A Fjallbacka


LA SVEZIA PER I BAMBINI:
Come non associare la Svezia alla mitica Pippi Calzelunghe? Se anche i vostri bambini sono supporters della piccola monella con le trecce rosse ameranno queste tre attazioni:
- Junibacken (parco giochi/museo al coperto a Stoccolma). Si tratta di un museo dedicato principalmente al personaggio di Pippi, ma anche alla scrittrice, Astrid Lindgren. La casa di Pippicalzelunghe è piena di sorprese e giochi e c'è anche il cavallo Zietto da strigliare e lavare. Ogni ora c'è anche uno spettacolo musicale con tre piccoli attori (bravissimi) che impersonano Pippi, Tommy e Annika;
- Visby (si trova sull'isola di Gotland ed è la località dove hanno girato la serie di Pippi Calzelunghe e dove si può visitare la sua "vera" casa che si trova all'interno di un parco giochi con resort);
- Vimmerby, un parco dove i personaggi della Lindgren prendono vita, dicono sia il più bello dei tre.

Ma di interessante per loro non c'è solo Pippi. A Goteborg troviamo il più grande Luna Park della Svezia e la Ruota Panoramica o un giro sulle tipiche imbarcazioni dove per attraversare i canali della città a volte ci si deve abbassare per poter passare sotto i ponti.
A Stoccolma c'è il Luna Park Grona Lund e lo Skansen, il museo all'aperto più antico del mondo che ricrea la vita in Svezia con fattorie e case tipiche oltre che animali della zona (ci sono anche le mitiche renne!). Ma anche il Vasa sarà molto affascinante per i vostri bambini, si tratta di un vascello affondato 300 anni fa il giorno stesso in cui fu varato. Affondò a circa un km dal porto e dopo 3 secoli sul fondo del mare fu ripescato  e restaurato. E' un museo unico nel suo genere ed è veramente spettacolare. Già di per sè sarà affascinante e interessante anche per i bambini, ma ad ogni modo c'è anche un angolo appositamente dedicato a loro con giochi interattivi molto divertenti.



QUANDO ANDARE IN SVEZIA:
Penso che ci sia un buon motivo per visitarla in qualsiasi stagione, ma per quanto mi riguarda credo che vederla in inverno con la neve e le pochissime ore di luce (molto affascinante) o al contrario vederla d'estate con le giornate infinite e il sole di mezzanotte (a certe latitudini ovviamente) siano le opzioni migliori.
Per quanto ci riguarda, visitarla a metà giugno ci ha permesso di godere di infinite ore di luce, le giornate sembravano eterne e stavamo in giro dalla mattina presto fino a sera inoltrata (mangiando a volte a orari assurdi, ma ci siamo proprio goduti ogni singolo minuto a zonzo). Inoltre abbiamo trovato quasi sempre il sole e temperature perfette, circa 25°C di giorno e 18°C la sera quindi c'era la temperatura ideale per stare all'aperto senza soffrire il caldo.

Spero che il mio post sia stato utile, se vi è piaciuto o se avete domande, scrivetemi pure nei commenti. 


martedì 25 giugno 2019

Svezia...pensieri sparsi

Approfitto del fatto che i bimbi siano al mare con i nonni (leggi=tanto tempo libero in più) per mettere subito nero su bianco i miei pensieri sul viaggio in Svezia e per darvi alcuni suggerimenti su come organizzare un viaggio nella Terra dei Vichinghi e, perchè no, su come farlo nel modo più low cost possibile (per quanto si possa parlare di low cost parlando di Paesi Scandinavi).

Tipica casetta in legno
Sono tornata da tre giorni e sono bastati due giorni di lavoro per farmi sembrare la Svezia più lontana di quel che sia. Ma mentre sono al lavoro e leggo specifiche e mando e-mail e controllo ordini la mia mente continua a rielaborare le immagini di quei giorni intensissimi e bellissimi. Guardo fuori dalla finestra, dove finalmene l'estate è scoppiata e il cielo è azzurro, ma penso "però in Svezia era così blu". Vado sul balcone e respiro il profumo delle mie rose e poi penso "che bello che era la mattina percorrere la strada fino alla stazione, l'aria profumava di fiori". L'altra sera in bici ho incontrato dei leprotti e ho subito pensato "come si divertivano i bimbi nel prato vicino a casa a rincorrere i coniglietti"...e quel giorno che un alce ci ha attraversato la strada? E quando abbiamo dato da mangiare allo scoiattolino? Si metteva anche in posa per noi. E il passerotto che ha fatto la Fika (*) con noi al Rosendal? Se ripenso alla Svezia infatti mi viene in mente la sua natura, che esplode prepotente anche in una metropoli come Stoccolma.

carino lui!


Se penso alla Svezia mi commuovo pensando alla luce che ci accompagnava tutto il giorno, il sole che non tramontava mai regalandoci giornate infinite (immagino quanto debba essere dura invece nei mesi invernali). Mi sale un nodo in gola pensando ai paesini di pescatori della costa del Bohuslan e a quando il cielo plumbeo ha lasciato filtrare il sole illuminando le centinaia (non per dire) di isole e isolotti al largo del mare del Nord, con il vento che ci sferzava la faccia senza pietà ma pulendo i contorni di ogni cosa.

