domenica 1 dicembre 2013

Capodanno a Lubiana





vista dal castello

Quando pensate a una capitale Europea da visitare durante un long week-end, pensate mai a Lubiana? E perché non pensare di passarci anche il ponte di Capodanno? Pensate non sia cool? Pensate non sia all’altezza delle altre Capitali Europee? Ebbene vi state sbagliando!



Quando ci andai qualche anno fa, proprio per capodanno, i commenti di colleghi e amici erano “Lubiana? Ma che cosa c’è da vedere a Lubiana?”, “Lubiana? E dov’è?In Estonia?”, “Lubiana?Ma quante ore di aereo ci vogliono? E chissà che freddo…” e io a spiegare “ma no, ma come? Lubiana è la capitale della Slovenia, confina con l’Italia la Slovenia, non vado al Polo Nord, fa freddo, ma come da noi al Nord e no, non ci vado in aereo…ci vado in macchina, ci metterò 4 orette ad arrivare”
E vi assicuro che è stato uno dei Capodanni più belli della mia vita e che la città è stata ben al di sopra delle mie aspettative.
Immaginate una piccola città, adagiata su un fiume, immaginate una città che ha nel nome la parola "amore", immaginate che questa città abbia un colle sul quale un castello bianco si erge maestoso e che la città in questione sia un irresistibile mix di cultura Slava, Mitteleuropea e anche un po' Italiana, che ci siano ponti che si incrociano sul fiume, palazzi in stile Barocco e Art Noveau, case con i tetti spioventi e gli abbaini da cui filtra una luce calda e ti fanno immaginare di essere al calduccio, in casa sorseggiando una tisana e spiando la neve che fuori scende copiosa...Immaginate vie acciottolate, con lampioni in ferro battuto, negozi e botteghe, mercatini di Natale nelle casette di legno e ovunque il profumo del vin brulè... Non vi sembra la città più romantica e accogliente dove assaporare la magia del Natale e dove brindare all'anno nuovo?

Quando siamo arrivati a Lubiana ci siamo prima di tutto stupiti della sua bellezza, ma subito dopo ci siamo meravigliati dell'organizzazione: c'era un programma fittissimo esposto nella piazza principale della città che per la notte di San Silvestro prevedeva ben 4 feste in 4 diverse piazze della città ognuna con il suo genere musicale.  
Noi partimmo la mattina del 31 dicembre e arrivammo a Lubiana verso mezzogiorno, dopo aver esplorato la città (il centro storico) e il castello siamo rimasti in giro fino alle 3 di notte girando tra le varie feste e mangiando nei vari stands gastronomici sparsi per il centro storico e dopo la Mezzanotte abbiamo iniziato il giro dei pubs pieni di giovani con voglia di bere e divertirsi.
Un altra cosa che ci colpì moltissimo della città furono le illuminazioni: un tripudio di lucine ovunque, mai stonate, mai di troppo! Il lungo fiume poi era uno spettacolo: su entrambe le sponde decine di alberi illuminati fino all'ultimo insignificante rametto e delle bellissime lanterne cinesi.




Guardate questo video, vi darà un'idea di cosa vi aspetta a Lubiana nel periodo di Natale...


Quest'anno il programma delle feste in piazza prevede, come quando andai io, quattro diversi veglioni:
VEGLIONE IN TRG FRANCOSKE REVOLUCIJE
31 dic 2013 a 21:30
Piazza Rivoluzione francese
Ingresso gratuito
Programma dedicato agli amanti del rock alternativo, con The Canyon Observer, Negligence, Pankrti, Niet, The Toasters.Partecipazione di: Clockwork Psycho, Ludovik material, Demolition group, Zari
VEGLIONE IN POGAČARJEV TRG
31 dic 2013 a 21:30
Piazza Pogačarjev trg
Ingresso gratuito
Gli amanti della musica pop e nazional popolare festeggeranno nella Pogačarjev trg con Toplar Ensemble, Andreja, Kolovrat Ensemble.
VEGLIONE IN MESTNI TRG
31 dic 2013 a 21:30
Piazza Civica
Ingresso gratuito
Festeggiare nella piazza Mestni trg è destinato al pubblico un po' più esigente, che anche quest'anno sarà entusiasmato da musicisti scelti: Anika Horvat & Band, Time to Time, Nina Pušlar & Band.
VEGLIONE IN KONGRESNI TRG
31 dic 2013 a 21:30
Piazza del Congresso
Ingresso gratuito
Programma per tutte le generazioni e tutti i gusti, con la partecipazione di Novi Fosili, Jan Plestenjak, Čuki.
E ora un po' di info pratiche...
DOVE DORMIRE: noi soggiornammo all'hotel Park, era il 2009 e spendemmo 30 euro x la doppia senza colazione perchè ai tempi l'hotel era diviso in due parti, una era hotel l'altra hostel, ma a quanto pare devono aver ristrutturato le camere e ora è mediamente costoso e le camere sono semplicemente suddivise in standard e superior, per la standard, una doppia in alta stagione costa 75 euro a persona. L'hotel ha il pregio di avere un parcheggio per gli ospiti e di essere a 10 minuti a piedi dal centro storico, tra l'altro la passeggiata per arrivarvi è molto gradevole e quasi tutta in zona a traffico limitato. http://www.hotelpark.si/

