giovedì 24 dicembre 2015

Eccolo qua il (mio) Natale...


Un anno fa a Natale esprimevo il desiderio di ricevere la visita della cicogna e ora eccolo qui il mio Natale...


Che tutti i miei figli nascono con il freddo per rendere più belli e luminosi i mesi di Gennaio e Novembre...


Sono loro il mio Natale, in questo Dicembre strano dove ci sono 16°C e fino a ieri ha brillato il sole e l'atmosfera natalizia è andata a farsi benedire..

L'attesa di questo Natale che mi è scivolata via senza che la sentissi davvero , tra una poppata e l'altra, un cambio pannolino e l'altro, tra una corsa ai regali e l'altra sempre con i minuti contati perchè poi il piccolo bue reclamava la tetta...con la casa sempre in aria che sembra Hiroshima il giorno dopo, senza che partecipassi a nessuna cena natalizia (quest'anno va così...confido nella cena tra Polpette, ma la vedo dura...quest'anno la cicogna è stata generosa...) o che mi potessi godere un film di Natale sotto la copertina o un libro e una tisana alla sola luce dell'albero di Natale...

Ma quest'anno il regalo di Natale più bello l'ho già scartato il 17 Novembre alle 19:20...non ho ancora avuto modo di raccontarvi com'è andata, spero di riuscire a farlo presto...

Ora scappo che i nostri tempi biblici sono ora ulteriormente peggiorati e io ho una valigia da preparare e due pargoli da lavare e poi partire ...e riuscire a essere in montagna dai miei genitori, zii e cugini entro sera...

Ce la faremo?

Intanto buon Natale a tutti voi!!!


lunedì 16 novembre 2015

Scocca l'ora...

E come volevasi dimostrare, anche "il Giaci" ha fatto il pigrone come la sorella e domani scatta lo sfratto esecutivo...induzione per gravidanza oltre il termine, saròa 41+5 e presumibilmente nascerà il 18 come la sorellina...

Ovviamente provo un mix di emozioni, da una parte non vedo l'ora di stringere il mio cucciolo e di vedere il suo faccino che ho provato a immaginare tante volte...
Da una parte me la faccio sotto dalla paura del dolore fisico e dalle ansie (del tipo"speriamo sia sano, speriamo vada tutto bene" ecc..)
...e poi c'è lei...la mia cucciola...e le emozioni che provo pensando che sta per finire un capitolo della nostra vita, ovvero della nostra vita a 3.

Oggi avevo il magone facile e Stella mi ha beccato con i lacrimoni, è corsa ad abbracciarmi e mi fa "Sei commossa mammina? Piangi di gioia perchè arriva il Giaci?" e giù lacrime a fiumi...e lei "Non piangere mamma!!!" e poi per consolarmi mi ha fatto un disegno, ha disegnato un cuore che ride e mi ha detto di portarlo con me in ospedale.

Sono stati mesi bellissimi questi a casa in maternità, soprattutto gli ultimi due quando, finita la scuola, ho avuto la gioia di vivere la sua quotidianeità, io che di solito esco di casa alle 8 e torno alle 7 di sera.

Non pensavo si potesse provare tanta soddisfazione ed essere così appagate nel fare la casalinga riuscendo a occuparsi come si deve sia della casa che dei figli.
Portarla a scuola, andarla a prendere e vedere i suoi lavoretti esposti ogni giorno fuori dalla classe, vedere i suoi compagni, impararne i nomi e i volti, andare al parco insieme o a fare merenda, accompagnarla a danza o in biblioteca...insomma vivermela per davvero al 100%...non ha prezzo!!

Ora dovremo trovare nuovi equilibri,sia come coppia che come famiglia...sarà una bella avventura, probabilmente non facile, ma di sicuro bella.


...e niente...quindi io domani vado a partorire...la prossima volta che scriverò qui sarò mamma bis...

Baviera a tutta birra - proposta di un itinerario a zonzo tra birrifici, castelli e città - PRIMA PARTE

Qualche anno fa, durante la prima settimana di Giugno, andammo con alcuni amici a fare una specie di "on the road" in Germania, alla scoperta di cittadine medioevali, festival, castelli, ma soprattutto di birre locali e birrifici storici.
Si è rivelato essere uno dei viaggi più belli mai fatti, gli occhi ogni giorno si riempivano di meraviglia davanti a tanta generosità da parte della natura e davanti a ciò che l'uomo, nel corso dei secoli, era riuscito a inserire con grazia in quei paesaggi. Il tutto, non sottovalutiamo questo aspetto, innaffiato da ottime birre, ogni sera dopo esserci massacrati i piedi a furia di camminare ci gustavamo ancora di più la nostra  le nostre birre. In ogni tappa ne abbiamo assaggiata una diversa.
Ogni anno amici e conoscenti mi chiedono informazioni sul giro fatto e sugli hotel dove dormire e così ho pensato di proporvi in breve, senza perdermi in informazioni che potreste trovare su qualsiasi guida, il nostro itinerario completo di info sulle birre provate e di suggerimenti su dove pernottare.

Il castello di Neuschweinstein


1° giorno - Fuessen e castelli di Schwangau e Neuschweinstein: in mattinata abbiamo visitato il centro storico della cittadina di Fuessen, dove ero già stata nel Dicembre 2004 con tutt'altro clima e atmosfera. Ovviamente sotto Natale l'atmosfera è fiabesca, ma anche in tarda primavera la cittadina ha il suo fascino, con i balconi fioriti e i dintorni che sono un tripudio di verde.
Il centro storico di Fuessen è un gioiellino medioevale, con case dai colori pastello che si susseguono in un labirinto di vicoli. L'attrazione principale è il castello, l'Hohe Schloss, luogo di villeggiatura dei vescovi di Augusta, il cortile interno è un tripudio di illusionismo architettonico, a uno sguardo superficiale i bovindi , i cornicioni e le greche intorno alle finestre vi sembreranno autentici.
Nel pomeriggio ci siamo spostati nelle vicinanze per visitare i castelli di Schwangau e Neuschweinstein, vi consioglio di prenotare i biglietti di ingresso tramite il sito internet così eviterate le code lunghissime dei giorni festivi o dei week end.  Noi avevamo appunto  prenotato il biglietto in internet e sul luogo abbiamo preso le audioguide, ma quando ci andammo la prima volta nel 2004 prendemmo la guida e fu una scelta azzeccatissima.

vista dal castello


Questo era il bed and breakfast di Schwangau, base per visitare i castelli di Ludwig. Molto accogliente, la signora padrona di casa è una nonnina gentilissima, ogni cosa della casa è curata nei minimi dettagli, fuori dal contesto tutto sembrerebbe di un kitsch spaventoso, ma lì in Baviera risulta semplicemente romantico e grazioso.
Nel lontano 2004 invece , sempre per visitare i castelli, feci base alla Brauerei Gasthof di Fuessen vicinissima alla stazione dei treni (noi eravamo andati in treno ad Augsburg perchè conveniva per i prezzi bassissimi delle ferrovie tedesche) e a 10 minuti a piedi dal centro. Molto carino, arredato in stile molto "typische" e si mangia molto bene, avrei da ridire solo sulla cortesia di una delle proprietarie, ma rimane comunque una buona sistemazione. 