Fjallbacka


Il nostro viaggio ha toccato Goteborg, la costa del Bohuslan e Stoccolma: otto giorni tra il mare del Nord e il Mar Baltico. Io che sono figlia dell'autunno, ma amo visceralmente l'estate e soprattutto il mare (ma infatti quest'ultimo non è mancato anche se in tutt'altra veste) ho scelto questo viaggio in una fredda giornata di Gennaio, quando avrei voluto essere a Nord per vedere boschi ammantati di neve e l'aurora boreale. Ho visto una foto su un blog, una ragazza su un treno che sorseggia una bevanda calda mentre fuori sfila il tipico paesaggio nordico, ammantato di neve e il cielo con la luce del crepuscolo. Ecco io non so se sia così anche per voi, ma nel mio caso parte tutto da un'ispirazione: è un colpo di fulmine...vedo una foto, leggo un racconto di viaggio e boom!  Non riesco a smettere di pensarci. L'idea della Svezia è nata così...pensando ai boschi ammantati di neve e all'aurora boreale anche se poi ci sono andata a Giugno, per il solstizio d'estate (botta di culo eh...che quando ho segnato le ferie in ditta la settimana è stata scelta in base a quando chiudeva la scuola, a quando non andava via il mio capo e a quando andavano al mare i miei genitori perchè altrimenti i bambini chi me li cura se la scuola è chiusa?).
Otto giorni sono pochi per scoprire una Nazione, ma sono abbastanza per rimanerne affascinati, per farsene un'idea e per aver voglia di tornare...cosa che conto di fare sicuramente perchè è vero che il mondo è grande e io so già che non lo vedrò tutto, ma come amo ripeterre io sono una viaggiatrice slow. Non mi importa piantare bandierine qua e là solo per dire "ci sono stata". Amo tornare nei Paesi che mi sono piaciuti e scoprirne nuovi pezzetti ogni volta. Certo, la Svezia è cara e non credo potrò tornarci presto, non l'anno prossimo, forse nemmeno quello dopo, ma prima o poi tornerò a Smogen e andrò sull'isola di Hållö a vedere il suo faro che questa volta ho potuto vedere solo da lontano. 

Faro di Hallo sullo sfondo

Andrò sull'isola di Gotland dove visiterò Visby, la cittadina medioevale dove è stata girata la serie  di Pippi Calzelunghe. Prenderò un treno notturno da Stoccolma e arriverò in Lapponia dove vedrò il vero sole di Mezzanotte. E poi magari ci tornerò in inverno, riprenderò quello stesso treno attraversando un paesaggio che mi sembrerà totalmente diverso, ammantato di neve e finalmente vedrò l'aurora boreale, uno dei sogni che ho indicato 4 anni fa nella mia lista delle cento cose da fare nella vita. Oppure andrò a Sud, a Foteviken nella regione dello Skåne per vedere come vivevano i vichinghi. 
La Svezia offre veramente molte cose da vedere o fare per tutti i gusti e tutte le età. Anche solo una città come Stoccolma merita una visita accurata, ci siamo stati 5 giorni eppure ci sarebbero ancora moltissime cose che vorrei vedere.



Nel prossimo post cercherò di essere meno prolissa e più pratica, dandovi alcune informazioni su come organizzare il viaggio e su come, quando possibile, risparmiare.
Stay tuned!

mercoledì 24 aprile 2019

Il Mare d'Autunno - posti magici e dove trovarli

San Vito
Che ci sia il mare vicino, lo senti appena scendi dalle scalette dell'aereo. L'aria carica di salsedine ti arriva in faccia e ha tutto un altro sapore e consistenza di quella che respiriamo a Bergamo.

Che il mare sia vicino lo si capisce anche a Rutigliano, dove il mare non lo vedi all'orizzonte, ma è comunque una presenza tangibile: lo è per via del colore candido delle case che sembrano uscite da una Chora greca, lo è per la presenza di olivi, palme, alberi di fico e per l'umore della gente.
Chi vive al mare sorride in un modo diverso.
Il mare lo senti nei capelli, a fine giornata, perchè te l'ha portato il vento che ti ha spettinata tutto il giorno.

Quando il richiamo del mare si fa troppo forte, andiamo a Polignano a Mare e facciamo il solito giro che facciamo sempre. Dalla statua di Modugno passiamo sul ponte da cui si vede la spiaggia di Polignano e poi ci addentriamo nel centro storico su quella roccia magica piena di grotte sottomarine, quella roccia magica sulla cui cima si accalcano una sull'altra le case imbiancate a calce o di pietra che al sole diventa dorata. I vicoli sono pieni di sorprese, tra balconcini fioriti, porte colorate, ristorantini tipici e addirittura poesie lasciate qua e là...su una scala, su un tombino, su un muretto.

cose belle che trovi sui muri a Polignano ;-)
A volte possono succedere cose strane, quasi magiche, coincidenze...come quella volte che avevamo appena detto che non avevamo mai fatto la gita in barca alle grotte marine e poco dopo incontriamo un signore che ci dice "Sono Dorino, con me farete il più bel giro in barca di Polignano". Ci mostra la foto di una grotta e dice "Questa  grotta è la più bella del mondo, ci stanno le stalattiti di sale e i coralli sul fondale. A voi donne poi in questa grotta succede la cosa più bella che possa succedere a una donna. Se decidi di venire, chiamami e dimmi che vuoi uscire con la barca alle 13. Alle 13:20 in questa grotta succede questa specie di miracolo, ma non posso svelarti troppo".
Pura magia o strategia di marketing? Il mio animo romantico propende per la prima ipotesi, la risposta ancora non la so perchè la gita non l'abbiamo ancora fatta, ho un motivo in più per tornare ancora a Polignano.
Dorino ci ha anche detto che quando uno viene a Polignano "3 sono le cose che deve fare: un giro con la barca, bere un caffè speciale al limone dal Mago del Gelo e mangiare il gelato fatto a mano del bar Turismo". Ovviamente non ce lo siamo fatti ripetere due volte e non esagero se vi dico che sono state due esperienze da orgasmo.