DOVE MANGIARE: abbiamo mangiato e bevuto bene ovunque, ma il posto che più ci ha conquistato è stato il ristorante Sokol, in pieno centro. Vi consiglio di assaggiare alcune specialità quali òa zuppa di funghi nella scodella di pane, i medaglioni di cervo in salsa agrodolce di ciliegia e per dolce gli strucoli al miele e noci. L'ambiente è caratteristico, molto caldo e accogliente. Vi consiglio di prenotare un paio di giorni prima, noi prenotammo per il primo Gennaio già un mesetto prima tramite il sito http://www.gostilna-sokol.com/it/rezervacije

COSA FARE CON I BAMBINI: la cosa bella è che un'ampia zona del centro è pedonale, quindi i bimbi possono scorazzare felici. Una cosa che di sicuro piacerà ai bimbi sarà una visita al castello e il panorama mozzafiato che si gode da lì su tutta la città.

GITE NEI DINTORNI: la Slovenia è piccola e volendo in poche ore da Lubiana potete raggiungere più o meno tutte le zone di interesse turistico della Nazione, ma se come noi avete solo tre o quattro giorni vi consiglio di passare una giornata a Bled, il famoso lago con l'isolotto al centro e la sua romantica chiesina. A Bled c'è anche un bellissimo castello da visitare. In estate probabilmente merita di più, ma noi abbiamo avuto la fortuna di vederlo sotto la neve ed è stato estremamente suggestivo.

il mercato coperto

innamorarsi di un abbaino


Spero di avervi fatto venire voglia di visitare questa bellissima città, io l'ho visitata in un periodo particolare della mia vita, ho un dolce ricordo di questa città, ricordo la mattina del Primo dell'anno a mangiare in camera un melograno come simbolo di fecondità, come buon auspicio per l'anno nuovo e ricordo il simbolismo di alcune illuminazione del centro storico, per noi furono profetiche e poco tempo dopo aspettavo la mia bambina. Ogni anno quando arriva Dicembre il mio pensiero vola a Lubiana, al suo mercato sulle sponde del fiume, ai suoi palazzi bianchi, ai suoi eleganti ponti, alle case con gli abbaini, a un gatto bianco dietro la grata di una finestra e a quei due ragazzi che mangiavano quei grani rossi sperando in un anno migliore.

(qui trovate un elenco delle manifestazioni del mese di Dicembre http://www.visitljubljana.com/it/manifestazioni/)

martedì 12 novembre 2013

Isola di Vis (Lissa) - Vacanze croate terza parte

Vis è un'isola meravigliosa dal punto di vista naturalistico, un'isola speciale con un carattere forte. 
Ma forse questo non basterebbe a spiegare perché ci sia tornata varie volte. Forse per spiegarlo dovrei dire
che è lì, in quell'isola in mezzo all'Adriatico, fino a pochi anni fa sconosciuta al turismo di massa, che conservo l'ultimo ricordo più bello della mia infanzia. 
Lì ho passato l'ultima mia estate di bambina. Quell'autunno poi è successa una cosa, una di quelle cose che ti fanno crescere. Succede! Un attimo prima sei una bambina, tutto è bello e senza macchia, poi invece succede qualcosa che ti fa crescere e quando ti volti quella bambina spensierata che crede che il mondo sia solo rosa non c'è più.
C'è una specie di ragazzina, non più bambina, non ancora adolescente.
Ed è quindi normale che quando ripensi a Vis, a quell'estate del 1990, dopo la quale tutto è cambiato, per me, ma anche per l'isola stessa (*) mi si gonfi il cuore di gioia e che ogni volta che devo leccarmi qualche ferita io torni da lei. Per sentirmi un po' come allora...con i pensieri leggeri, il cuore che vola come un palloncino...
E funziona, eh...

Però, come ogni volta che devo parlare delle cose che più amo (che siano libri, films o posti visitati) mi trovo sempre in difficoltà. E' facile parlare delle cose che mi piacciono, ma parlare delle cose che amiamo visceralmente, al di là di ogni obiettività è maledettamente difficile. Ho sempre paura di non rendere bene l'idea o allo stesso tempo di sollevare troppo aspettative, ho paura di banalizzare un sentimento e di non riuscire a rendere giustizia a tanta grazia...ma ci proverò lo stesso...regalandovi alcune delle immagini che conservo nel mio cuore.