Birra assaggiata: König Ludwig, ce ne sono di 3 tipi, ovvero la Weisse, la Dunkel e la Hell.
Io personalmente mi sono data alla Dunkel , ovvero la birra scura il cui colore è dato dal malto scuro e dal luppolo aromatico, con i quali avviene la birrificazione,


2° giorno - Dinkelsbuhl e Rothenburg ob der Tauber: il secondo giorno è stato dedicato a queste due cittadine della Romantische Strasse. In mattinata visitammo Dinkelsbuhl, deliziosa cittadina medioevale con le case a graticcio e color pastello. C'era la festa del paese con balli in costumi tipici, musica, orchestre per le vie della città e tavoloni di legno vicino al fiume dove venivano serviti birra, spaetzle con crauti e pancetta, wurstel e crauti e gli immancabili bretzel.

Dinkelsbuhl in festa
Dinkelsbuhl è conservata alla perfezione e forse essendo meno famosa è più autentica della sua vicina Rothenburg ob der Tauber, detto ciò Rothenburg rimane imperdibile. L'abbiamo trovata una cittadina incantevole, con le sue mura turrite ancora percorribili e il bellissimo centro storico con bellissimi palazzi e maestose chiese, i tipici vicoletti lastricati con le case che sembrano uscite da un libro di fiabe per bambini.

mura di Rothenburg




Immagino che a Natale l'atmosfera sia impagabile, ma anche la sera alla luce dei lampioni che si riflettono sul selciato e i ristorantini tipici con le luci che filtrano dalle finestre si respirava una certa magia. Anche qui, come a Dinkelsbuhl, fummo baciati dalla fortuna e trovammo la città in festa, in quei giorni infatti si teneva il Meistertrunk.

Si tratta di una rievocazione storica medioevale che affonda le sue origini nella lontana Guerra dei Trent'anni. Secondo la leggenda il consiglio comunale di Rothenburg tentò di placare la sete di sangue del generale cattolico Tilly, che con i suoi 60.000 uomini aveva assediato la città, offrendogli un gigantesco boccale di vino. Il generale Tilly dopo averlo assaggiato propose una sfida al sindaco e ai dignitari della città: se qualcuno di loro si fosse fatto avanti e fosse riuscito a ingurgitare in un solo sorso (alla goccia!) l'intero boccale di vino, il generale avrebbe risparmiato la vita dei consiglieri e la città stessa. Il Sindaco Georg Nusch si fece avanti e vinse la scommessa. Questa è la leggenda, in realtà il generale Tilly fu placato da una sostanziosa somma di denaro, ma poco importa: ogni anno nel periodo della Pentecoste c'è questa rappresentazione per le vie della città, si paga un piccolo tributo di pochi euro, si viene omaggiati dalla spilla che ricorda l'evento in corso e si possono ammirare sfilate e balli in costumi d'epoca e un mercato medioevale dove sono rappresentati le arti e i mestieri di quell'epoca.







Dove pernottare: Gasthof Neusitz
Questa gasthof si trova vicino sia a Dinkelsbuhl che a Rothenburg ob der Tauber, è molto accogliente, a gestione familiare e soprattutto offre una colazione spaziale, da leccarsi i baffi. Ottima come base per girare la romantische strasse e non spendere una fortuna.

3° e 4° giorno Bamberga:  forse è stata la cittadina più romantica visitata in questo "on the road" bavarese, anche questa città è un vero gioiellino, la chiamano (a sproposito secondo me...come d'altronde tante altre cittadine) "la piccola Venezia" per via dei suoi canali o anche "la Roma della Franconia" perchè adagiata su 7 colli. Lasciando stare i paragoni fuori luogo, si tratta sicuramente in una città incantevole, dichiarata inoltre Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco. E' uscita quasi illesa dalla Seconda Guerra Mondiale e quindi conserva un centro storico praticamente intatto, dove spicca sicuramente il bellissimo Altes Rathaus, posato sul fiume su due ponti gemelli e interamente affrescato.



 A Nord Ovest invece si susseguono delle deliziose case a graticcio affacciate proprio sul fiume , questa è la parte della città chiamata appunto Kleine Venedig, Piccola Venezia, ed è possibile ammirarla direttamente dall'acqua partecipando a una gita in barca. 





La città è anche famosa per i suoi birrifici, più o meno una decina, tra cui spicca la Fässla e la Rauchbier (la particolarissima birra affumicata).

Insegna del birrificio della Rauchbier


Dove pernottare: Vi consiglio l'hotel  Weierich che forse è stato l'hotel che più mi ha entusiasmato della vacanza, camere ben arredate, una colazione spettacolare, la possibilità di acquistare la birra Fassla in bottiglia nella hall dell'hotel a solo 1 euro e la vicinanza al centro storico. Praticamente avrete Bamberga ai vostri piedi e vi sentirete accolti come a casa.

Birra assaggiata:

Fassla: Abbiamo assaggiato solo un tipo di Fassla, la Golden Pils, una birra a bassa fermentazione, dal colore giallo oro, con una schiuma potente e compatta e il gusto leggermente amarognolo, ma volendo nell'omonimo birrificio si potevano assaggiare molti altri tipi di birra (ne producono 6 tipi diversi tra cui una leggermente affumicata). Il simbolo di questa birra è molto simpatico e indimenticabile...si tratta di uno gnomo che fa rotolare una botte di birra. Lo gnomo è il simbolo di vari birrific, soprattutto in Belgio e rappresentava la personificazione del lievito quando in passato non si conoscevano i processi di fermentazione. Si pensava ci fosse uno gnomo che di notte agiva sul mosto facendo poi comparire il gorgoglio la mattina successiva.

