lunedì 16 novembre 2015

Scocca l'ora...

E come volevasi dimostrare, anche "il Giaci" ha fatto il pigrone come la sorella e domani scatta lo sfratto esecutivo...induzione per gravidanza oltre il termine, saròa 41+5 e presumibilmente nascerà il 18 come la sorellina...

Ovviamente provo un mix di emozioni, da una parte non vedo l'ora di stringere il mio cucciolo e di vedere il suo faccino che ho provato a immaginare tante volte...
Da una parte me la faccio sotto dalla paura del dolore fisico e dalle ansie (del tipo"speriamo sia sano, speriamo vada tutto bene" ecc..)
...e poi c'è lei...la mia cucciola...e le emozioni che provo pensando che sta per finire un capitolo della nostra vita, ovvero della nostra vita a 3.

Oggi avevo il magone facile e Stella mi ha beccato con i lacrimoni, è corsa ad abbracciarmi e mi fa "Sei commossa mammina? Piangi di gioia perchè arriva il Giaci?" e giù lacrime a fiumi...e lei "Non piangere mamma!!!" e poi per consolarmi mi ha fatto un disegno, ha disegnato un cuore che ride e mi ha detto di portarlo con me in ospedale.

Sono stati mesi bellissimi questi a casa in maternità, soprattutto gli ultimi due quando, finita la scuola, ho avuto la gioia di vivere la sua quotidianeità, io che di solito esco di casa alle 8 e torno alle 7 di sera.

Non pensavo si potesse provare tanta soddisfazione ed essere così appagate nel fare la casalinga riuscendo a occuparsi come si deve sia della casa che dei figli.
Portarla a scuola, andarla a prendere e vedere i suoi lavoretti esposti ogni giorno fuori dalla classe, vedere i suoi compagni, impararne i nomi e i volti, andare al parco insieme o a fare merenda, accompagnarla a danza o in biblioteca...insomma vivermela per davvero al 100%...non ha prezzo!!

Ora dovremo trovare nuovi equilibri,sia come coppia che come famiglia...sarà una bella avventura, probabilmente non facile, ma di sicuro bella.


...e niente...quindi io domani vado a partorire...la prossima volta che scriverò qui sarò mamma bis...

Baviera a tutta birra - proposta di un itinerario a zonzo tra birrifici, castelli e città - PRIMA PARTE

Qualche anno fa, durante la prima settimana di Giugno, andammo con alcuni amici a fare una specie di "on the road" in Germania, alla scoperta di cittadine medioevali, festival, castelli, ma soprattutto di birre locali e birrifici storici.
Si è rivelato essere uno dei viaggi più belli mai fatti, gli occhi ogni giorno si riempivano di meraviglia davanti a tanta generosità da parte della natura e davanti a ciò che l'uomo, nel corso dei secoli, era riuscito a inserire con grazia in quei paesaggi. Il tutto, non sottovalutiamo questo aspetto, innaffiato da ottime birre, ogni sera dopo esserci massacrati i piedi a furia di camminare ci gustavamo ancora di più la nostra  le nostre birre. In ogni tappa ne abbiamo assaggiata una diversa.
Ogni anno amici e conoscenti mi chiedono informazioni sul giro fatto e sugli hotel dove dormire e così ho pensato di proporvi in breve, senza perdermi in informazioni che potreste trovare su qualsiasi guida, il nostro itinerario completo di info sulle birre provate e di suggerimenti su dove pernottare.

Il castello di Neuschweinstein


1° giorno - Fuessen e castelli di Schwangau e Neuschweinstein: in mattinata abbiamo visitato il centro storico della cittadina di Fuessen, dove ero già stata nel Dicembre 2004 con tutt'altro clima e atmosfera. Ovviamente sotto Natale l'atmosfera è fiabesca, ma anche in tarda primavera la cittadina ha il suo fascino, con i balconi fioriti e i dintorni che sono un tripudio di verde.
Il centro storico di Fuessen è un gioiellino medioevale, con case dai colori pastello che si susseguono in un labirinto di vicoli. L'attrazione principale è il castello, l'Hohe Schloss, luogo di villeggiatura dei vescovi di Augusta, il cortile interno è un tripudio di illusionismo architettonico, a uno sguardo superficiale i bovindi , i cornicioni e le greche intorno alle finestre vi sembreranno autentici.
Nel pomeriggio ci siamo spostati nelle vicinanze per visitare i castelli di Schwangau e Neuschweinstein, vi consioglio di prenotare i biglietti di ingresso tramite il sito internet così eviterate le code lunghissime dei giorni festivi o dei week end.  Noi avevamo appunto  prenotato il biglietto in internet e sul luogo abbiamo preso le audioguide, ma quando ci andammo la prima volta nel 2004 prendemmo la guida e fu una scelta azzeccatissima.