@@@@@@

Un pomeriggio di Ferragosto a passeggiare per le strade acciottolate di Kut, vento caldo in faccia, il cielo di un blu accecante, bere limonata in un bar tra pietre antiche e alberi da cui filtrava la luce gentile...

Pomeriggi tardi ad ascoltare musica sul balcone di casa...

 guardando la baia di Vis punteggiata di vele e baciata dal sole...

Una sera a piedi, da sola, in cerca di un bancomat funzionante, facendo finta di essermi persa tra i vicoli di Luka, intrufolandomi nelle stradine più nascoste trascinata dal vento, sabbia tra le mie dita e il rumore che fa quando ti togli le infradito e la calpesti camminando sulla strada lastricata, con la Reflex che mi sbatte sul petto, quasi un secondo battito del cuore. E vedi un bambino che vende conchiglie e ricci di mare fatti seccare al sole, sul suo banchetto improvvisato per gioco...e vedi i camerieri che mangiano sul retro dei ristoranti bevendo una birretta a canna e ridendo tra loro. Poi passi accanto a una casa con la finestra aperta e ti metti a spiare, perchè senti il profumo del pomodoro e dell'aglio che cuociono insieme e vedi una signora grassa che cucina con delle pentole smaltate a motivi floreali anni '70 e ti ricordano le pentole che usava tua nonna e ti piacerebbe entrare scavalcando la finestra e metterti a cucinare la zuppa di pesce con la sciura...

Un pomeriggio, poi, tornare a Rukavac e ritrovare la baia che ti sembrava tanto immensa 23 anni fa, un po' meno 9 anni fa e ora che è costellata di barche e barchette ancora meno. Ti tuffi dagli scogli e ricordi quell'Agosto 1990 quando con tuo padre nuotasti fino in fondo alla baia... Ritrovare la piccola grotta ti causa un tuffo al cuore, in fondo alla baia nulla è cambiato, le tre case in pietra sono sempre le stesse. Un pescatore mi guarda incuriosito, quasi nessuno va a nuotare lì, rimangono tutti nella zona degli scogli piatti, verso il mare aperto. Quel pescatore non può capire l'immensità di quel mio momento.
Poi, per chiudere il cerchio, tornare alla baia di Rogacic e ritrovare la casa del nostro amico Serbo che nel 1990 ci faceva usare il suo molo intanto che finiva di costruire la sua casa, il suo buen ritiro per lui e per sua moglie che era Croata di Spalato e che è morta di cancro 10 anni fa. La sua casa ora è finita, al molo hanno aggiunto una scaletta per facilitare la discesa in mare. Quanta malinconia in quei 10 metri quadrati di cemento... La figlia del Serbo non è simpatica e accogliente come i genitori, mi guarda malissimo quando mi vede risalire dal sentiero che dal molo porta alla stradina, suo padre invece ci offrì il suo molo, della limonata e ci invitò a pranzo da lui, pescò degli sgombri e qualcos'altro, ma io ricordo quegli sgombri, così saporiti cotti sulla brace e conditi solo con del limone e un po' di olio...
Poi arriva una vecchia con un cane, mi ci metto a parlare, io in Italiano, lei un po' in Italiano, un po' in Tedesco e un po' in Croato, ma ci capiamo. Ha tantissime rughe e un solo dente...e io vorrei tanto fotografarla, ma non posso. Si mette quasi a piangere quando le dico che venivo lì da bambina...

Nel porticciolo di Kut incontrare un micio in cerca di coccole e passare un'ora a guardare Stella che gli parla e lo segue ovunque...il sole delle cinque che faceva brillare il mare e il rumore dei bicchieri e delle posate delle konobe che si preparano per gli avventori della sera...



Fare un giro in barca e trovare un posto così...con l'acqua di smeraldo fuso...


Andare a piedi da Luka a Kut mangiando un gelato, spiando tutte le bottegucce , i locali chic e i boutique hotels che 23 anni fa proprio non esistevano, rimpiangere un po' quell'epoca selvaggia e poi ammettere che però anche così l'isola ha il suo fascino e che ti piacerebbe proprio una serata in quel ristorantino a lume di candela, con le tovaglie color lavanda e i piatti della tradizione isolana rivisitati in chiave moderna...


