lunedì 28 ottobre 2013

Un anno (diamo un po' i numeri)

happy birthday blog

Il mio blog compie oggi un anno...di solito tutti dicono "Non pensavo di arrivare fin qui" e bla, bla, bla...ma nel mio caso invece, devo essere sincera, ero partita con un'idea di blog che è stata totalmente stravolta e soprattutto pensavo di essere molto più costante, ma siccome non mi smentisco mai (vedi post n.1) ho provato a non scrivere anche per un mese intero. 
Ma per me scrivere è un piacere, lo faccio solo quando me la sento e quando sono ispirata. 
Quando ho aperto questo blog pensavo più ad un mommy blog e invece, anche se la Pulci è praticamente onnipresente in ogni mio post più o meno in modo evidente, si è rivelato molto di più. 
Dalle statistiche noto che i post che piacciono di più al pubblico (ih ih mi viene da ridere...) sono quelli che parlano di viaggi, spero quindi di riuscire a farne il più possibile, sono quelli che mi richiedono più tempo, sia per scrivere che raccogliere gli appunti dalla mia moleskine oltre che per selezionare le foto.

Come pubblico siamo a poco meno di 6000 visitatori, un numero irrisorio, c'è chi conta 6000 visitatori in un solo mese (e chi mooooooooolti di più), ma non mi lamento perchè sono in aumento...di questi 6000 visitatori 5000 sono degli ultimi 5 mesi.
Il pubblico è più che altro italiano, ma ci sono moltissimi contatti dagli Stati Uniti e mi piacerebbe sapere se siano Italiani espatriati o meno, alcuni contatti dalla Croazia (chissà come mai) e poi pochi visitatori da Polonia, Olanda e Regno Unito.

Il post più popolare in assoluto è quello dove descrivo le spiagge Croate di sabbia seguito dal post "Croazia con bambini: sassi contro sabbia" e da "No stress in Cres".

La mia idea originale quando aprii il blog era anche quella di recensire ristoranti di Bergamo e dintorni adatti o meno a famiglie con bambini, ma fin'ora non l' ho mai fatto e spero di rimediare al più presto visto che sempre più gente viene  a visitare la mia bella città complice lo scalo di Orio al Serio a soli 15 minuti di pullmino navetta dal centro

Beh, vediamo che ispirazioni mi porteranno i prossimi 12 mesi, intanto cin cin e lunga vita a questo blog!!


domenica 27 ottobre 2013

Un week-end di Ottobre in Romagna...il nostro posto speciale

scorcio di Cesenatico

A volte non serve davvero andare lontano per staccare la spina, soprattutto se si ha la fortuna di vivere in un
Paese bello come la nostra Italia. Quest'anno poi ci sentiamo un sacco ricchi visto che la Pulci ha iniziato la
scuola materna e non abbiamo più il salasso dell'asilo nido (poco meno di 600 euro al mese, nido comunale...), quindi complice anche il fatto che avevamo un paio di amici e una cugina da andare a trovare abbiamo deciso di fare una mini-fuga in Emilia Romagna, soggiornando in un posto speciale dove noi eravamo già stati due anni fa in occasione del matrimonio dei nostri amici: Longiano, più precisamente Alloggio San Gerolamo.

La prima tappa è stata Cesena a trovare la cugina di mio marito che studia lì, abbiamo visto poco, ma mi sono innamorata di un negozio che vendeva Cupcakes e tutto l'occorrente per cucinarli.
Cupcakes...sweet passion!


Abbiamo gironzolato per il centro storico, bei negozi, un sacco di giovani (ma le ragazze a Cesena sono tutte altissime??) probabilmente per via dell'Università e un tripudio di locali e caffè trendy.

scorcio di Cesena


Nostra cugina abita proprio in centro, in una via un po' nascosta dietro a una piazzetta e siamo stati da lei a
pranzo, prima tappa mangereccia di quello che si è rivelato un week end all'insegna del buon cibo.

Nel pomeriggio eccoci a Cesenatico, dove ci siamo incontrati con i nostri amici e ci siamo fatti piacevolmente accompagnare in giro per questa bella cittadina, non me l'aspettavo affatto così!

Angoli nascosti, negozietti e botteghe curatissime, un forte legame al territorio circostante che si poteva notare dalla quantità spropositata di negozi che vendevano cibo a km zero, scorci inaspettati con case pastello e finestre fiorite per poi finire su quello che forse è il fulcro di Cesenatico: il Porto Canale, una via sull'acqua progettata da Leonardo Da Vinci.
Casa del fornaggio...chiedo asilo!!