Rauchbier: La Rauchbier è la tipica birra affumicata della Franconia e si tratta di una birra affumicata, molto particolare, non a tutti piace. Io l'avevo già bevuta nella birroteca di un mio amico, l'Abbazia di Sherwood nei pressi di Caprino Bergamasco, e non mi era piaciuta. Ma bevuta sul posto accompagnandola al loro gulasch cotto nella stessa birra affumicata mi ha fatto tutto un altro effetto. Noi l'abbiamo provata al Birrificio Spezial.  Il birrificio ha una produzione di soli 6.000 ettolitri annuali e vanta una storia secolare. Fu infatti fondata nel 1536 (vedi foto sopra) quando Linhard Großkopf, dopo aver studiato da birraio, avviò questo birrificio, mentre più tardi nel 1898 il birrificio passò nelle mani della famiglia Merz. Il filone delle Rauchbier, però, non si interruppe mia. Le birre affumicate sono realizzate con malti affumicati con legno di faggio, come da tradizione prima dell'avvento di moderni strumenti e tecniche di maltazione.
Anche delle stesse Rauchbier ne esistono vari tipi,noi abbiamo assaggiato Rauchbier Lager versata direttamente dalle botti poste sul minuscolo bancone.

La seconda parte del viaggio riguarderà Regensburg, l'antichissimo monastero di Weltenburger sul Danubio dove si produce da 600 anni un'ottima birra scura, la capitale della Baviera, ovvero Monaco e i suoi dintorni, ovvero il Monastero della Andechs dove si produce l'omonima birra e la località di Dachau, tristemente nota per uno dei tanti campi di concentramento nazisti.

Alla prossima!!! Che non so quando sarà perchè sto per andare a partorire....ma prima o poi ce la farò...stay tuned!

giovedì 5 novembre 2015

"scaduta"...

Che sia l'ultima foto con il pancione?
Oggi è il 5 novembre, mia presunta ddp, anche se secondo me non è esatta, ma sarebbe il 7...anche dalla primissima ecografia risultavo indietro di 2 giorni, infatti aspetto a chiamare la ginecologa, ho la speranza che parta tutto nel week end.
Ed eccomi per la seconda volta ad essere alla fine di una gravidanza, tanto desiderata e tanto assaporata. Io adoro il mio pancione, credo che chi mi segue su Facebook o su Instagram (sono 81aska81) l'abbia capito...non è perchè sono vanitosa, è che il pancione io proprio lo amo, lo vedo come l'emblema della femminilità.
So che mi mancherà...certo non mi mancherà il fiatone, non mi mancheranno gli acciacchi della gravidanza, ma quella rotondità , l'unica rotondità desiderata, sì.
E poi i calcetti, i movimenti che posso sentire solo io...sto per affrontare il primo distacco da mio figlio, anche se devo ammettere che è ben diverso da quando aspettavo Stella, sarà che è il secondo e che tante emozioni erano già state provate, sarà che appunto fuori dal pancione c'era già la mia pulcina a cui dare mille attenzioni, ma mi sembra come se a questo piccolino in arrivo avessi dedicato meno tempo, meno pensieri, come se ci avessi comunicato di meno e spero che questo non pregiudichi nulla nel nostro rapporto e che lui si possa sentire amato nello stesso modo della sorella, sono sicura che una volta nato sarà diverso.
Ho anche fantasticato meno su di lui...non riesco a immaginarlo, non ho immaginato situazioni o cose da fare con lui e mi dispiace. Ma Stella ha assorbito un sacco delle mie energie, soprattutto questa estate quando oltre a essere a casa da scuola ha passato un periodo di attaccamento morboso a me,
Il nostro tempo in simbiosi, caro "Giaci", sta per finire...ho fiducia nel mio corpo e nei miei presentimenti...come ero sicura di essere incinta a Febbraio e nonostante il primo test fosse negativo dentro di me sentivo che si sbagliava, così sono convinta che in realtà non sia oggi il giorno del termine...ho fiducia nelle capacità del mio corpo di mettere al mondo un figlio spontaneamente e così mi godo gli ultimi attimi di me e te come una cosa sola mentre il mondo fuori stressa perchè non sei ancora nato.
Piccolo mio, ti auguro in primis di essere sano e scoppiare di salute come la tua sorellina, poi ti auguro di avere una vita serena, piena di amore e di amicizie, mi auguro tu sia socievole come me, curioso di scoprire il mondo, dolce, affettuoso e rispettoso degli altri.
Mi auguro di riuscire a trasmetterti l'amore per i viaggi e per i libri, così come stiamo cercando di fare con tua sorella, perchè se amerai viaggiare e leggere vivrai 1000 vite in più.
Mi auguro che tu sia un chiacchierone, che al ritorno da scuola mi racconterai un sacco di cose, con entusiasmo.
Ma soprattutto ti auguro di divertirti, un sacco...la vita è fatta per essere vissuta, spero che tu sia una di quelle persone che riescono a prenderne il meglio, che colgono le opportunità, che seguono le proprie passioni...Enjoy your life!! Il mondo è fatto per essere goduto, è pieno di meraviglia per chi lo sa guardare.
Ti aspetto, non vedo l'ora di annusarti e abbracciarti...
Con infinito amore, la tua mamma!

Questa canzone è la tua canzone, sai? L'abbiamo sentita la sera prima di fare la prima ecografia, era la colonna sonora di un film di Bertolucci, tratto da un libro di Ammaniti, uno dei nostri autori preferiti (intendo di tuo papà e mio) . Il giorno dopo entrati nello studio della ginecolaga, c'era un cd in sottofondo nella sala d'aspetto...e indovina un po' che canzone c'era in quel momento? Space Oddity...e questa cosa è successa anche in altri appuntamenti dalla dottoressa, quindi è diventata la tua canzone, quando la sento ripenso sempre alla prima volta che ti ho visto, un puntino di 2 mm che aveva già un cuoricino pulsante...pazzesco!
Dai Giacino, esci che ce la ascoltiamo abbracciati mentre ti allatto...

giovedì 29 ottobre 2015

A tutta birra - Il Cannstatter Volksfest di Stoccarda


Facciamo la nostra porca figura o no?
Orbene...vi scrivo seduta dal mio divano alla 39 esima settimana di gestazione nella speranza che l'inquilino qui nel pancione non decida di prendersela comoda come la sorella, non vorrei dover procedere a uno sfratto esecutivo, spererei in un suo trasloco spontaneo.