Passeggiare da sola in cerca di scorci da fotografare e sedersi a osservare la barche e a scrivere sulla moleskine e poi accorgersi che il tuo culo è seduto su questo:


Alzare lo sguardo e ricordarti di quel mattino di giugno, era il 2004, in cui aveva appena smesso di piovere e avevi visto arrivare i bambini con il pullmino della scuola, erano scesi e si erano messi a saltare nelle pozzanghere, il cielo grigio squarciato di azzurro...


Ritrovare la Gostionica, una delle poche allora esistenti, dove 23 anni fa andavi spesso a mangiare e ricordare quella mattina al porto con tuo padre e il vostro amico Angelo in cui cercavate un caffè e un succo di frutta e invece vi ritrovaste a mangiare pesciolini fritti e bere vino bianco (non io ovviamente...).


Andare alla ricerca del Pod Morvu e ritrovarsi sulla strada che porta alla grotta di Tito (Titova Spilja), perdersi e poi fumare una sigaretta guardando il panorama, con l'aria frizzante come se fossimo in montagna e il profumo del bosco mischiato a quello del mare...

La saluto un mezzogiorno assolato, assolutamente certa che non è un addio, ma l'ennesimo arrivederci e chissà quante altre facce cambierà l'isola prima che io vi faccia ritorno.

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PS: nel prossimo post vi darò i consigli più pratici per visitare l'isola...dove dormire, dove mangiare, cosa acquistare, cosa fare con i bimbi piccoli e le spiagge imperdibili...e sono tanteeeeeee...

(*) Dopo quell'estate scoppio la guerra per l'indipendenza della Croazia e l'isola fu nuovamente chiusa al turismo essendo base militare.



domenica 3 novembre 2013

I fiori dei miei viaggi

 Le Rose di Sarajevo (Io guardo quelle strade, quei tigli, quei palazzi color piombo. Respiro. Perchè non siamo venuti prima? Questa città è una tasca per noi, è infilare le mani nel buio e sentire un calore che arrivi dal fondo.”)


Rosa di Sarajevo

Questa macchia rossa che sembra quasi un cuore è in realtà una delle tante "Rose di Sarajevo", ovvero tracce lasciate sull'asfalto dalle granate, in 4 anni di guerra ne sono state lanciate quasi 5 milioni...i "crateri" di quelle che hanno provocato più morti sono state riempiti di vernice rossa. 
Camminando per le strade della città capita di calpestarne una, ogni volta che mi succedeva il cuore mi si fermava in gola: su quell'asfalto che io stessa stavo toccando con i miei piedi erano morte delle persone, in un modo crudele e senza senso. A ricordarle non c'erano fiori veri, ma queste rose eterne, rosse come il sangue che lì era stato versato.



“La bambina sedeva in terra
Davanti a una pira di corolle
Fiamme d’inverno parevano.
Aiutami, sono stanca.
Spellammo rose fino al tramonto
Nell’odore troppo dolce
Stordente come droga.
Chi berrà tutta questa grappa?
Le chiesi.
Tu, se tornerai.
Non ero certo di ritrovare la strada.
Mi salutò dalla finestra
Il viso di gesso fuso
Le mani insanguinate di petali.”
(Gojko in "Venuto al Mondo" di Margaret Mazzantini)

Istanbul - Tulipani
Istanbul - tulipani vicino alla Moschea Blu



I tulipani sono sempre stati tra i miei fiori preferiti e quando sono andata a Istanbul ho scoperto che questo fiore non proviene dall'Olanda come credevo, ma dalla Turchia ed è pure il simbolo del Paese.
Mi è sembrato naturale sapere che il mio fiore preferito era legato alla mia città del cuore, quella a cui sento di assomigliare di più. Questi tulipani stilizzati si trovavano nel parco prima della Moschea Blu, nelle aiuole c'erano anche tulipani veri di ogni colore, da lontano i gruppi di donne che si recavano alla moschea sembravano tanti tulipani erranti con i loro veli di tutti i colori. 
Ho poi scoperto che anche il çay, ovvero il tè turco, viene servito in bicchierini a forma di tulipano stilizzato...quanti ne ho bevuti in quel viaggio! 
Ora ogni volta che a Marzo vedo i primi tulipani nei giardini o dal fiorista il mio pensiero vola a quella città magica, così piena di contraddizioni come me!

Bouganville, isola di Santorini
Bouganville, Oia, isola di Santorini - Grecia
Dì Bouganville e ti risponderò "Felicità"...è il fiore che a me riporta subito a ricordi allegri e spensierati perchè legato ai viaggi fatti in Grecia, quando ero più giovane, senza alcun pensiero o responsabilità, se non essere felici (cosa di cui in realtà dovremmo essere sempre responsabili). 
I petali secchi volavano e si rincorrevano la sera al tramonto, di giorni i petali fuxia brillavano al sole e si stagliavano contro il cielo blu cobalto che puoi trovare solo in Grecia grazie al Meltemi che fa da spazzino del cielo.
Questa foto è stata scattata sull'isola di Santorini, per la precisione a Oia, il paesino più caratteristico dell'isola. 
Ogni volta che penso alla Grecia non posso che pensare alla classica casetta bianca con le persiane blu e...una bouganville che l'avvolge!