Famiglie a passeggio

Sempre la casa del formaggio!!!Slurp!

scorcio di Cesenatico nei pressi del Porto Canale

Il Porto canale è forse lo scorcio più suggestivo di Cesenatico ed è il punto di riferimento sia per i turisti sia per i cittadini che vogliono fare una passeggiata.
Porto Canale

Le case pastello e le barche ormeggiate si riflettono nell'acqua del canale dove si trovano anche palafitte in legno che servono per pescare e riporre gli attrezzi della pesca oppure, debitamente ristrutturati, fungono da "seconde case" dove fare simpatiche cenette con gli amici.
Nel Porto Canale si svolgono anche feste, sagre gastronomiche nonchè appuntamenti della tradizione come la Cuccagna dell'Adriatico e Il Presepe della Marineria.

Per la gioia di Stella siamo stati a passeggiare sulla spiaggia, ma purtroppo per riparare la sabbia dalla forza del mare è stata fatta una sorta di muraglia di sabbia che quindi rende la passeggiata sulla battigia un po' più
complicata di quel che ci si aspetti (bisogna arrampicarsi sulla montagna di sabbia e poi scendere dall'altro lato).

Nel tardo pomeriggio arriviamo a Longiano, paese caratteristico situato sui colli dietro Cesenatico, nella Valle del Rubicone.L'atmosfera di quelle colline è quella dei posti genuini, quei posti dove prati verdi si susseguono a boschi e a borghi medioevali ricchi di storia e molto legati al territorio, con sagre gastronomiche, botteghe artigiane e il vino rosso di questa Valle che scorre a fiumi.
A Longiano da vedere c'è sicuramente il castello Malatestiano e un pezzo della via Emilia. Interessante è anche il teatro Petrella di fine Ottocento.
Ma un motivo per venire a Longiano, oltre al fatto che è indubbiamente un grazioso borgo non chè un ottimo punto base per visitare il territorio circostante, è l'Alloggio San Girolamo dove eravamo stati già nel 2011 e siamo tornati molto volentieri per via della bellezza delle camere, dell'accuratezza dei dettagli e per l'accoglienza calda e genuina dei proprietari.

Le camere più belle sono nella depandance di questo "Room and Breakfast", che in origine era una casa di campagna con la relativa attrezzeria. Sia la casa originaria che l'attrezzeria sono state ristrutturate e l'attrezzeria è diventata la depandance, con camera molto belle, arredate in stile Country ma con un tocco di modernità nei bagni. Fuori dalla camera si hanno a disposizione sedie e sdraio, anche a dondolo, per perdersi nella pace del luogo ammirando le colline e il panorama mozzafiato che si gode da quel lato della casa.

la depandance


Altro punto forte di questo Room and Breakfast è la colazione, d'estate servita in giardino e d'inverno servita nella sala dove si trova una bellissima vetrata e un camino che crea un'atmosfera calda e invitante.

Yogurt e dolci sono fatti tutti dalla compagna e dalla mamma del proprietario e vi assicuro che da soli valgono la permanenza in questo Room and Breakfast dall'atmosfera unica che non ha nulla da invidiare a quella della campagna toscana, ma dai dai prezzi decisamente più contenuti.








Pregustando già la colazione della mattina dopo, ci siamo preparati per la cena a casa dei nostri amici: è stato un tuffo nella gastronomia più autentica e godereccia della Romagna!!! Dani e Luca ci hanno accolto nella loro bellissima casa, tra colline e mare, e ci hanno fatto assaggiare una decina di formaggi del posto accompagnati da marmellatine fatte in casa da loro e la bellezza di 10 crescioni e due piadine (ovviamente divise in 4) tutte farcite in modo diverso e tutte preparate in casa da loro! Ovviamente per mandare giù il tutto sono scorsi fiumi di vino rosso prodotto dal papà di Daniela e quindi genuino al 100%! Per concludere in leggerezza un dolce al cucchiaio al mascarpone!! Penso di essere ingrassata di due kg in quei due giorni, non ho ancora avuto il coraggio di pesarmi!

Il giorno dopo abbiamo sconfinato nelle vicine Marche, siamo state a una sagra a Sant'Agata, nelle colline al confine con la Romagna, è uno dei centri più caratteristici del MONTEFELTRO,un bellissimo borgo medioevale con vicoli stretti culminanti in una piazzetta con un bellissimo castello.

golosi assaggi

Noi abbiamo al fortuna di capitarci durante la sagra del tartufo, ci sono decine di bancarelle una più "gustosa" dell'altra e per fortuna, visto che la Pulci giustamente reclamava la sua dose di attenzioni, ci sono le giostre!