Il bar Turismo poi è proprio da vedere, è la cosa più lontana dal concetto di "turistico" mai vista in una località così famosa come Polignano. E' il classico bar vecchio stile, in cui non saremmo mai andati se non indirizzati da qualche "locals". Pochi gusti di gelato, arredamento datato, i vecchi che giocano a carte...ma effettivamente il gelato è stato un''esperienza fenomenale, mai mangiato un gelato così buono. MAI!
caffè al limone dal Mago del Gelo
E se Polignano non fosse abbastanza, che la meraviglia non è mai troppa e l'inverno a Bergamo può essere lungo ed è meglio fare il pieno di Vitamine Sea, c'è Monopoli.

Scendendo verso il mare a Monopoli, ci si addentra in un dedalo di viuzze più o meno strette che ogni tanto sfociano in una piazza o in una piazzetta.



Le case come a Polignano sono imbiancate a calce o sono di pietra chiara leccese, la luce le inonda ovunque e mette in risalto dettagli come davanzali fioriti, tendine di pizzo alle finestre, portali decorati o un gatto che osserva la gente da uno dei tanti balconcini deliziosi che si affacciano sulle stradine.

una viuzza di Monopoli....aaaaaaah la bellezza!
Botteghe di artigiani, negozietti di souvenir, ristorantini e bar caratteristici, boutique hotel  e bed and breakfast di charme si susseguono uno dopo l'altro con grazia, nulla appare stonato.



E infine si arriva al mare, con il suo blu che sembra ancora più profondo per via di tutto quel bianco che lo circonda, per via di tutta quella luce. E mi emoziona guardare quel mare perchè io lì percepisco i Balcani dall'altra sponda, i miei amati Balcani. Quel mare per me è come un ponte che unisce.
Camminando sul lungo mare alla fine si arriva al poticciolo che sembra uscito da un quadro, con il castello da un lato, i palazzi signorili che lo circondano e le barchette dipinte con colori accesi.

porticciolo di Monopoli

Se poi di mare non ne avete abbastanza e volete vedere il mio nuovo posto del cuore (la lista si allunga!), ritornate verso Nord, superate Polignano e seguite le indicazioni per l'Abbazia di San Vito (una frazione di Polignano).



E' un posto magico, ci sono solo l'abbazia, una torre d'avvistamento, un paio di ristoranti e il mare.
Nella baia galleggiano sul mare smeraldo alcune barchette colorate di pescatori , hanno colori accesi e sembrano lasciate lì apposta per essere fotografate.


I pescatori che stanno pulendo i cefali appena pescati e sbattendo un grosso polipo appena acchiappato offrono uno spettacolo d'altri tempi, i miei figli sono affascinati da questo insolito e macabro spettacolo, loro, bambini di città, abituati a vedere il pesce rettangolare dentro le scatole della Findus.


Dalla baia ci incamminiamo, superiamo la Torre di avvistamento e costeggiamo il mare che qui ha formato delle pozze, come delle piccole piscine naturali. Gli scogli fanno da barriera al mare arrabbiato che sbatte e si alza in grosse onde spumose.


Il cielo è blu, i miei bimbi ridono come matti cercando conchiglie, sassolini e inventando storie tra gli scogli e una volta ancora mi trovo a pensare a come davanti al mare la felicità sia un'idea semplice.


lunedì 22 aprile 2019

Izola, the happy place - tre giorni di relax sulla costa Slovena

Questa via ha vinto quasi sempre il premio indetto dal Comune di Izola per essere la via più fiorita della città


Povera costa Slovena! Dev'essere difficile sostenere la vicinanza con la Croazia e dev'essere ancora più difficile per Izola sostenere la concorrenza della vicina Pirano. Eppure...
Eppure io mi sono innamorata di questa bella cittadina slovena e vorrei parlarvene qui. Magari la prenderete in considerazione per un week-end primaverile o di inizio estate. Oppure come base per visitare i dintorni senza spendere troppo (è un'ottima alternativa a Pirano).




Noi ci siamo capitati quasi per caso, non era una tappa prevista dal nostro tour in Slovenia della scorsa estate, ma una decina di giorni prima di partire ci è venuto lo schiribizzo di togliere la tappa a Tintoretto e fare qualche giorno al mare prima di inoltrarci nel cuore verde della Slovenia.
Avevamo bisogno di qualche giorno di mare per scrollarci la fatica di un inverno difficile e di un Luglio denso di preoccupazioni e si sa che la cura per tutto è l'acqua salata: il sudore, le lacrime o il mare e decisamente abbiamo scelto quest'ultimo :-)

Palazzo Besenghi degli Ughi

Di sicuro la differenza l'ha fatta anche il nostro padrone di casa, Erik Tul degli Apartment Tul che  ci ha accolti come se fossimo degli amici e facendoci capire come per lui ospitare non fosse una mera questione di denaro, ma anche una vera passione perchè ama far conoscere la sua terra alla gente che ospita. Con noi, appassionati di Balcani, ha trovato pane per i suoi denti e ci siamo trovati a chiacchierare di tutti i posti visitati in Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia e Montenegro, della guerra degli anni '90 e dell'ex Jugoslavia, ci ha invitati una sera a cena da lui e il giorno dopo a fare una gita con il suo gommone. L'ultimo giorno ci ha fatto trovare anche le brioches fresche per il viaggio, una gentilezza senza eguali e in fondo ci siamo fermati solo 3 giorni. Davvero un incontro che ha fatto la differenza!
Ma torniamo a Izola!
Nonostante sia meno nota di Pirano o Portorose, ha il tratto costiero con più spiagge di tutte le altre località slovene: spiagge selvagge (come Bele Skale), spiagge attrezzate, spiagge per disabili e addirittura spiagge per cani. Ognuno può trovare una spiaggia che faccia al caso proprio!