(Con questo post partecipo al contest mensile "Il senso dei miei viaggi" questo mese dal tema "Fiori e piante dei miei viaggi" di Monica Viaggi e Baci)

PS: la prima foto mi è stata ispirata dall'intervista a Margaret Mazzantini comparsa sul sito Le Nuove Mamme e linkata su FB da Monica.

lunedì 28 ottobre 2013

Un anno (diamo un po' i numeri)

happy birthday blog

Il mio blog compie oggi un anno...di solito tutti dicono "Non pensavo di arrivare fin qui" e bla, bla, bla...ma nel mio caso invece, devo essere sincera, ero partita con un'idea di blog che è stata totalmente stravolta e soprattutto pensavo di essere molto più costante, ma siccome non mi smentisco mai (vedi post n.1) ho provato a non scrivere anche per un mese intero. 
Ma per me scrivere è un piacere, lo faccio solo quando me la sento e quando sono ispirata. 
Quando ho aperto questo blog pensavo più ad un mommy blog e invece, anche se la Pulci è praticamente onnipresente in ogni mio post più o meno in modo evidente, si è rivelato molto di più. 
Dalle statistiche noto che i post che piacciono di più al pubblico (ih ih mi viene da ridere...) sono quelli che parlano di viaggi, spero quindi di riuscire a farne il più possibile, sono quelli che mi richiedono più tempo, sia per scrivere che raccogliere gli appunti dalla mia moleskine oltre che per selezionare le foto.

Come pubblico siamo a poco meno di 6000 visitatori, un numero irrisorio, c'è chi conta 6000 visitatori in un solo mese (e chi mooooooooolti di più), ma non mi lamento perchè sono in aumento...di questi 6000 visitatori 5000 sono degli ultimi 5 mesi.
Il pubblico è più che altro italiano, ma ci sono moltissimi contatti dagli Stati Uniti e mi piacerebbe sapere se siano Italiani espatriati o meno, alcuni contatti dalla Croazia (chissà come mai) e poi pochi visitatori da Polonia, Olanda e Regno Unito.

Il post più popolare in assoluto è quello dove descrivo le spiagge Croate di sabbia seguito dal post "Croazia con bambini: sassi contro sabbia" e da "No stress in Cres".

La mia idea originale quando aprii il blog era anche quella di recensire ristoranti di Bergamo e dintorni adatti o meno a famiglie con bambini, ma fin'ora non l' ho mai fatto e spero di rimediare al più presto visto che sempre più gente viene  a visitare la mia bella città complice lo scalo di Orio al Serio a soli 15 minuti di pullmino navetta dal centro

Beh, vediamo che ispirazioni mi porteranno i prossimi 12 mesi, intanto cin cin e lunga vita a questo blog!!


domenica 27 ottobre 2013

Un week-end di Ottobre in Romagna...il nostro posto speciale

scorcio di Cesenatico

A volte non serve davvero andare lontano per staccare la spina, soprattutto se si ha la fortuna di vivere in un
Paese bello come la nostra Italia. Quest'anno poi ci sentiamo un sacco ricchi visto che la Pulci ha iniziato la
scuola materna e non abbiamo più il salasso dell'asilo nido (poco meno di 600 euro al mese, nido comunale...), quindi complice anche il fatto che avevamo un paio di amici e una cugina da andare a trovare abbiamo deciso di fare una mini-fuga in Emilia Romagna, soggiornando in un posto speciale dove noi eravamo già stati due anni fa in occasione del matrimonio dei nostri amici: Longiano, più precisamente Alloggio San Gerolamo.

La prima tappa è stata Cesena a trovare la cugina di mio marito che studia lì, abbiamo visto poco, ma mi sono innamorata di un negozio che vendeva Cupcakes e tutto l'occorrente per cucinarli.
Cupcakes...sweet passion!


Abbiamo gironzolato per il centro storico, bei negozi, un sacco di giovani (ma le ragazze a Cesena sono tutte altissime??) probabilmente per via dell'Università e un tripudio di locali e caffè trendy.

scorcio di Cesena


Nostra cugina abita proprio in centro, in una via un po' nascosta dietro a una piazzetta e siamo stati da lei a
pranzo, prima tappa mangereccia di quello che si è rivelato un week end all'insegna del buon cibo.