Concludiamo il nostro week end godereccio al ristorante "Marchese - locanda del turista" dove con circa 30 euro a testa ci offrono il menù del giorno quasi interamente a base di tartufo.

La nostra minifuga è finita, ma ci porteremo nel cuore per giorni il calore e l'accoglienza della sorridente Romagna.

mercoledì 2 ottobre 2013

La creatività dei miei viaggi

 Quando ho letto il nuovo tema de "Il senso dei miei viaggi" di Monica di Viaggi e Baci sono scoppiata a ridere! Di solito la mia creatività si esprime dietro una fotocamera (con risultati scarsi per altro), ai fornelli (con risultati più che buoni) o, più spesso, scrivendo...ma poi, frugando nei cassetti della memoria, mi è venuto in mente che mi è successo anche di usare le mani e la creatività in altri ambiti...

Ricordo un viaggio in Germania nel 2004..Eravamo io, Robiola e la Totè, le 3MP, era il nostro viaggio annuale tra sole donne, la nostra "zingarata". Eravamo partite da Milano un mercoledì sera di inizio dicembre, viaggiavamo in treno, 2 cambi (a Verona e Monaco) per arrivare a Fuessen, paesino da fiaba. Volevamo visitare i castelli di Ludwig e i mercatini di Natale, doveva essere un tranquillo week end immerse nell'atmosfera del Natale, immaginavamo chiacchiere, merende in qualche Cafè e shopping sfrenato e invece quel viaggio si rivelò molto più movimentato.
In tre giorni riuscimmo a:
- vedere i castelli di Ludwig;
- fare l'autostop dopo che ci eravamo quasi perse nel tentativo di visitare il mercatino di Natale di un paesino di cui non ricordo manco il nome, paesino sperso nel nulla e nella nebbia;
- litigare con la padrona della pensioncina dove dormivamo;
- sentire un bel terremoto con epicentro a Freiburg (cosa più unica che rara un terremoto in Germania);
- bere litrozzi di birra scura (w la dunkel!! Sempre sia lodata), altro che cioccolate calde o tè delle 5;
- andare in treno ad Augsburg;
- "perdere" un bancomat e ridurci a fare la colletta per pagare la cena alla Totè rimasta al verde;
- litigare per un "villaggio natalizio" in ceramica trovato in offerta al supermercato di Fuessen... (*)

Tre giorni intensi dove non sono mancate le sorprese, sia belle che brutte, gli incontri (noi solo gente strana, eh...che se son persone normali non ci piacciono...), le cose belle di cui ci siamo riempite gli occhi, le chiacchiere e soprattutto le risate!! Come si sta bene insieme noi tre!!!
Al ritorno viaggiammo di pomeriggio, dovevamo ammazzare il tempo e con Roby iniziai a fare dei disegnini su un foglio...a turno disegnavamo qualcosa che per noi simboleggiava quel viaggio in terra crucca...
la Baviera secondo noi...
 Se guardate attentamente il nostro capolavoro troverete gli immancabili wurstel;  i Bretzel; delle belle pinte di birra schiumosa o di Dunkel; il tracciato del terremoto; un tronco con un chiodo (lo sport nazionale del sabato sera era piantare un chiodo con un solo colpo in un bel tozzo di legno); le case dall'architettura particolare; le chiese con il campanile a cipollotto; la "padella" con uova, pancettarösti; la Volks Bank, dove abbiamo visto il bancomat della Tatisch finire mangiucchiato e tritato...ma penso che la vera protagonista di questo quadro naïf  sia la tizia dell'albergo che ci cazzia urlando e incolpandoci di esserci sedute sul terzo letto (peccato mortale!!) e di averlo stropicciato...che noi dovevamo capirlo da sole che la stanza da 5 era un regalo per stare più larghe visto che eravamo solo in tre e invece, vergogna (!), avevamo usato il terzo letto (eh sì...per saltarci sopra cantando i Take That, ricordo della nostra pre-adolescenza perchè avevamo trovato su una tv locale uno speciale dedicato a loro) e ora lei avrebbe dovuto spendere ben 5 euro per far lavare le lenzuola (soldi che di sicuro avrà recuperato il giorno stesso visto che con -6*C all'esterno ci ha spento i caloriferi).
Mentre io mi dilettavo con penne e pennarelli il mio moroso, che mi aspettava alla stazione di Brescia, incontrava nella sala d'aspetto Giovanni Lindo Ferretti e, alla facciazza mia, ci scambiava anche quattro chiacchiere... Ovviamente quando sono scesa a Brescia il Giovannino se n'era già andato e io ho rosicato per le successive 48 ore. (Bugia: rosico anche adesso...)
Alla fine il foglio se l'è tenuto la Robiola, ma a Natale l'ha riutilizzato per farmi il biglietto di auguri con tanto di foto allegata! Mai biglietto fu più gradito!