Tanti che mi dicono "Quando ti vengo a trovare in ospedale vuoi che ti porti un bel panozzo con il salame?"...tutte mamme che si ricordano dei sacrifici fatti durante la gravidanza a causa della negatività alla toxoplasmosi...A me sinceramente il salame e la carne cruda in generale non sono mancati per nulla, se volete proprio farmi felice portatemi una bella birrozza e un panino con lo zola...La birrozza possibilmente doppio malto, grazie.

E quindi rivedere le foto di un anno fa quando ero al Cannstatter Volksfest mi mette quella certa acquolina in bocca e una voglia sfrenata di tornare! Ed eccomi qui a parlare di questa bellissima festa tedesca, approfittando degli ultimi giorni da fancazzista e crogiolandomi nella nostalgia.

Il Cannstatter Volksfest si tiene a Stoccarda ogni anno tra la fine di Settembre e la prima metà di Ottobre ed è, dopo l'Oktoberfest, la più importante festa tedesca dedicata alla birra e allo svago.
Come tutte le feste ha un'origine storica, nasce infatti dopo che nel 1816 tutto il raccolto andò perduto a causa del lungo e rigido inverno di quell'anno e del maltempo e la carestia che ne seguì (1817) spinse il re Wilhelm I ad alleviare la tristezza della popolazione e soprattutto dei contadini dando luogo a questa festa nel 1818, presso i Wasen di Canstatt, ovvero dei grandi prati fuori città.

panorama dalla ruota panoramica
La festa assomiglia molto all'Oktober Fest, ma essendo meno famosa è rimasta più genuina ed autentica, non si vedono molti Italiani e quel tipo di turismo troppo invadente e molesto. Quello che ho percepito io è stata una sanissima voglia di divertirsi, un desiderio di aggregazione, di bere birra, certo, ma anche di ballare, cantare e stare insieme,..il tutto avvolti da un'atmosfera colorata fatta di giostre, bancarelle di dolciumi e soprattutto di abiti tipici folkloristici. Praticamente il 90% dei visitatori, stranieri compresi, erano vestiti con i costumi tipici dell'epoca, dal neonato nella carrozzina al vecchietto. I costumi sono molto cari se originali, ma su Amazon si possono trovare in tessuti più scadenti a prezzi abbordabilissimi (il mio era una vera e propria cinesata!!)

folklore locale

La festa si inaugura il primo venerdì di apertura (che di solito coincide con l'ultimo venerdì di Settembre) con il Sindaco che spilla la birra e dichiara l'inizio della festa con musica, attori vestiti con i costumi locali e scenette umoristiche.
I protagonisti indiscussi della festa sono i tendoni della birra, ognuno di essi è dedicato a una birra locale diversa, alcuni tendoni ospitano anche 8000 persone, altri sono più piccoli e ci si aggira intorno ai 2000/3000 posti a sedere.
Non viene servita la birra a chi non ha un posto a sedere, volendo alcuni tavoli si possono prenotare in anticipo tramite il sito internet, altri tavoli invece rimangono liberi per chi arriva prima (e meglio alloggia!), i tendoni sono una decina e potete trovarne la descrizione sul sito ufficiale del Cannstatter Volksfest. Ognuno ha poi il link del suo sito personale e da lì potete vedere quanto costano i tavoli e prenotarli per tempo (tanto per farvi capire quanto sia gettonata a livello locale questa festa, le prenotazioni partono da Febbraio...)

tendone della Fustenberg


va giù come niente...buonissima...

Noi da babbazzi, nonostante gli uomini della cumpa ci fossero già stati l'anno precedente, siamo arrivati senza prenotazione dei tavoli , il venerdì sera abbiamo trovato senza problemi, ma il sabato abbiamo trovato posto solo nel pomeriggio, la sera abbiamo dovuto lasciare i nostri posti perchè erano prenotati dopo una cert'ora, ad ogni modo abbiamo approfittato per goderci il contorno della festa...ovvero il luna park e le bancarelle!

Ogni tendone, che poi di tendoni non si tratta, ma sono prefabbricati in legno, ha il suo stile, dentro sono addobbatissimi con striscioni e stemmi della birra che propongono, tutti però hanno delle caratteristiche in comune: ci sono tavoloni con panche molto stabili dove si può salire in piedi e ballare e un palco su cui si alternano musicisti dal vivo che fanno canzoni popolari o cover di canzoni pop molto conosciute.

Tutti bevono, cantano e ballano senza tregua, all'inizio ero intimidita , ma fidatevi che oltre a trovare la spinta giusta dopo una bella pinta di birra verrete letteralmente travolti e coinvolti dall'atmosfera e sarà impossibile non lasciarvi trascinare...vi troverete a cantare anche canzoni popolari senza nemmeno capire le parole, vi troverete a ballare sulle panche battendo le mani o prendendo sottobraccio completi sconosciuti.




Vi giuro che è stata una delle serate più divertenti e coinvolgenti della mia vita, abbiamo riso a crepapelle, bevuto litri di birra senza stare male (il segreto è mangiare, bere dell'acqua tra una pinta e l'altra, sudare ballando e fare tanta plin plin) , ballato e cantato a squarciagola...Noi donne siamo riuscite a buttar giù 3,5 l di birra...i ragazzi sono arrivati a 6 litri. Nessuno è stato male...forse essendo di Bergamo abbiamo un buon allenamento, ma penso che questo sia stato anche dovuto al fatto che la birra fosse davvero buona e che ballando e sudando molto alcool sia come ...evaporato :-)))))

Come vi dicevo, tendoni a parte, il contorno è fatto da un luccicante e colorato luna park, con attrazioni per tutta la famiglia, per grandi e piccini e con bancarelle che vendono e più disparate leccornie...

frutta ricoperta fettini colorati


Non perdetevi la ruota panoramica, è la ruota panoramica smontabile più alta d'Europa e dall'alto si gode un panorama impagabile sul fiume, la città e sulla festa.



Se non riusciste ad accaparrarvi un tavolo dentro uno dei "tendoni", fuori nel luna park troverete comunque dei piccoli stands dove bere e mangiare...tipo questo sotto...