Nel pomeriggio eccoci a Cesenatico, dove ci siamo incontrati con i nostri amici e ci siamo fatti piacevolmente accompagnare in giro per questa bella cittadina, non me l'aspettavo affatto così!

Angoli nascosti, negozietti e botteghe curatissime, un forte legame al territorio circostante che si poteva notare dalla quantità spropositata di negozi che vendevano cibo a km zero, scorci inaspettati con case pastello e finestre fiorite per poi finire su quello che forse è il fulcro di Cesenatico: il Porto Canale, una via sull'acqua progettata da Leonardo Da Vinci.
Casa del fornaggio...chiedo asilo!!

Famiglie a passeggio

Sempre la casa del formaggio!!!Slurp!

scorcio di Cesenatico nei pressi del Porto Canale

Il Porto canale è forse lo scorcio più suggestivo di Cesenatico ed è il punto di riferimento sia per i turisti sia per i cittadini che vogliono fare una passeggiata.
Porto Canale

Le case pastello e le barche ormeggiate si riflettono nell'acqua del canale dove si trovano anche palafitte in legno che servono per pescare e riporre gli attrezzi della pesca oppure, debitamente ristrutturati, fungono da "seconde case" dove fare simpatiche cenette con gli amici.
Nel Porto Canale si svolgono anche feste, sagre gastronomiche nonchè appuntamenti della tradizione come la Cuccagna dell'Adriatico e Il Presepe della Marineria.

Per la gioia di Stella siamo stati a passeggiare sulla spiaggia, ma purtroppo per riparare la sabbia dalla forza del mare è stata fatta una sorta di muraglia di sabbia che quindi rende la passeggiata sulla battigia un po' più
complicata di quel che ci si aspetti (bisogna arrampicarsi sulla montagna di sabbia e poi scendere dall'altro lato).

Nel tardo pomeriggio arriviamo a Longiano, paese caratteristico situato sui colli dietro Cesenatico, nella Valle del Rubicone.L'atmosfera di quelle colline è quella dei posti genuini, quei posti dove prati verdi si susseguono a boschi e a borghi medioevali ricchi di storia e molto legati al territorio, con sagre gastronomiche, botteghe artigiane e il vino rosso di questa Valle che scorre a fiumi.
A Longiano da vedere c'è sicuramente il castello Malatestiano e un pezzo della via Emilia. Interessante è anche il teatro Petrella di fine Ottocento.
Ma un motivo per venire a Longiano, oltre al fatto che è indubbiamente un grazioso borgo non chè un ottimo punto base per visitare il territorio circostante, è l'Alloggio San Girolamo dove eravamo stati già nel 2011 e siamo tornati molto volentieri per via della bellezza delle camere, dell'accuratezza dei dettagli e per l'accoglienza calda e genuina dei proprietari.

Le camere più belle sono nella depandance di questo "Room and Breakfast", che in origine era una casa di campagna con la relativa attrezzeria. Sia la casa originaria che l'attrezzeria sono state ristrutturate e l'attrezzeria è diventata la depandance, con camera molto belle, arredate in stile Country ma con un tocco di modernità nei bagni. Fuori dalla camera si hanno a disposizione sedie e sdraio, anche a dondolo, per perdersi nella pace del luogo ammirando le colline e il panorama mozzafiato che si gode da quel lato della casa.

la depandance


Altro punto forte di questo Room and Breakfast è la colazione, d'estate servita in giardino e d'inverno servita nella sala dove si trova una bellissima vetrata e un camino che crea un'atmosfera calda e invitante.

Yogurt e dolci sono fatti tutti dalla compagna e dalla mamma del proprietario e vi assicuro che da soli valgono la permanenza in questo Room and Breakfast dall'atmosfera unica che non ha nulla da invidiare a quella della campagna toscana, ma dai dai prezzi decisamente più contenuti.








Pregustando già la colazione della mattina dopo, ci siamo preparati per la cena a casa dei nostri amici: è stato un tuffo nella gastronomia più autentica e godereccia della Romagna!!! Dani e Luca ci hanno accolto nella loro bellissima casa, tra colline e mare, e ci hanno fatto assaggiare una decina di formaggi del posto accompagnati da marmellatine fatte in casa da loro e la bellezza di 10 crescioni e due piadine (ovviamente divise in 4) tutte farcite in modo diverso e tutte preparate in casa da loro! Ovviamente per mandare giù il tutto sono scorsi fiumi di vino rosso prodotto dal papà di Daniela e quindi genuino al 100%! Per concludere in leggerezza un dolce al cucchiaio al mascarpone!! Penso di essere ingrassata di due kg in quei due giorni, non ho ancora avuto il coraggio di pesarmi!