Noi ne abbiamo visitate tre, una per ogni giorno della nostra permanenza.
La prima è stata San Simon, una baia sabbiosa, attrezzata, con bagnino sempre presente, lidi dove affittare ombrelloni e lettini, bar e ristoranti a ridosso della spiaggia e pure uno scivolo per la gioia dei ragazzini. Non amo questo tipo di spiagge, ma per il giorno del nostro arrivo è stata comoda. Il parcheggio poi è proprio a ridosso della spiaggia.

Il secondo giorno è andato meglio, abbiamo scelto la spiaggia cittadina, Punta Gallo, molto più nelle nostre corde. Per arrivarci abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio a pagamento vicino all'ex stabilimento Delamaris a piedi abbiamo raggiunto la spiaggia, molto pittoresca perchè la vista spazia dal centro storico di Izola alle scogliere di Strugnano fino a Trieste in lontananza.
Alle spalle di questa spiaggia di ciottoli con mare discreto e fondale digradante adatto anche ai bambini, c'è una bellissima pineta e molti si sdraiavano lì con i loro teli e si avventuravano sulla spiaggia solo per tuffarsi in mare.
Un'altra cosa carina cha abbiamo notato  sul lungomare che si attraversa per arrivare alla spiaggia (il punto più largo è vicino al faro) è la biblioteca per bambini: una libreria bianca con dei libri per bambini, un tappetone e delle seggioline blu dove sedersi e ascoltare o leggere un libro! L'ho trovata un'idea deliziosa (putroppo ho foto scattate solo con il cellulare e quindi non le posterò).
Alle spalle della spiaggia ci sono bar e ristoranti e anche una specie di lido, si affittano dei lettini sul prato antistante il faro. Per le famiglie segnalo un piccolo parco giochi, molto ben tenuto.



Punta Gallo

L'ultimo giorno l'abbiamo dedicato alla bellissima e selvaggia spiaggia di Bele Skale che tradotto significa "Rocce Bianche". Ci si arriva da un sentiero lasciando la macchina al parcheggio dell'hotel Belvedere, eravamo già pronti alla sfacchinata con tutto il necessario (ombrellone e materassini per i sassi oltre che borsa frigo del pic nic e bimbo in spalla), ma il nostro meraviglioso padrone di casa si è offerto di portarci a fare un giro in gommone e quindi ci siamo arrivati via mare.
Purtroppo quel giorno l'acqua non era al top, era molto torbida e piena di legnetti e altri tesori portati dal mare perchè c'era stata tempesta due giorni prima, ma altrimenti l'acqua è verde smeraldo, abbiamo visto su internet alcune foto meravigliose. Peccato, ma la magia del luogo ci è arrivata comunque. Imponenti rocce grigio chiaro ricoperte di macchia mediterranea e una lunghissima spiaggia di ciottoli bianchi che sembra quasi schiacciata dalla scogliera. Era quasi metà Agosto eppure eravamo quasi soli. Una pace incredibile con la vista della città in lontananza e lo sciabordio delle onde. Sicuramente la spiaggia più bella delle tre.

Bele Skale vista dal mare

la pace a Bele Skale

tronchi levigati dall'acqua e la città sullo sfondo
Ad ogni modo, più che le spiagge, ci ha conquistati la cittadina: Izola con la sua atmosfera rilassata e un turismo poco invadente, i tramonti eccezionali, i ristorantini sul porticciolo, le piazzette ariose e graziose e i vicoli caratteristici ci ha letteralmente conquistati. Il tramonto al porto e il tramonto visto dalla "nostra" casetta sono stati due colpi al cuore, il Cupido dei Viaggi ci ha scagliato le sue frecce dritte al cuore e ci ha fatto innamorare!
Se avete più tempo di noi a disposizione vi consigliamo di visitare :
- I resti della villa Romana nella baia di San Simone; 
- La Casa del Mare, una sorta di museo della Storia della pesca e della conservazione del pesce della città;
- Le saline di Sicciole e Strugnano.

A questo proposito vi segnalo il sito di Izola, molto ben fatto dove troverete tutte le informazioni pratiche.




DOVE DORMIRE: Indubbiamente vi consiglio di cuore gli Apartment Tul di cui vi parlavo prima. Arriverete come ospiti e ripartirete amici, ve lo garantisco! Impossibile non diventare amici di Erik e dei suoi gentilissimi e simpaticissimi genitori. Impossibile non innamorarsi della loro casa in collina a 5 minuti dal centro di Izola, curata in ogni dettaglio e molto funzionale nonostante non sia grandissima,. Impossibile non rimanere stregati dal tramonto visto dal giardino di casa mentre cenerete o berrete un drink con la vista che si perde per i vigneti e poi giù verso il mare. E se come noi avete bambini, Erik vi farà trovare dei giochi per loro, un'attenzione in più che noi abbiamo molto apprezzato. Ovviamente potete chiedere informazioni direttamente al padrone di casa, ma noi all'arrivo abbiamo apprezzato molto il fatto che ci fossero brochure di Izola e dintorni a nostra disposizione all'interno della casa. Erik poi vi saprà anche consigliare ristoranti e wine bar. Davvero un ottimo padrone di casa. 