Ma se avete intenzione di salire su una di queste attrazioni, forse è meglio rimandare il momento del pasto a dopo...ih, ih, ih....

da pazzi...
Il Sabato sera non avendo trovato un tavolo all'interno della festa ed essendoci comunque stati tutto il giorno, siamo tornati nei pressi del nostro ostello e abbiamo cenato all'aperto (e sì...di giorno abbiamo trovato 25°C!!!!) in un Biergarten, tanti offrono menù speciali durante il periodo del Cannstatter Volksfest e addirittura viene spillata una birra speciale solo in questa occasione. 

Se avete tempo non perdetevi un giro anche per il centro città di Stoccarda, anche se l'ho trovata meno bella e interessante di altre città tedesche, merita comunque una visita. Il centro storico è caruccio e chiuso al traffico, pieno di bei negozi e locali.

il mercato del sabato mattina


Siccome però la nostra visita di Stoccarda è stata moooolto superficiale, non mi sento di parlarne qui, non sarei in grado e dovrei fare affidamento a una guida, quindi tanto vale...se non posso darvi informazioni che siano state vissute da me in prima persona, preferisco non darle. 

Qualche info pratica però eccola....

DOVE ALLOGGIARE: se venite a Stoccarda nel periodo del Cannstatter Volksfest o durante il festival di primavera (nella stessa area del Cannstatter Volksfest) o nel periodo dei mercatini di Natale vi conviene prenotare con largo anticipo. Noi abbiamo prenotato a Maggio per Settembre e abbiamo avuto difficoltà a trovare 8 posti letto e soprattutto a un prezzo ragionevole. Infatti in occasione del Cannstatter hotels e ostelli aumentano i prezzi dal 50% al 100 %. Nel nostro caso abbiamo optato per l'appartamento all'ultimo piano dell' Hostel Alex 30 che appunto aveva in quel periodo una maggiorazione del 100% e durante il Festival di primavera invece del 50%.
Non era inclusa la colazione, abbiamo speso 70 euro a testa al giorno, però l'appartamento era pulitissimo, ben arredato, luminoso, con bagno privato e una terrazza da cui si godeva un bellissimo panorama. Inoltre eravamo vicini alla metropolitana che ci portava alla festa. 
Alla reception sono stati molto carini e ci hanno fornito piantine della città e dato molte informazioni su come spostarci ecc...
Quest'anno abbiamo saltato l'appuntamento, causa pancione di 8 mesi, ma l'anno prossimo contiamo di andarci, magari come prima mini fuga senza prole al seguito!!!



giovedì 22 ottobre 2015

Strudel for dummies...



Oh..lo ammetto...la vita da casalinga mi sta piacendo un sacco, forse perchè è solo temporanea (e forse forse perchè a fine mese prendo comunque lo stipendio?) , ma occuparmi della mia casa, avere il cesto della biancheria da lavare che non esplode solo a guardarlo, gli armadi in ordine, la casa sempre pulita e soprattutto cucinare abbandonando tutte le cose surgelate che tornando a casa tardi dal lavoro spesso ero quasi costretta a usare...beh mi rende felice. Quella felicità tranquilla delle cose piccole fatte bene...accompagnare mia figlia a scuola, conoscere i nomi dei suoi compagni e delle altre mamme, andarla a prendere e fare merenda con lei...portarla al parco, avere tempo per farle le trecce la mattina prima di andare a scuola...avere il tempo per cucinare un dolce...

E già...mi sto sbizzarrendo...nell'ultimo mese tra muffins, cupcakes salati, torte al cioccolato e strudel ci ho dato dentro!!

L'altro giorno ho fatto uno strudel da portare in ufficio per mio marito visto che aveva compiuto gli anni da poco...e mi era rimasta l'acquolina!!

Quindi oggi me ne sono preparato uno solo per noi...complice il freddo che da un paio di giorni sembra essere arrivato anche qui...per lo meno al mattino (di pomeriggio invece viaggiamo ancora sui 16 / 17°C)

Ed eccolo qui...pronto per la merenda delle quattro (non vedo l'ora!):


Ad ogni modo ho barato...perchè la pasta sfoglia era di quelle già pronta, la "Sfogliata" della Rana che io trovo buonissima. Ecco perchè ho intitolato la ricetta "Strudel for dummies", perchè davvero una volta che la sfoglia è già lì bella e pronta, fare il ripieno è veramente un gioco da ragazzi.

Ecco gli INGREDIENTI:
1 pasta sfoglia già pronta (le trovate nel banco frigo del supermarket)
1 limone non trattato
3 mele gialle
50 g di pinoli (io ci ho messo anche delle noci che mi erano avanzate da un'altra ricetta)
1 cucchiaino di cannella
una ciotola di uvette
rum
3 cucchiai di zucchero
zucchero a velo q.b. per spolverare lo strudel una volta raffreddato
50 g di pangrattato
50 g di burro

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa sbucciare e tagliare le mele a fettine sottili e metterle in una ciotola con il succo di mezzo limone per non farle annerire, intanto mettete a bagno le uvette nel rum.
Sciogliete in una padella antiaderente 20 g di burro e saltare il pangrattato senza farlo bruciare.In un altro pentolino fate sciogliere il resto del burro e spennellate l'interno della sfoglia che avrete precedentemente srotolato avendo cura di lasciare liberi i bordi.
A questo punto prendete la ciotola con dentro le mele affettate e aggiungetevi i pinoli, lo zucchero, le uvette strizzate, il cucchiaino di cannella, la scorza grattuggiata del limone e mescolate il tutto.
Distribuite il pangrattato all'interno della sfoglia e poi distribuitevi sopra il composto di mele , uvette e pinoli. Una volta eseguita questa operazione arrotolate la sfoglia e sigillate i bordi poi spennellate ancora la superficie esterna superiore dello strudel con un po' di burro fuso.
Infornate in forno già caldo a 180°C per 35 / 38 minuti.
Sfornate e lasciate intiepidire lo strudel poi spolveratelo di zucchero a velo.


Si può servire così com'è oppure con una pallina di gelato al fior di latte. Io me lo gusterò così com'è accompagnandolo con una bella tazza di tè fumante...


Anzi, scappo a prendere la mia bambina che è ora!!!

Buona merenda a tutti!

giovedì 15 ottobre 2015

Torta al cioccolato fondente...Buon compleanno a me

E' arrivato l'autunno e come ogni anno quando arriva questo periodo dell'anno mi torna la voglia di cucinare! Passerei ore ai fornelli cucinando mentre di sottofondo ascolto musica, magari gli Smiths che si adattano molto secondo me al mood autunnale oppure mentre in tele passano una commedia romantica...in quei momenti mi sento in pace con il mondo.