Qualche mese dopo eccomi invece in terra Ellenica sempre in compagnia della Robiola, ma anche dei nostri rispettivi morosi e di un'altra coppia di amici, Silvia e Sugar.
Un viaggio desiderato e sognato da anni, l'emblema per me della vacanza ideale: a zonzo per le isole Greche, le Cicladi per essere più precisi, ovvero l'archetipo delle isole greche, tutte casette bianche e chiesine dalle cupole blu!
L'ultima tappa fu Naxos. Qui, diceva la guida, si trovavano in giro per l'isola vari Kouroi, ovvero statue greche a forma di uomo sovradimensionato. Singolare di Kouroi= Kouros e ovviamente per noi divenne subito "Kulos"...perdonateci, eravamo poco più che ventenni! Questi "Kulos" però erano stati nascosti davvero bene in giro per l'isola e con i nostri motorini ci mettemmo un pomeriggio intero a trovarne almeno uno. Il giorno dopo in spiaggia, una distesa chilometrica di sabbia dorata con dune e gigli selvatici, per gioco iniziammo a modellare un kouros, per fortuna con noi c'era la Robiola che stava studiando per diventare designer e infatti se il risultato è stati più che buono lo dobbiamo a lei. Presi dall'entusiasmo ci cimentammo anche con piramidi e palazzi dallo stile orientaleggiante! Iniziavamo ad attirare l'attenzione e non potete capire le risate quando una coppia di Italiani passando commentò "eeeeeh, ma questi sono professionisti, devono farlo di lavoro mi sa"

Kouros, piramide e una sottospecie di Taj Mahal...
Anni e anni dopo quel viaggio alle Cicladi, partii per il mio "viaggio" più bello. Era l'estate del 2010 ed ero incinta. Dopo un inizio burrascoso venne Agosto e con lui oltre alle belle giornate (aveva piovuto praticamente sempre da maggio a metà luglio) venne anche la felicità. Una felicità piena, mai provata prima, che mi faceva esplodere il cuore, che mi faceva sentire vibrante e in pace con il cosmo, una felicità che mi sembrava di volare come appesa a un palloncino. E' stata come una lunghissima vigilia di Natale. A metà luglio scoprii di aspettare una femminuccia e ad Agosto iniziai a sentirla muovere dentro di me.
Chi non ha provato quest'emozione non può capire fino in fondo. A me mandava giù di testa, rivivrei altre 10 gravidanze solo per rivivere quella sensazione.
E così quando partii per la montagna iniziai a scrivere un quadernetto, che ora per leggerlo mi devo fare di insulina talmente è sdolcinato. Scrissi per tutta l'estate, anche dopo, in Sicilia (la Pulci sembrava amare molto la granita di gelsi e gli arancini!), ogni giorno trovavo un minuto per buttare giù le mie emozioni. Scrissi per i restanti 6 mesi (ebbene sì...la mia gravidanza è durata quasi 10 mesi...42 settimane per l'esattezza...e sarebbe durata ancora di più se non fosse arrivata un'ingiunzione di sfratto esecutivo di nome "INDUZIONE") e anche per i due anni successivi alla nascita della Pulci. Ma dei due diari scritti in questi anni il primo è quasi totalmente frutto di quell'estate strana, dove mi sembrava di vivere per l'ultima volta certe emozioni, perchè dopo di lei nulla sarebbe stato più lo stesso.
diario del mio "viaggio" più bello...
"Un senso di pienezza mi pervade oggi. Da qualche giorno ti fai sentire, come un frullio di ali nella pancia, come un pesciolino che sguscia fuori dal nascondiglio, un piccolo pulcino che frulla le ali piccine picciò"

Con questo post partecipo all'iniziativa di Monica Viaggi e Baci per "Il Senso dei miei Viaggi".
(*) Alla fine abbiamo preso l'ultimo villaggio di Natale rimasto sugli scaffali, l'abbiamo aperto e ci siamo suddivisi i pezzi...a me è toccata la chiesina, una casa e un albero di Natale...