Il giorno dopo abbiamo sconfinato nelle vicine Marche, siamo state a una sagra a Sant'Agata, nelle colline al confine con la Romagna, è uno dei centri più caratteristici del MONTEFELTRO,un bellissimo borgo medioevale con vicoli stretti culminanti in una piazzetta con un bellissimo castello.

golosi assaggi

Noi abbiamo al fortuna di capitarci durante la sagra del tartufo, ci sono decine di bancarelle una più "gustosa" dell'altra e per fortuna, visto che la Pulci giustamente reclamava la sua dose di attenzioni, ci sono le giostre!


Concludiamo il nostro week end godereccio al ristorante "Marchese - locanda del turista" dove con circa 30 euro a testa ci offrono il menù del giorno quasi interamente a base di tartufo.

La nostra minifuga è finita, ma ci porteremo nel cuore per giorni il calore e l'accoglienza della sorridente Romagna.

mercoledì 2 ottobre 2013

La creatività dei miei viaggi

 Quando ho letto il nuovo tema de "Il senso dei miei viaggi" di Monica di Viaggi e Baci sono scoppiata a ridere! Di solito la mia creatività si esprime dietro una fotocamera (con risultati scarsi per altro), ai fornelli (con risultati più che buoni) o, più spesso, scrivendo...ma poi, frugando nei cassetti della memoria, mi è venuto in mente che mi è successo anche di usare le mani e la creatività in altri ambiti...

Ricordo un viaggio in Germania nel 2004..Eravamo io, Robiola e la Totè, le 3MP, era il nostro viaggio annuale tra sole donne, la nostra "zingarata". Eravamo partite da Milano un mercoledì sera di inizio dicembre, viaggiavamo in treno, 2 cambi (a Verona e Monaco) per arrivare a Fuessen, paesino da fiaba. Volevamo visitare i castelli di Ludwig e i mercatini di Natale, doveva essere un tranquillo week end immerse nell'atmosfera del Natale, immaginavamo chiacchiere, merende in qualche Cafè e shopping sfrenato e invece quel viaggio si rivelò molto più movimentato.
In tre giorni riuscimmo a:
- vedere i castelli di Ludwig;
- fare l'autostop dopo che ci eravamo quasi perse nel tentativo di visitare il mercatino di Natale di un paesino di cui non ricordo manco il nome, paesino sperso nel nulla e nella nebbia;
- litigare con la padrona della pensioncina dove dormivamo;
- sentire un bel terremoto con epicentro a Freiburg (cosa più unica che rara un terremoto in Germania);
- bere litrozzi di birra scura (w la dunkel!! Sempre sia lodata), altro che cioccolate calde o tè delle 5;
- andare in treno ad Augsburg;
- "perdere" un bancomat e ridurci a fare la colletta per pagare la cena alla Totè rimasta al verde;
- litigare per un "villaggio natalizio" in ceramica trovato in offerta al supermercato di Fuessen... (*)

Tre giorni intensi dove non sono mancate le sorprese, sia belle che brutte, gli incontri (noi solo gente strana, eh...che se son persone normali non ci piacciono...), le cose belle di cui ci siamo riempite gli occhi, le chiacchiere e soprattutto le risate!! Come si sta bene insieme noi tre!!!
Al ritorno viaggiammo di pomeriggio, dovevamo ammazzare il tempo e con Roby iniziai a fare dei disegnini su un foglio...a turno disegnavamo qualcosa che per noi simboleggiava quel viaggio in terra crucca...
la Baviera secondo noi...
 Se guardate attentamente il nostro capolavoro troverete gli immancabili wurstel;  i Bretzel; delle belle pinte di birra schiumosa o di Dunkel; il tracciato del terremoto; un tronco con un chiodo (lo sport nazionale del sabato sera era piantare un chiodo con un solo colpo in un bel tozzo di legno); le case dall'architettura particolare; le chiese con il campanile a cipollotto; la "padella" con uova, pancettarösti; la Volks Bank, dove abbiamo visto il bancomat della Tatisch finire mangiucchiato e tritato...ma penso che la vera protagonista di questo quadro naïf  sia la tizia dell'albergo che ci cazzia urlando e incolpandoci di esserci sedute sul terzo letto (peccato mortale!!) e di averlo stropicciato...che noi dovevamo capirlo da sole che la stanza da 5 era un regalo per stare più larghe visto che eravamo solo in tre e invece, vergogna (!), avevamo usato il terzo letto (eh sì...per saltarci sopra cantando i Take That, ricordo della nostra pre-adolescenza perchè avevamo trovato su una tv locale uno speciale dedicato a loro) e ora lei avrebbe dovuto spendere ben 5 euro per far lavare le lenzuola (soldi che di sicuro avrà recuperato il giorno stesso visto che con -6*C all'esterno ci ha spento i caloriferi).
Mentre io mi dilettavo con penne e pennarelli il mio moroso, che mi aspettava alla stazione di Brescia, incontrava nella sala d'aspetto Giovanni Lindo Ferretti e, alla facciazza mia, ci scambiava anche quattro chiacchiere... Ovviamente quando sono scesa a Brescia il Giovannino se n'era già andato e io ho rosicato per le successive 48 ore. (Bugia: rosico anche adesso...)
Alla fine il foglio se l'è tenuto la Robiola, ma a Natale l'ha riutilizzato per farmi il biglietto di auguri con tanto di foto allegata! Mai biglietto fu più gradito!