In questo ultimo mese ho cucinato parecchio approfittando del fatto che Stella è a scuola e io a casa in maternità e che finalmente il cado atroce di questa estate ha lasciato il passo a una temperatura più mite...anche se ancora TROPPO mite per essere metà Ottobre.

Ad ogni modo oggi vorrei darvi la ricetta di una delle mie torte preferite. Si tratta di una torta facilissima al cioccolato fondente, rimane molto compatta, umida, per niente stopposa.
Questa torta ha una storia...Era il San Valentino del 2010, erano stati mesi un po' del cavolo e quel giorno di pomeriggio ero andata a Milano con le mie migliori amiche per svagarmi un po', stranamente non avevo organizzato nulla con il maritino. Di solito uscivamo a cena oppure facevamo un aperitivo più cinema o gli preparavo una cenetta casalinga ma più curata del solito. Insomma, niente regali, ma dei momenti speciali per noi.

Tornata a Bergamo da Milano andai direttamente al ritrovo con la mia compagnia per l'abituale aperitivo del sabato sera. Dopo andammo in pizzeria e quando uscimmo era quasi mezzanotte.
Tornati a casa il maritino mi disse di chiudere gli occhi entrando in cucina...quando li aprii ad aspettarmi c'era sul tavolo una bellissima torta al cioccolato a forma di cuore. Nel pomeriggio aveva pensato a una sorpresa da farmi e con l'aiuto di un'amica mi aveva preparato questa torta. Fu una cosa dolcissima, lui di solito non cucina, non aveva mai cucinato una torta prima di allora. Fu una bellissima sorpresa e da quel momento è diventata la nostra torta...negli anni a seconda delle occasioni ho cambiato le decorazioni ...al compleanno di Stella è stata decorata con fiocchi di neve perchè il tema della festa era Frozen,.. A una cena tra amici è stata decorata con meringhette ...

...mentre al mio compleanno è stata decorata con ciuffi di panna montata e mascarpone colorati di rosa e fragoline.



Ma ecco la ricetta:

Ingredienti:
3 uova
100 g di zucchero
3 cucchiai di farina 00
50 g di burro
200 g di cioccolato extra fondente

Per la decorazione:
Una confezione di fragole
mascarpone
panna liquida da montare
un pizzico di zucchero
colorante alimentare rosa

Sciogliere il burro a fuoco lento e lasciare riposare a temperatura ambiente.
Dividere i 3 tuorli dagli albumi e questi ultimi montarli a neve.
Sbattere i tuorli e poi aggiungere piano piano la farina setacciata facendo attenzione a mescolare man mano per non far formare grumi. Aggiungere il burro fuso e mescolare bene ed infine lo zucchero. A questo punto aggiungere il cioccolato fondente fatto sciogliere a bagno maria e per ultimi gli albumi montati a neve. 
Mescolate il tutto dall'alto in basso per non smontare gli albumi finchè non otterrete una crema omogenea in conistenza e colore. 
A parte imburrare una teglia a forma di cuore, diametro di 30 cm circa e versatevi dentro il composto. 
Infornate il tutto a 180°C per 10 / 15 minuti
Al termine della cottura sfornare la torta, lasciare raffreddare e poi decorare con una siringa per dolci che avrete riempito di una mousse fatta con mascarpone, panna montata, un pizzico di zucchero e colorante alimentare rosso per rendere la mousse di colore rosa. 
Fate dei ciuffetti che seguano il contorno della torta e posatevi sopra delle fragole che renderanno la torta più fresca. 

In alternativa se non volete decorarla potete spolverare la superficie con zucchero a velo e magari servire con una cremina di mascarpone.

Buon appetito!!


domenica 4 ottobre 2015

Buone Nuove

E così anche Settembre se ne è andato e fra pochi giorni entrerò nel nono mese. Le ultime settimane sono state dense di impegni, mi immaginavo un settembre più tranquillo, pensavo avrei avuto tempo per scrivere il blog, invece...i giorni mi sono scivolati tra le dita, tra un matrimonio, la giornata all'Expo, il corso preparto, la ripresa della scuola per Stella di cui la prima settimana part time, le ultime giornate calde e di sole al parchetto per farla sfogare finchè si può, inviti a cena, shopping per il baby in arrivo (mi rendo conto che sono agli sgoccioli e mentre con Stella avevo tutto pronto...sta volta....) , esami e visite mediche, casa da sistemare e armadi da svuotare per fare spazio al piccolo "Giaci"...

Tra le altre cose ho comprato la macchina nuova...Dopo 13 anni di onorato servizio, la mia Lancia Y, compagna di avventure nei miei anni più belli della post adolescenza e della prima età adulta, è stata mandata a rottamare.

Ora ho una Panda nuova, rossa fiammante, il colore l'ha scelto Stella...
Devo dire che ho avuto un po' di magone a lasciare la mia vecchia macchina...è stata con me dal 2002 fino ad ora...mi ha accompagnato nelle serate alle Sabbie Mobili dei miei 20 anni, mi ha visto fare l'alba tra risate, birre passate di mano in mano nel parcheggio, mi ha portato al lavoro per anni, ogni mattina di corsa...
Mi ha vista fare i viaggi più belli, un anno prendevo io la mia macchina, l'anno dopo la prendeva Ste ...e così mi ha fedelmente portato a Vis nel 2004, a Corfù, sempre nel 2004, a Roma nel 2006, a Korcula nel 2007...
Mi ha accompagnata nella mia casa nuova, per iniziare la mia vita a due a Bergamo...
Mi ha vista con il pancione, accompagnandomi alle visite prima di Stella e ora del "Giaci"...
Insomma, su quei sedili si sono consumati ore di conversazioni, quei finestrini hanno visto sfilare km di panorami, lo specchietto ha visto i miei occhi piangere sentendo una canzone che passavano in radio o cercare lo sguardo di mia figlia seduta nel seggiolino dietro....13 anni di vita, gli anni più belli della mia vita, gli anni di quando mi sono trasformata da ragazza a giovane donna.
...e ora ecco la nuova Pandina rossa, pronta per vivere altre mille avventure anche se sicuramente vedrà solo la parte della Chiara Adulta...una nuova macchina per un nuovo capitolo...ormai manca pochissimo a diventare mamma bis.