Stella e Riccardo nel giardino di casa in un momento di relax post spiaggia
E quindi? Vi ho convinti a visitare Izola e i suoi magnifici dintorni? 

lunedì 10 settembre 2018

Idea di viaggio: Slovenia in 9 giorni

Le valigie sono ancora mezze aperte in corridoio, ho montagne di lavatrici da fare e cose da sistemare e una malinconia che mi attanaglia.
Avete capito bene, sono appena tornata dalle vacanze, da un viaggio e una vacanza per l'esattezza, un viaggio on the road in Slovenia e una settimana di mare di Croazia, un viaggio e una vacanza desideratissimi, quest'anno più di altri, dopo un anno lavorativamente molto pesante, anche psicologicamente.

Ormai è assodato che per quanto ci riguarda la soluzione perfetta per noi è abbinare una settimana di mare a una settimana itinerante ed è proprio di quest'ultima che vorrei parlare, proponendovi un'idea di itinerario per scoprire la verde Slovenia.

Poi vi parlerò nel dettaglio di ogni singola tappa, ma nel frattempo ecco come organizzare al meglio un viaggio alla scoperta della nostra piccola Nazione vicina di casa.

Tramonto a Izola


Giorno 1,2,3

Izola e dintorni
La verde Slovenia, i suoi fiumi smeraldo, i suoi laghi che sembrano usciti da un libro di fate...e tutti si dimenticano di quel pezzo, seppur piccolo, di costa rimasto in ombra anche a causa della vicina Croazia.
Portorose troppo turistica, Pirano troppo cara...dove potremmo fare tappa prima di proseguire per l'interno del Paese?
Izola è stato un buon compromesso, non ha la bellezza della vicina Pirano nè i servizi offerti dalla famosa Portorose, ma ha l'autenticità e la semplicità del borgo di pescatori, un'atmosfera rilassata, buoni ristorantini, un turismo poco invadente e soprattutto dei tramonti spettacolari!
E le spiagge? Non c'è che l'imbarazzo della scelta, da quelle attrezzate come San Simon a quelle selvagge come Bele Skale (Rocce Bianche) dove si arriva tramite sentiero o in barca.


Vsta di Pirano dalla mura difensive


Giorno 4

Pirano
Prima di spostarci per il resto del tour all'interno della Slovenia non potevamo perderci la bellissima Pirano, la perla del piccolo tratto di costa Slovena.
Arrivarci da Izola è questione di mezz'oretta di auto, la quale può essere lasciata nel grande parcheggio a pagamento che si trova a un paio di km (forse meno) dal centro storico raggiungibile poi con un pullmino navetta gratuito! Un'organizzazione mitteleuropea più che balcanica. Il vostro tour non può che cominciare da piazza Tartini per poi continuare nella salita alle mura che circondavano la città (in parte visitabili al costo di 2 € a persona, gratis i bambini) e dalle quali si ha un panorama meraviglioso su tutta Pirano. E poi non vi resta che perdervi nelle sue viuzze fino a tornare di nuovo sul mare e seguire la stradina che costeggia gli scogli fino ad arrivare al faro. Una bellezza e un fascino senza tempo, veramente una bellissima sorpresa questa città!


il castello di Predjama
Grotte di Postumia


Giorno 5,6,7,8

Per i restanti giorni in Slovenia facciamo base a Bled, ottima scelta perchè si trova a un'ora di distanza al massimo da tutte le mete che ci eravamo prefissati di visitare e allo stesso tempo ci ha permesso di tornare ogni sera sul lungolago, di godere dei servizi che un paese turistico come Bled può offrire e di godere di un panorama mozzafiato.

Grotte di Postumia e Castello di Predjama
Da Bled in un'ora si raggiunge Postumia dove si trovano le famossime grotte omonime, forse le più famose d'Europa, alla cui visita si può aggiungere lo scenografico castello di Predjama che si trova a 10 minuti di bus dall'ingresso delle grotte.
E' possibile fare anche un biglietto di ingresso cumulativo per entrambe e in tal caso non pagherete il bus navetta che collega le due attrazioni.
Entrambe le attrazioni piaceranno tantissimo ai bambini e inoltre si prestano a essere visitate negli sfortunati giorni di pioggia. Secondo il nostro programma avremmo dovuto visitarli l'ultimo giorno di tour in Slovenia, ma abbiamo anticipato per occupare un giorno di pioggia ed è stata un'ottima scelta.
Il castello, oltre a essere molto scenografico, ha degli interni molto interessanti, i miei bimbi hanno voluto le audioguide e se il piccolo Ricky le voleva più per divertimento che per altro, la mia Stella era interessatissima.
La visita alle grotte prevede invece un tratto su un trenino (la parte che il mio piccolino ha apprezzato di più) , circa due km a piedi e infine un altro tratto sul trenino.
Inutile dire che la natura e la roccia carsica hanno creato degli scenari spettacolari, da rimanere a bocca aperta. Le guide (noi l'abbiamo scelta in Italiano ovviamente) vi accompagneranno spiegandovi storia e segreti della grotta non senza una bella dose di umorismo.
Quest'escursione è quella che ci è costata di più: 102 euro in totale solo per gli ingressi (biglietto combinato in alta stagione che comprendeva ingresso al castello con audioguida, visita guidata in Italiano delle grotte e bus navetta tra le due attrazioni per gli adulti costa 38,5, per i bambini dai 6 ai 15 anni 23,00 Euro e i bimbi sotto i 5 anni pagano solo 2 euro di tasse).
Vi consiglio di prenotare i biglietti on line per evitarvi lunghissime ed estenuanti code (com'è capitato a noi) per fare i biglietti, code che possono diventare un incubo se con voi ci sono bambini piccoli.
Vi racconterò tutto più dettagliatamente nel post che dedicherò a parte a questa importantissima e interessantissima tappa del nostro "on the road".

