martedì 25 giugno 2019

Svezia...pensieri sparsi

Approfitto del fatto che i bimbi siano al mare con i nonni (leggi=tanto tempo libero in più) per mettere subito nero su bianco i miei pensieri sul viaggio in Svezia e per darvi alcuni suggerimenti su come organizzare un viaggio nella Terra dei Vichinghi e, perchè no, su come farlo nel modo più low cost possibile (per quanto si possa parlare di low cost parlando di Paesi Scandinavi).

Tipica casetta in legno
Sono tornata da tre giorni e sono bastati due giorni di lavoro per farmi sembrare la Svezia più lontana di quel che sia. Ma mentre sono al lavoro e leggo specifiche e mando e-mail e controllo ordini la mia mente continua a rielaborare le immagini di quei giorni intensissimi e bellissimi. Guardo fuori dalla finestra, dove finalmene l'estate è scoppiata e il cielo è azzurro, ma penso "però in Svezia era così blu". Vado sul balcone e respiro il profumo delle mie rose e poi penso "che bello che era la mattina percorrere la strada fino alla stazione, l'aria profumava di fiori". L'altra sera in bici ho incontrato dei leprotti e ho subito pensato "come si divertivano i bimbi nel prato vicino a casa a rincorrere i coniglietti"...e quel giorno che un alce ci ha attraversato la strada? E quando abbiamo dato da mangiare allo scoiattolino? Si metteva anche in posa per noi. E il passerotto che ha fatto la Fika (*) con noi al Rosendal? Se ripenso alla Svezia infatti mi viene in mente la sua natura, che esplode prepotente anche in una metropoli come Stoccolma.

carino lui!


Se penso alla Svezia mi commuovo pensando alla luce che ci accompagnava tutto il giorno, il sole che non tramontava mai regalandoci giornate infinite (immagino quanto debba essere dura invece nei mesi invernali). Mi sale un nodo in gola pensando ai paesini di pescatori della costa del Bohuslan e a quando il cielo plumbeo ha lasciato filtrare il sole illuminando le centinaia (non per dire) di isole e isolotti al largo del mare del Nord, con il vento che ci sferzava la faccia senza pietà ma pulendo i contorni di ogni cosa.

Fjallbacka


Il nostro viaggio ha toccato Goteborg, la costa del Bohuslan e Stoccolma: otto giorni tra il mare del Nord e il Mar Baltico. Io che sono figlia dell'autunno, ma amo visceralmente l'estate e soprattutto il mare (ma infatti quest'ultimo non è mancato anche se in tutt'altra veste) ho scelto questo viaggio in una fredda giornata di Gennaio, quando avrei voluto essere a Nord per vedere boschi ammantati di neve e l'aurora boreale. Ho visto una foto su un blog, una ragazza su un treno che sorseggia una bevanda calda mentre fuori sfila il tipico paesaggio nordico, ammantato di neve e il cielo con la luce del crepuscolo. Ecco io non so se sia così anche per voi, ma nel mio caso parte tutto da un'ispirazione: è un colpo di fulmine...vedo una foto, leggo un racconto di viaggio e boom!  Non riesco a smettere di pensarci. L'idea della Svezia è nata così...pensando ai boschi ammantati di neve e all'aurora boreale anche se poi ci sono andata a Giugno, per il solstizio d'estate (botta di culo eh...che quando ho segnato le ferie in ditta la settimana è stata scelta in base a quando chiudeva la scuola, a quando non andava via il mio capo e a quando andavano al mare i miei genitori perchè altrimenti i bambini chi me li cura se la scuola è chiusa?).
Otto giorni sono pochi per scoprire una Nazione, ma sono abbastanza per rimanerne affascinati, per farsene un'idea e per aver voglia di tornare...cosa che conto di fare sicuramente perchè è vero che il mondo è grande e io so già che non lo vedrò tutto, ma come amo ripeterre io sono una viaggiatrice slow. Non mi importa piantare bandierine qua e là solo per dire "ci sono stata". Amo tornare nei Paesi che mi sono piaciuti e scoprirne nuovi pezzetti ogni volta. Certo, la Svezia è cara e non credo potrò tornarci presto, non l'anno prossimo, forse nemmeno quello dopo, ma prima o poi tornerò a Smogen e andrò sull'isola di Hållö a vedere il suo faro che questa volta ho potuto vedere solo da lontano. 

Faro di Hallo sullo sfondo

Andrò sull'isola di Gotland dove visiterò Visby, la cittadina medioevale dove è stata girata la serie  di Pippi Calzelunghe. Prenderò un treno notturno da Stoccolma e arriverò in Lapponia dove vedrò il vero sole di Mezzanotte. E poi magari ci tornerò in inverno, riprenderò quello stesso treno attraversando un paesaggio che mi sembrerà totalmente diverso, ammantato di neve e finalmente vedrò l'aurora boreale, uno dei sogni che ho indicato 4 anni fa nella mia lista delle cento cose da fare nella vita. Oppure andrò a Sud, a Foteviken nella regione dello Skåne per vedere come vivevano i vichinghi. 
La Svezia offre veramente molte cose da vedere o fare per tutti i gusti e tutte le età. Anche solo una città come Stoccolma merita una visita accurata, ci siamo stati 5 giorni eppure ci sarebbero ancora moltissime cose che vorrei vedere.



Nel prossimo post cercherò di essere meno prolissa e più pratica, dandovi alcune informazioni su come organizzare il viaggio e su come, quando possibile, risparmiare.
Stay tuned!

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