In queste settimane frenetiche, dense di aspettativa e novità ho anche vinto il primo premio di un concorso fotografico al quale mi aveva iscritto Ste, scegliendo lui stesso le 3 foto da inviare.
Non ci potevo credere!! Siamo stati invitati alla premiazione e io ero ignara di tutto, mentre Ste qualcosa sospettava visto come aveva insistito uno degli organizzatori per sapere se saremmo andati alla serata di premiazione o meno.

Ho vinto il primo premio della giuria tecnica (c'era anche un primo premio della giuria popolare) e quindi la cosa mi rende ancora più orgogliosa. C'erano due categorie: una dedicata a San Giovanni Bianco e l'altra ai viaggi per il Mondo, io ho vinto per la categoria "Viaggi per il Mondo".
La foto premiata è stata questa....la mia Sarajevo mi ha portato fortuna:


E il premio è stato un trolley...che credo userò per andare in ospedale a partorire...in fondo è un viaggio anche quello...il mio secondo viaggio nella maternità.

Il giorno del mio compleanno mi sono preparata una bella torta a forma di cuore però a cena siamo andati noi tre (io, Stella e il maritozzo) al ristorante Eritreo vicino a casa dove non andavo da quel lontano ottobre 2009. Tornati a casa ho spento le candeline, mangiato la torta e aperto il mio regalo: una coolpix per fare le foto al Giaci, la mia reflex è un po' ingombrante da usare tutti i giorni.


C'è un'altra notizia, questa meno bella per me...lunedì scorso ho fatto l'ecografia di accrescimento e il piccolo "Giaci" risulta essere un testone...cioè, per capirci...dalle misure il diametro biparteriale risulta essere di 37 settimane invece che 34...sti cazzi...
Le altre misure sono invece in linea, il femore è un po' più lungo, ma comunque non risulta avanti di così tante settimane...quindi, per farla breve, rischio di arrivare a termine con un bambino che ha un testone con la circonferenza di un neonato di un mese e mezzo e la mia ginecologa vuole anticiparmi il parto inducendolo tramite distacco manuale delle membrane a 38 settimane...
Io assolutamente non sono d'accordo, ho già fatto un'induzione e speravo in un parto spontaneo, se davvero è un bambinone auspicherei a un cesareo e non a una specie di induzione dolorose e dagli esiti incerti (visto che sembra che solo il 50% del distacco delle membrane provochi un travaglio nelle ore successive...)
Lunedì sera ero davvero triste, continuavo a piangere, sono terrorizzata. Ora prego perchè il piccolino decida di nascere spontaneamente prima del termine...non ora , che è troppo presto, ma dopo il 20 di ottobre.

Spero di trovare il tempo per scrivere ancora...anche se ormai questo blog sta diventando mooooolto monotono e monotematico...

martedì 15 settembre 2015

La mia estate da appanzata...

Ci eravamo lasciati qui, con il mio racconto di come avevo scoperto di avere una nuova vita dentro di me e con la promessa che avrei aggiornato il blog con i miei pensieri e le mie emozioni di questi nove mesi...Invece...sono passati mesi, al termine della mia gravidanza mancano si e no 7/8 settimane e io non ho più scritto nulla...
Provo ad andare con ordine:

FINE MAGGIO: scopriamo che è ...Un pisellino!!!! Un maschietto!!!

fonte: http://bookchelle.net/2011/05/12/its-a-boy/


Io desideravo un'altra femminuccia, lo ammetto, sarei ipocrita a dire che per me era indifferente, anche se sinceramente dentro di me ho sentito fin da subito che sta volta era un maschio. Devo dire che ci ho messo un po' a metabolizzare la notizia, perchè io mi sono sempre vista come mamma di femminucce, ma ammetto che mi sento MOLTO STUPIDA a fare questi pensieri, l'unica cosa che conta è che stia bene e sia sano. Inizia il toto nome...io puntavo su un nome corto e originale come Leone o Zeno, ma il maritozzo (e tutto il mondo) me li bocciano. Rimangono in gara Riccardo e Filippo con una propensione per Riccardo.
Sempre a Maggio la tensione al lavoro si fa più pesante, ho parecchie discussioni con il mio capo, arriva anche il ragazzo che mi sostituirà in teoria da Settembre e mi è più di intralcio che di aiuto. Torno sempre a casa esausta alle 7 di sera e il pomeriggio ho spesso delle contrazioni e la cosa inizia a pesarmi tanto.
GIUGNO: per il ponte del 2 Giugno ce ne andiamo tutti e 3 a Rovigno, in Croazia. Il primo giorno viene rovinato da una chiamata dal capo, ma il resto della minivacanza va alla grande, tante dormite, relax, piscina alternata a qualche giretto in spiaggia e alla meravigliosa cittadina di Rovigno, visitiamo anche Premantura e Pula.

tramonto a Rovigno
La pancia inizia proprio a essere evidente, inizio a fare i primi acquisti premaman, ma ancora non mi godo la gravidanza, troppo stress al lavoro e sempre quelle contrazioni di pomeriggio.
Il 30 giugno è il nostro ottavo anniversario...dopo una litigata furiosa per motivi futili proprio due giorni prima, trascorriamo una dolcissima serata in Città Alta, ristorantino e passeggiata romantica. Il pancione ormai è chiaro a tutti, la gente inizia a notarlo e a domandarmi di quante settimane sono ecc...Inizia tutto a farsi più reale. Stella intanto è da 4 giorni a Selvino in montagna, ormai la scuola materna è finita ed è iniziato un caldo torrido, come non si vedeva dal lontano 2003.