Gole di Vintgar


Gole di Vintgar e città medioevale di Radovlijca
A circa un quarto d'ora di macchina da Bled si trovano le Gole di Vintgar, già nell'area del Parco Nazionale del Triglav.
La gola, formatasi nel corso dei millenni dal lavoro paziente del torrente Radovna, si sviluppa per circa 1800 metri e grazie a un sistema di passerelle di legno e ponticelli è interamente visitabile. Il colore verde smeraldo dell'acqua che mi ha ricordato il colore dei laghi di Plitvice, il profumo dell'aria, la bellezza selvaggia della natura mi ha lasciato a bocca aperta e deve aver lasciato a bocca aperta anche i miei figli perchè pure Stella, la pigrona di famiglia, ha camminato senza lamentarsi.
L'ingresso alla gola costa 5 Euro per gli adulti, 2,5 il ridotto e gratis per i bimbi sotto i 3 anni.

Fontana nel paese di Radovljica


Dopo Vintgar siamo stati nel paesino medioevale di Radovljica. Arrivare a Radovljica è stato come scivolare dentro una piccola bomboniera piena di soprese, in un piccolo scrigno dei tesori. La bellezza intrinseca di questo borgo medioevale sarebbe bastato a farci passare un bel pomeriggio, ma il susseguirsi di tante piccole bellezze nascoste nei pochi metri quadrati della sua piazza principale, Linhartov Trg, mi ha fatto passeggiare come sospesa da terra, come se il mio cuore fosse un palloncino gonfio di felicità ...il museo "live" del panpetato che mi ha riempito gli occhi di magia, il museo dell'apicoltura, fatto benissimo e con un'organizzatissima area dedicata ai più piccoli che ha tenuto occupati i miei piccoli per più di un'ora, la libreria d'antiquariato scoperta per caso quando ce ne stavamo andando e l'aver trovato un bellissimo libro fotografico sull'Adriatico di quando ancora c'era la Jugoslavia (non potevo non comprarlo!!!) , il girovagare per le stradine medioevali e sbirciare nei cortili delle case, bianche e con i davanzali traboccanti di gerani rossi, l'aver trovato un belvedere dal quale si poteva ammirare la verde vallata (e il treno...per la gioia di mio figlio che in questo periodi ha la fissa per treni e rotaie!)...tutto ciò ha reso questa giornata "La Giornata Perfetta".
(Ingresso al museo del panpepato presso il ristorante Lectar: 2,5 Euro, gratis per i bimbi sotto i 3 anni. Ingresso al museo dell'apicoltura: solo 7 Euro grazie al Family Ticket)

Cascate Savica


Cascate Savica e Lago Bohinj

La Verde Slovenia. Verde è il primo colore che mi viene in mente pensando a Lei.
Il verde dei suoi prati, il verde cangiante dei suoi fiumi e il verde dei suoi laghi.
L'ho pensato per l'ennesima volta arrivando alle cascate Savica che formano una pozza verde smeraldo proprio sotto di esse. Non sono cascate imponenti, ma sono comunque belle e la passeggiata è molto facile e adatta ai bambini. Inoltre vanno a formare il fiume Sava che a Belgrado si congiunge con il Danubio e noi sulla confluenza di questi due fiumi abbiamo dormito in un magico ostello flottante, quindi è stato un po' come trovare un altro pezzo del puzzle. Le cascate si trovano nei pressi del lago Bohinj, verso Ukanc. Si può parcheggiare al ristorante Savica, parcheggio a pagamento, noi però abbiamo avuto fortuna e abbiamo trovato posto poco prima del parcheggio a pagamento.
Anche l'accesso al sentiero che porta alle cascate è a pagamento, 2,5 Euro gli adulti, 1,5 € i bambini sopra i 3 anni mentre i bambini minori di 3 anni non pagano. Il sentiero è molto facile, ma in salita, ad ogni modo anche il mio piccolo Ricky di due anni e mezzo è riuscito a farlo a piedi e in 15 /20 minuti a seconda del vostro passo, si arriva al punto panoramico dove si possono ammirare le cascate.

Lago Bohinj

Ribcev Lav sul lago Bohinj


Dopo la visita alle cascate, che tra percorso andata e ritorno e sosta nel punto panoramico per le foto di rito vi prenderà al massimo 1 ora e mezza (esagerando!), potreste andare a Ribcev Lav, come abbiamo fatto noi, una graziosa località turistica sulle sponde del lago Bohinj dove si specchia la super fotogenica chiesetta di San Giovanni Battista che riporta anche affreschi del 1300 d.C.Purtroppo anche per questa chiesa, l'ingresso è a pagamento (2,5 Euro) . Un pic nic sulle sponde del lago, prendere il sole su una delle belle spiaggettte di sassi o giocare su qualche prato in riva al fiume è gratis :-)
Ma che acqua invitante ha questo lago??? In alcuni punti sembrava di essere su qualche spiaggetta croata!
Anche di questo magnifico lago vi parlerò più avanti in un post dedicato!