vista dal castello


Questo era il bed and breakfast di Schwangau, base per visitare i castelli di Ludwig. Molto accogliente, la signora padrona di casa è una nonnina gentilissima, ogni cosa della casa è curata nei minimi dettagli, fuori dal contesto tutto sembrerebbe di un kitsch spaventoso, ma lì in Baviera risulta semplicemente romantico e grazioso.
Nel lontano 2004 invece , sempre per visitare i castelli, feci base alla Brauerei Gasthof di Fuessen vicinissima alla stazione dei treni (noi eravamo andati in treno ad Augsburg perchè conveniva per i prezzi bassissimi delle ferrovie tedesche) e a 10 minuti a piedi dal centro. Molto carino, arredato in stile molto "typische" e si mangia molto bene, avrei da ridire solo sulla cortesia di una delle proprietarie, ma rimane comunque una buona sistemazione. 

Birra assaggiata: König Ludwig, ce ne sono di 3 tipi, ovvero la Weisse, la Dunkel e la Hell.
Io personalmente mi sono data alla Dunkel , ovvero la birra scura il cui colore è dato dal malto scuro e dal luppolo aromatico, con i quali avviene la birrificazione,


2° giorno - Dinkelsbuhl e Rothenburg ob der Tauber: il secondo giorno è stato dedicato a queste due cittadine della Romantische Strasse. In mattinata visitammo Dinkelsbuhl, deliziosa cittadina medioevale con le case a graticcio e color pastello. C'era la festa del paese con balli in costumi tipici, musica, orchestre per le vie della città e tavoloni di legno vicino al fiume dove venivano serviti birra, spaetzle con crauti e pancetta, wurstel e crauti e gli immancabili bretzel.

Dinkelsbuhl in festa
Dinkelsbuhl è conservata alla perfezione e forse essendo meno famosa è più autentica della sua vicina Rothenburg ob der Tauber, detto ciò Rothenburg rimane imperdibile. L'abbiamo trovata una cittadina incantevole, con le sue mura turrite ancora percorribili e il bellissimo centro storico con bellissimi palazzi e maestose chiese, i tipici vicoletti lastricati con le case che sembrano uscite da un libro di fiabe per bambini.

mura di Rothenburg




Immagino che a Natale l'atmosfera sia impagabile, ma anche la sera alla luce dei lampioni che si riflettono sul selciato e i ristorantini tipici con le luci che filtrano dalle finestre si respirava una certa magia. Anche qui, come a Dinkelsbuhl, fummo baciati dalla fortuna e trovammo la città in festa, in quei giorni infatti si teneva il Meistertrunk.

Si tratta di una rievocazione storica medioevale che affonda le sue origini nella lontana Guerra dei Trent'anni. Secondo la leggenda il consiglio comunale di Rothenburg tentò di placare la sete di sangue del generale cattolico Tilly, che con i suoi 60.000 uomini aveva assediato la città, offrendogli un gigantesco boccale di vino. Il generale Tilly dopo averlo assaggiato propose una sfida al sindaco e ai dignitari della città: se qualcuno di loro si fosse fatto avanti e fosse riuscito a ingurgitare in un solo sorso (alla goccia!) l'intero boccale di vino, il generale avrebbe risparmiato la vita dei consiglieri e la città stessa. Il Sindaco Georg Nusch si fece avanti e vinse la scommessa. Questa è la leggenda, in realtà il generale Tilly fu placato da una sostanziosa somma di denaro, ma poco importa: ogni anno nel periodo della Pentecoste c'è questa rappresentazione per le vie della città, si paga un piccolo tributo di pochi euro, si viene omaggiati dalla spilla che ricorda l'evento in corso e si possono ammirare sfilate e balli in costumi d'epoca e un mercato medioevale dove sono rappresentati le arti e i mestieri di quell'epoca.