Qualche mese dopo eccomi invece in terra Ellenica sempre in compagnia della Robiola, ma anche dei nostri rispettivi morosi e di un'altra coppia di amici, Silvia e Sugar.
Un viaggio desiderato e sognato da anni, l'emblema per me della vacanza ideale: a zonzo per le isole Greche, le Cicladi per essere più precisi, ovvero l'archetipo delle isole greche, tutte casette bianche e chiesine dalle cupole blu!
L'ultima tappa fu Naxos. Qui, diceva la guida, si trovavano in giro per l'isola vari Kouroi, ovvero statue greche a forma di uomo sovradimensionato. Singolare di Kouroi= Kouros e ovviamente per noi divenne subito "Kulos"...perdonateci, eravamo poco più che ventenni! Questi "Kulos" però erano stati nascosti davvero bene in giro per l'isola e con i nostri motorini ci mettemmo un pomeriggio intero a trovarne almeno uno. Il giorno dopo in spiaggia, una distesa chilometrica di sabbia dorata con dune e gigli selvatici, per gioco iniziammo a modellare un kouros, per fortuna con noi c'era la Robiola che stava studiando per diventare designer e infatti se il risultato è stati più che buono lo dobbiamo a lei. Presi dall'entusiasmo ci cimentammo anche con piramidi e palazzi dallo stile orientaleggiante! Iniziavamo ad attirare l'attenzione e non potete capire le risate quando una coppia di Italiani passando commentò "eeeeeh, ma questi sono professionisti, devono farlo di lavoro mi sa"

Kouros, piramide e una sottospecie di Taj Mahal...
Anni e anni dopo quel viaggio alle Cicladi, partii per il mio "viaggio" più bello. Era l'estate del 2010 ed ero incinta. Dopo un inizio burrascoso venne Agosto e con lui oltre alle belle giornate (aveva piovuto praticamente sempre da maggio a metà luglio) venne anche la felicità. Una felicità piena, mai provata prima, che mi faceva esplodere il cuore, che mi faceva sentire vibrante e in pace con il cosmo, una felicità che mi sembrava di volare come appesa a un palloncino. E' stata come una lunghissima vigilia di Natale. A metà luglio scoprii di aspettare una femminuccia e ad Agosto iniziai a sentirla muovere dentro di me.
Chi non ha provato quest'emozione non può capire fino in fondo. A me mandava giù di testa, rivivrei altre 10 gravidanze solo per rivivere quella sensazione.
E così quando partii per la montagna iniziai a scrivere un quadernetto, che ora per leggerlo mi devo fare di insulina talmente è sdolcinato. Scrissi per tutta l'estate, anche dopo, in Sicilia (la Pulci sembrava amare molto la granita di gelsi e gli arancini!), ogni giorno trovavo un minuto per buttare giù le mie emozioni. Scrissi per i restanti 6 mesi (ebbene sì...la mia gravidanza è durata quasi 10 mesi...42 settimane per l'esattezza...e sarebbe durata ancora di più se non fosse arrivata un'ingiunzione di sfratto esecutivo di nome "INDUZIONE") e anche per i due anni successivi alla nascita della Pulci. Ma dei due diari scritti in questi anni il primo è quasi totalmente frutto di quell'estate strana, dove mi sembrava di vivere per l'ultima volta certe emozioni, perchè dopo di lei nulla sarebbe stato più lo stesso.
diario del mio "viaggio" più bello...
"Un senso di pienezza mi pervade oggi. Da qualche giorno ti fai sentire, come un frullio di ali nella pancia, come un pesciolino che sguscia fuori dal nascondiglio, un piccolo pulcino che frulla le ali piccine picciò"

Con questo post partecipo all'iniziativa di Monica Viaggi e Baci per "Il Senso dei miei Viaggi".
(*) Alla fine abbiamo preso l'ultimo villaggio di Natale rimasto sugli scaffali, l'abbiamo aperto e ci siamo suddivisi i pezzi...a me è toccata la chiesina, una casa e un albero di Natale...