Dite cheeeeeeseeeee (lago di Bled)

lago di Bled


Bled, una giornata dedicata al luogo più fotografato della Slovenia

Il penultimo giorno lo dedichiamo al paese che ci ha fatto da base negli ultimi 4 giorni. Iniziamo dal castello, dal lungolago parte un sentiero che in 20 minuti circa porta sul costone roccioso dove sorge il castello datato 1004 d.C.e allora di proprietà dei vescovi di Bressanone.
Il prezzo per visitare il castello, 11 Euro il biglietto per gli adulti e 7 Euro i bambini sopra i 2 anni, è secondo me esorbitante rispetto a quello che davvero offre. Rispetto al bellissimo castello di Predjama, dove anche gli interni sono molto interessanti, il castello di Bled è piuttosto spoglio, anche se esternamente è molto scenografico, ma c'è da dire che il panorama che regala è fantastico. Si può ammirare tutto il lago di Bled dall'alto, la scenografica isoletta e le montagne che gli fanno da contorno.
Volendo si può anche cenare o pranzare nel ristorante del castello godendo di questa spettacolare vista.
All'interno del castello si possono visitare la cantina, un'antica stamperia e la Galleria delle Erbe.
Scesi dal castello vi consiglio una passeggiata sul lungolago, volendo potete noleggiare delle biciclette, ma anche solo passeeggiare sarà bellissimo.
Dopo aver dato da mangiare alle anatre (i miei bimbi hanno voluto farlo a tutti costi, sempre per la serie "La Felicità è Una Cosa Semplice"), abbiamo deciso di prendere la Pletna, la tipica imbarcazione del lago di Bled, simile alla gondola, per raggiungere l'isolotto simbolo del lago. La gita dura circa 1 h e mezza e costa parecchio, 14 Euro gli adulti, 7 Euro i bambini sopra i 3 anni e gratis i bimbi sotto i 3 anni.
Dove una volta sorgeva il tempio dedicato a Živa dea slava dell'amore, ora sorge la Chiesa gotica di Santa Maria Assunta, sul cui campanile si può salire pagando un altro ticket di ingresso.
C'è anche una leggenda che aleggia intorno alla Chiesetta: si narra che nel 1500 la vedova Polissena che viveva nel castello di Bled, inconsolabile per la morte del marito, fece fondere una piccola campana da donare alla Chiesa di Santa Maria Assunta in memoria dello sfortunato consorte, ma a causa di un forte temporale, l'imbarcazione che stava trasportando la campana si capovolse con tutto l'equipaggio e la campana sprofondò nelle acque del lago. Il Papa fece allora arrivare un'altra campana, ancora presente nella Chiesetta, e si narra che chi riesca a suonarla vedrà avverarsi un proprio desiderio.
E la campana in fondo al lago? Ancora oggi a volte se ne può udire il suono.

Se vi avanza tempo o avete più giorni da dedicare a Bled, si può anche fare il giro del lago con il trenino turistico (di sicuro piacerebbe ai bambini), fare un bagno nelle calde acque del lago (calde perchè in estate hanno una temperatura media di circa 28°C) oppure visitare il Dino Park, un parco a tema dinosauri.


Lubiana - vista sul mercato coperto



Giorno 9

Lubiana in un giorno
L'ultimo giorno del nostro tour sloveno l'abbiamo dedicato alla sua capitale, un gioiellino, una città vivace e viva, una città romantica e accogliente, una città bellissima con il fiume a tagliarla in due, una città con più volti.
Per fortuna l'avevamo già visitata due giorni nell'ormai lontano Capodanno 2009/2010, questa volta il tempo è davvero poco e riusciamo giusto a darne un assaggio ai nostri bambini.
Arrivando dal quartiere etnico, dalla via Trubarjeva, attraversiamo uno dei ponti sulla Ljubljanica e arriviamo nella zona del mercato. E' un normale mercato come ce ne sono tanti, più interessante è il mercato coperto nell'ediificio disegnato da Plecnik, l'architetto che aveva studiato a Vienna presso Otto Wagner e che cambio il volto di Lubiana, progettando tra le altre cose il Triplice Ponte.
Riattraversato il ponte decidiamo di camminare sul lungofiume dove graziosi locali si alternano uno dopo l'altro, è una bellissima giornata e tutti hanno messo i tavolini all'aperto.



Ritorniamo sull'altra sponda per visitare il quartiere medioevale, ricco di fascino e di bellezza, e poi con la funicolare, che tanto è piaciuta ai miei bambini, saliamo al castello che domina la città. Anche questo castello è visitabile al suo interno, ma avendo veramente pochissimo tempo ci accontentiamo di visitarne gratuitamente il cortile e fare alcune foto al panorama dall'alto.
Riprendiamo la funicolare e torniamo nel cuore della città dove scopriamo librerie fantastiche, localini trendy e fontane molto particolari e divertenti (come quella a forma di canguro o di topolino). Ogni angolo è una sorpresa, ogni scorcio è una cartolina e mi mangio le mani a sapere che non abbiamo tempo per scoprirla e godercela con calma. Ce ne sarebbero di cose da vedere: i suoi musei, i palazzi in stile Liberty, il parco Tivoli, le chiese, i negozietti di artigianato...ma domani il nostro traghetto per l'isola di Cres ci aspetta. Ancora una volta il richiamo del mare è stato più forte di qualsiasi altra cosa, ma ci piange il cuore lasciare a metà racconto questa bellissima città e lasciare la verde Slovenia che ci ha fatto davvero innamorare.
La città però ha in serbo per noi un ultimo regalo: nel tornare alla macchina ci perdiamo e capitiamo nel quartiere alternativo di Metelkova, un centro culturale autonomo e autogestito che mi ha ricordato molto il quartiere Christiania di Copenaghen.
Di giorno sembra quasi un quartiere abbandonato, un'esplosione di colori e opere d'arte a cielo aperto, ma di sera dicono si rianimi e si rimepia di musica, parole e persone.