Dove pernottare: Gasthof Neusitz
Questa gasthof si trova vicino sia a Dinkelsbuhl che a Rothenburg ob der Tauber, è molto accogliente, a gestione familiare e soprattutto offre una colazione spaziale, da leccarsi i baffi. Ottima come base per girare la romantische strasse e non spendere una fortuna.

3° e 4° giorno Bamberga:  forse è stata la cittadina più romantica visitata in questo "on the road" bavarese, anche questa città è un vero gioiellino, la chiamano (a sproposito secondo me...come d'altronde tante altre cittadine) "la piccola Venezia" per via dei suoi canali o anche "la Roma della Franconia" perchè adagiata su 7 colli. Lasciando stare i paragoni fuori luogo, si tratta sicuramente in una città incantevole, dichiarata inoltre Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco. E' uscita quasi illesa dalla Seconda Guerra Mondiale e quindi conserva un centro storico praticamente intatto, dove spicca sicuramente il bellissimo Altes Rathaus, posato sul fiume su due ponti gemelli e interamente affrescato.



 A Nord Ovest invece si susseguono delle deliziose case a graticcio affacciate proprio sul fiume , questa è la parte della città chiamata appunto Kleine Venedig, Piccola Venezia, ed è possibile ammirarla direttamente dall'acqua partecipando a una gita in barca. 





La città è anche famosa per i suoi birrifici, più o meno una decina, tra cui spicca la Fässla e la Rauchbier (la particolarissima birra affumicata).

Insegna del birrificio della Rauchbier


Dove pernottare: Vi consiglio l'hotel  Weierich che forse è stato l'hotel che più mi ha entusiasmato della vacanza, camere ben arredate, una colazione spettacolare, la possibilità di acquistare la birra Fassla in bottiglia nella hall dell'hotel a solo 1 euro e la vicinanza al centro storico. Praticamente avrete Bamberga ai vostri piedi e vi sentirete accolti come a casa.

Birra assaggiata:

Fassla: Abbiamo assaggiato solo un tipo di Fassla, la Golden Pils, una birra a bassa fermentazione, dal colore giallo oro, con una schiuma potente e compatta e il gusto leggermente amarognolo, ma volendo nell'omonimo birrificio si potevano assaggiare molti altri tipi di birra (ne producono 6 tipi diversi tra cui una leggermente affumicata). Il simbolo di questa birra è molto simpatico e indimenticabile...si tratta di uno gnomo che fa rotolare una botte di birra. Lo gnomo è il simbolo di vari birrific, soprattutto in Belgio e rappresentava la personificazione del lievito quando in passato non si conoscevano i processi di fermentazione. Si pensava ci fosse uno gnomo che di notte agiva sul mosto facendo poi comparire il gorgoglio la mattina successiva.

Rauchbier: La Rauchbier è la tipica birra affumicata della Franconia e si tratta di una birra affumicata, molto particolare, non a tutti piace. Io l'avevo già bevuta nella birroteca di un mio amico, l'Abbazia di Sherwood nei pressi di Caprino Bergamasco, e non mi era piaciuta. Ma bevuta sul posto accompagnandola al loro gulasch cotto nella stessa birra affumicata mi ha fatto tutto un altro effetto. Noi l'abbiamo provata al Birrificio Spezial.  Il birrificio ha una produzione di soli 6.000 ettolitri annuali e vanta una storia secolare. Fu infatti fondata nel 1536 (vedi foto sopra) quando Linhard Großkopf, dopo aver studiato da birraio, avviò questo birrificio, mentre più tardi nel 1898 il birrificio passò nelle mani della famiglia Merz. Il filone delle Rauchbier, però, non si interruppe mia. Le birre affumicate sono realizzate con malti affumicati con legno di faggio, come da tradizione prima dell'avvento di moderni strumenti e tecniche di maltazione.
Anche delle stesse Rauchbier ne esistono vari tipi,noi abbiamo assaggiato Rauchbier Lager versata direttamente dalle botti poste sul minuscolo bancone.

La seconda parte del viaggio riguarderà Regensburg, l'antichissimo monastero di Weltenburger sul Danubio dove si produce da 600 anni un'ottima birra scura, la capitale della Baviera, ovvero Monaco e i suoi dintorni, ovvero il Monastero della Andechs dove si produce l'omonima birra e la località di Dachau, tristemente nota per uno dei tanti campi di concentramento nazisti.