LUGLIO: luglio segna la svolta di questa gravidanza. Il primo luglio ho la morfologica, per fortuna tutto va bene, il mio Giaci (il piccolo inquilino viene chiamato così dal nome "Giacinto"...vi spiego poi [*] ) sta bene, nessun organo fuori posto, misure armoniche, pisellino confermato. Parlo però alla ginecologa dei miei orari di lavoro e del fatto che di pomeriggio mi vengono spesso delle contrazioni. Lei non si allarma, ma mi consiglia subito la maternità anticipata (considerando i miei precedenti aborti e l'intervento al collo dell'utero) ...e così dall'oggi al domani mi ritrovo in maternità, ovviamente in ufficio sono tutti abbastanza scioccati dalla notizia e anche io sono un po' frastornata.
Inizia il mio andirivieni tra Selvino, dove erano in villeggiatura i miei genitori e mia figlia, e Gorle visto che tra burocrazia e visite varie non posso stare via tutta la settimana. Il caldo torrido con punte di 41° / 42 ° C mi fa sentire uno straccio, tuttavia stare a casa mi fa bene, le contrazioni pomeridiane si diradano sempre più e mano a mano, piano piano inizio a rilassarmi.
Mi godo la mia Stella su in montagna e poi anche il suo cuginetto Marco verso la fine del mese. I giorni passano tra la piscinetta in giardino e il parco giochi, mi trascino per il gran caldo, ma è comunque mille volte meglio che andare al lavoro anche se di relax fisico siamo a zero.
Monte Poieto
Il pancione intanto esplode...eccomi a 25 settimane di gestazione:
25+0 Mura di Città Alta
AGOSTO: il mese inizia con la trasferta londinese del papozzo che al suo ritorno ci porta dei regalini bellissimi per il piccolo Giaci...
Finalmente arriva il 6 Agosto...partiamo per la nostra vacanza in Croazia, ho bisogno di stare soli noi 3, io, il papozzo e la mia Stellina. Il papi ha lavorato tanto quest'anno e nell'ultimo mese ci siamo visti davvero poco.
La vacanza, sull'isola di Cres dove eravamo già stati nel 2012, si rivela fantastica. Avevamo una casetta quasi sul mare, 150 m dalla spiaggia e 150 m dal centro del paesino di Valun. Un paradiso!! Dal nostro terrazzo si vede il mare, si vede la baia con la spiaggia del campeggio e c'è sempre qualcuno che nuota..anche di notte...così lo sciabordio dell'acqua ci accompagna in ogni momento. Qui per davvero, dopo un mese abbondante che ho lasciato il lavoro (pazzesco quanta negatività avessi accumulato negli ultimi due anni) riesco a scrollarmi di dosso tutta l'ansia e lo stress e a pensare davvero al piccolo che cresce dentro di me.

la nostra spiaggia vicino a casa, Valun, spiaggia di Raca

Oramai ho una panza enorme, lui , che si è fatto sentire per la prima volta alla quattordicesima settimana, inizia a dare calci sempre più forti, spesso la notte mi tiene sveglia con i suoi incontri di box...che monello!!

pancione a 27 settimane compiute
Tornati in Italia, il tempo di disfare la valigia e di farne un'altra e sono a Selvino, di nuovo con i miei genitori, zii e cuginetto.
Siccome era come stare in hotel, nel senso che tra mia zia e mia mamma non mi si faceva alzare un dito, mi sono dedicata alla parte ludica della gestione familiare, ovvero ero io che portavo a spasso il Marco (cuginetto di Stella) e mia figlia. Sono due bambini fantastici, simpaticissimi, divertenti e bellissimi, ma tutti e due insieme sono sicuramente impegnativi...nonostante questo vederli insieme è stata la gioia più grande di tutta l'estate. Vederli così affiatati mi riempie di orgoglio e spero che rimangano sempre così uniti...



Tornare a Gorle e lasciare Selvino è stata particolarmente dura, tutto aveva più il sapore della fine di un'era che della fine dell'estate.

Per fortuna la malinconia non ha avuto tempo di prendere il sopravvento perchè il 30 Agosto sono partita per Cesenatico con la mia amica Totè: io, lei, i nostri bimbi di 4 anni e i nostri bellissimi pancioni...lei appena affacciata al sesto mese e io appena affacciata all'ottavo mese...ancora una volta a condividere un pezzo comune di strada durante questo pazzo viaggio di nome Vita.

SETTEMBRE: fino al 5 settembre siamo a Cesenatico, in un family hotel piuttosto...come dire....casereccio. I bambini però si divertono un mondo tra giochi sulla sabbia e piscina e io e la mia amica Totè chiacchieriamo e chiacchieriamo...dei nostri figli, dei nostri pancioni, di come immaginiamo il nostro futuro, delle nostre speranze e delle nostre paure.




Finita anche l'ultima vacanza eccomi ritornata alla mia casina di Gorle, oramai mancano meno di 2 mesi al 5 Novembre, data presunta del parto. L'emozione si fa più incalzante, mi è venuta la fregola di preparare "il nido" e quindi sono giorni intensi in cui faccio spazio per il mio bimbo, sposto cose, libero cassetti, riorganizzo la casa, svuoto da una parte, riempio dall'altra e in tutto ciò lui si fa sempre più reale, con calci che sembra debba uscire dalla pancia da un momento all'altro e con contrazioni che quando sono stanca mi colgono di sorpresa e mi lasciano senza fiato (e con una fottuta paura del parto) .
Ho incominciato anche a comprare il corredino e a lavarlo...

il mini bucato


Che tenerezza quelle tutine minuscole, pensare che anche Stella ha avuto quella misura mi lascia piena di stupore, la guardo e mi sembra diventata una signorina (durante l'estate poi è cresciuta a vista d'occhio mettendo in pochi mesi ben 3 numeri di scarpe, 6 cm e 1,5 kg....) . Mi fa una tenerezza...lei non vede l'ora che arrivi il fratellino, ma ho intuito che ha capito che qualcosa cambierà, che non avrà più l'esclusiva e anche se sono convinta (essendo io figlia unica) che comunque le stia facendo un grandissimo regalo dandole un fratellino, mi spiace per la gelosia che di sicuro dovrà affrontare. Vorrei poterla rassicurare che il mio amore per lei è immutato, anzi la amo ancora di più perchè questa gravidanza mi sta facendo ripercorrere anche tutte le nostre tappe insieme (mie e di Stella) e tutto ciò mi mostra ancora di più l'evidenza di quanta bellezza ci sia nel dare la vita, nel nostro amore, nel nostro essere madre e figlia.

Vi lascio con una foto 3D del mio cucciolo, fatta lunedì scorso (...non è adorabile???) e con una mia foto di aggiornamento panza (per la cronaca alla visita fatta a 31+4 ero a quota +10 kg...ce la farò a non superare i 12 totali??????

bel nasino!!!!!!!!!!

pronta per il matrimonio di Silvia e Roby




[*] Il nome Giaci è tutto nato da quando Stella disse che se fosse stata femmina avrebbe voluto chiamare la sorellina con il nome di Margherita. Allora mia zia scherzando le disse di trovare il nome di un fiore anche nel caso fosse stato maschio...e così ecco Giacinto...da cui "Il Giaci"...in realtà con molta probabilità si chiamerà Riccardo mentre se fosse stata femmina si sarebbe chiamata Alice...