Metelkova


Il nostro viaggio in terra slovena è giunto davvero al termine, di sicuro non è un addio, ma un arrivederci!

I conti in tasca:
In 4 persone (due adulti e due bambini di 7 e 2 anni) in 9 giorni abbiamo speso 2000,00 € comprensivi di 9 notti in appartamento, autostrada, carburante (diesel), 7 cene al ristorante (per due sere abbiamo cucinato in casa),  9 pranzi al sacco (costituiti da Burek o tranci di pizza), ingressi al castello di Predjama e grotte di Postumia, ingressi alle gole di Vintgar e ai musei di Radovljica, ingressi alla cascata della Savica, biglietti per la funicolare di Lubiana, un giorno al lido di San Simon a Izola (due lettini e un ombrellone) e i parcheggi a pagamento di Lubiana e Pirano.
Il piccolo Ricky avendo meno di tre anni non ha mai pagato nessun biglietto di ingresso, mentre mia figlia Stella di 7 anni ha sempre pagato un biglietto ridotto.


Dove abbiamo dormito:
Avendo due bambini piccoli e volendo evitare stress inutili per rifare e disfare le valigie più volte, abbiamo preferito dividere il viaggio in due: 3 giorni sul litorale sloveno e 5 notti sull lago di Bled in cui fare base per esplorare i dintorni con escursioni giornalieri che prevedessero percorsi in auto di un massimo di 1h (l'escursione più distante è stata quella alle grotte di Postumia) .

Per la parte del viaggio "marinara" abbiamo pernottato a Izola, negli Apartma Tul dove siamo stati 3 notti spendendo 300,00 Euro.

Vi riporto sotto la mia recensione:

L'accoglienza è stata eccezionale, Erik e i suoi genitori ci hanno fatto sentire a casa, hanno avuto delle gentilezze fuori dal comune, come offrirci una gita in gommone per scoprire le spiagge non accessibili in macchina o farci trovare alcuni giochi che erano dei loro figli sapendo che viaggiavamo con due bambini. Bellissima la casa,piccola, ma ordinata, arredata con gusto e con tutto il necessario per una vacanza rilassante. La posizione era un po'in collina, ma in 5 minuti di auto si era in città o in spiaggia. Il panorama dal giardino della casa è bellissimo, spazia dagli uliveti fino al mare e si vede un bellissimo tramonto.

Vi dico solamente che una sera il nostro padrone di casa ci ha invitato a cena improvvisando una grigliata e facendoci degustare dell'ottimo vino rosso sloveno o che la mattina del penultimo giorno ci ha fatto trovare delle brioches fresche fuori dalla porta. Davvero consigliatissimi!!

A Bled invece abbiamo soggiornato presso il Residence Bled Apartments spendendo 660 Euro per 5 notti. L'appartamento era purtroppo nel seminterrato e si affacciava sulla strada principale di Bled, molto trafficata a tutte le ore. La finestra dava sul parcheggio e quindi anche se faceva molto caldo non potevamo spalancarla perchè la gente che passava poteva guardare dentro (idem dicasi per il bagno). Questo unito al fatto che non ci fosse l'aria condizionata è stato decisamente un disagio. Peccato perchè per il resto l'appartamento era spazioso, ben arredato, funzionale e vicino a ristoranti e supermercati. Inoltre il lungolago era raggiungibile in 10 minuti di passeggiata.
L'appartamento era molto pulito per quanto riguarda il bagno, ma la stanza dove dormivamo era solo apparentemente pulita perchè un giorno che abbiamo dovuto cercare un giochino del mio bambino che era finito sotto il letto, abbiamo trovato un sacco di polvere e addirittura cartacce (di merendine) che chissà da quanto tempo stazionavano là sotto.

Dove mangiare: 
Abbiamo mangiato bene ovunque, ma mi sento di segnalare in particolare un ristorante che si trova sul lungolago di Bled. Sto parlando del Bar Ristorante Spica, dove siamo tornati due volte (cosa che non facciamo quasi mai perchè ci piace provare posti diversi) tanta era la qualità e la bontà dei piatti assaggiati senza contare che hanno una lista di birre artigianli, slovene e non, di tutto rispetto.


Libri o guide turistiche:
Per pianificare il viaggio ci è stata utile la Lonely Planet della Slovenia, poi integrata con post presi dai vari blog (in particolare ringrazio il blog FiorentinaDoc per i preziosi suggerimenti sulle cascate della Savica e il paesino di Radovljica).
Due romanzi che invece suggerisco perchè ambientati in Slovenia sono:
"Veronika decide di morire " di P.Coehlo (romanzo ambientato in un manicomio a Lubiana) e "L'Angelo dell'Oblio" di Maja Haderlap, romanzo autobiografico ambientato nella Carinzia slovena e in alcuni capitoli anche a Bled e dintorni.

A breve (più o meno aaaaaah ah ah) seguiranno i post sui singoli luoghi visitati con informazioni più dettagliate.

Nel frattempo...vi ho fatto venire voglia della verde Slovenia o no?