Alla prossima!!! Che non so quando sarà perchè sto per andare a partorire....ma prima o poi ce la farò...stay tuned!

giovedì 5 novembre 2015

"scaduta"...

Che sia l'ultima foto con il pancione?
Oggi è il 5 novembre, mia presunta ddp, anche se secondo me non è esatta, ma sarebbe il 7...anche dalla primissima ecografia risultavo indietro di 2 giorni, infatti aspetto a chiamare la ginecologa, ho la speranza che parta tutto nel week end.
Ed eccomi per la seconda volta ad essere alla fine di una gravidanza, tanto desiderata e tanto assaporata. Io adoro il mio pancione, credo che chi mi segue su Facebook o su Instagram (sono 81aska81) l'abbia capito...non è perchè sono vanitosa, è che il pancione io proprio lo amo, lo vedo come l'emblema della femminilità.
So che mi mancherà...certo non mi mancherà il fiatone, non mi mancheranno gli acciacchi della gravidanza, ma quella rotondità , l'unica rotondità desiderata, sì.
E poi i calcetti, i movimenti che posso sentire solo io...sto per affrontare il primo distacco da mio figlio, anche se devo ammettere che è ben diverso da quando aspettavo Stella, sarà che è il secondo e che tante emozioni erano già state provate, sarà che appunto fuori dal pancione c'era già la mia pulcina a cui dare mille attenzioni, ma mi sembra come se a questo piccolino in arrivo avessi dedicato meno tempo, meno pensieri, come se ci avessi comunicato di meno e spero che questo non pregiudichi nulla nel nostro rapporto e che lui si possa sentire amato nello stesso modo della sorella, sono sicura che una volta nato sarà diverso.
Ho anche fantasticato meno su di lui...non riesco a immaginarlo, non ho immaginato situazioni o cose da fare con lui e mi dispiace. Ma Stella ha assorbito un sacco delle mie energie, soprattutto questa estate quando oltre a essere a casa da scuola ha passato un periodo di attaccamento morboso a me,
Il nostro tempo in simbiosi, caro "Giaci", sta per finire...ho fiducia nel mio corpo e nei miei presentimenti...come ero sicura di essere incinta a Febbraio e nonostante il primo test fosse negativo dentro di me sentivo che si sbagliava, così sono convinta che in realtà non sia oggi il giorno del termine...ho fiducia nelle capacità del mio corpo di mettere al mondo un figlio spontaneamente e così mi godo gli ultimi attimi di me e te come una cosa sola mentre il mondo fuori stressa perchè non sei ancora nato.
Piccolo mio, ti auguro in primis di essere sano e scoppiare di salute come la tua sorellina, poi ti auguro di avere una vita serena, piena di amore e di amicizie, mi auguro tu sia socievole come me, curioso di scoprire il mondo, dolce, affettuoso e rispettoso degli altri.
Mi auguro di riuscire a trasmetterti l'amore per i viaggi e per i libri, così come stiamo cercando di fare con tua sorella, perchè se amerai viaggiare e leggere vivrai 1000 vite in più.
Mi auguro che tu sia un chiacchierone, che al ritorno da scuola mi racconterai un sacco di cose, con entusiasmo.
Ma soprattutto ti auguro di divertirti, un sacco...la vita è fatta per essere vissuta, spero che tu sia una di quelle persone che riescono a prenderne il meglio, che colgono le opportunità, che seguono le proprie passioni...Enjoy your life!! Il mondo è fatto per essere goduto, è pieno di meraviglia per chi lo sa guardare.
Ti aspetto, non vedo l'ora di annusarti e abbracciarti...
Con infinito amore, la tua mamma!

Questa canzone è la tua canzone, sai? L'abbiamo sentita la sera prima di fare la prima ecografia, era la colonna sonora di un film di Bertolucci, tratto da un libro di Ammaniti, uno dei nostri autori preferiti (intendo di tuo papà e mio) . Il giorno dopo entrati nello studio della ginecolaga, c'era un cd in sottofondo nella sala d'aspetto...e indovina un po' che canzone c'era in quel momento? Space Oddity...e questa cosa è successa anche in altri appuntamenti dalla dottoressa, quindi è diventata la tua canzone, quando la sento ripenso sempre alla prima volta che ti ho visto, un puntino di 2 mm che aveva già un cuoricino pulsante...pazzesco!
Dai Giacino, esci che ce la ascoltiamo abbracciati mentre ti allatto...