Disavventura anno 1998 - Cambridge U.K.
album ricordo...la nostra casetta di Cambridge |
La più clamorosa, quella che a distanza di ben 15 anni ancora racconto spesso (e rido ogni volta) riguarda il mio secondo viaggio studio nel Regno Unito.
Avevo 16 anni, quasi 17, a luglio io, La Totè e La Robiola partimmo alla volta di Cambridge dove avremmo soggiornato per un mese a casa di una simpatica famigliola del posto e di mattina avremmo studiato inglese a scuola.
Come si può spiegare l'emozione e le aspettative di un viaggio nella magica Inghilterra, quando sei adolescente, ami il rock più di ogni cosa, partirai con le tue migliori amiche e sarai lontana da genitori e regole per ben 21 giorni???
Avete presente l'adrenalina? Ecco...
Arriviamo a Cambridge dopo qualche ora di pullman da Londra, alla fermata ci aspettano le varie famiglie in cui i vari partecipanti al corso verranno poi smistati. Vediamo subito un tizio alto, grosso, pelato e interamente tatuato e la Totè esclama "Scommetto che noi siamo con il tizio tatuato...! " e infatti...
Il Tatuato, che di nome faceva Richard, viveva in una tipica casupola in mattoni con:
moglie;
Suocera;
Tre figli (Nathan, Ben e Jade);
il fratello;
il nipote (figlio di suo fratello);
il figlio illegittimo del fratello.
Tutta sta gente io non ho ancora capito bene dove dormisse, a noi fu assegnata una stanza con due letti singoli e un letto a castello dove dormiva anche Jade la figlia maggiore che voleva diventare una Spice Girl e a volte ballava nuda davanti allo specchio.
Comunque dopo alcuni giorni smettemmo di farci domande, era una famiglia strana, punto. La sera a volte si mangiava solo patatine chips del sacchetto, di giorno il nostro packed lunch a volte consisteva solo in panini al latte vuoti o con dentro una fetta di cetriolo, il venerdì andavano tutti al pub, figli compresi (5,7 e 9 anni) ed era l'unico giorno in cui veniva fatto loro il bagno: si riempiva la vasca e a turno (dalla più grande al più piccolo) venivano lavati nella stessa acqua.
Poi erano tutti disoccupati...il capofamiglia,Richard, ogni tanto faceva dei lavoretti da elettricista e stop. In più sia lui che il fratello erano dei tatuatori fai da te...Richard aveva tatuaggi ovunque, pure una lacrima di Pierrot in faccia e sulle dita delle mani aveva scritto "Love" e "Hate". Penso che la loro vera entrata fossero i ragazzini che venivano da giugno a settembre per i viaggi studio, le agenzie che organizzavano i corsi pagavano un tot (molto basso rispetto al costo totale del pacchetto) per ogni ragazzo che ospitavano.
La cosa bella è che a mangiare così poco tutte e tre tornammo dimagrite...peccato che a dimagrire non fu solo la nostra ciccia, ma anche il mio portafoglio. Dopo qualche giorno che eravamo arrivate, iniziai a notare che i miei soldi nascosti in valigia continuavano a diminuire, ma trovavo sempre la valigia chiusa con il lucchettto, pensai di aver contato male, in fondo ogni giorno mi mancavano circa 5 sterline quindi poteva anche essere che avessi fatto male i conti.
Un giorno però sparirono 150 sterline, ai tempi c'erano ancora le lire ed erano davvero tantissimi soldi, ero quasi a secco. Oramai era chiaro che qualcuno aveva trovato il modo di aprire la mia valigia e rubarmi i soldi. Ero preoccupatissima, non sapevo come cavarmela, alla fine decisi di parlare al capofamiglia. Ricordo benissimo quel colloquio, io e lui seduti sulle scale di legno della loro casetta inglese, gli dissi che mi vergognavo a dirglielo, ma che purtroppo dovevo, che non volevo accusare nessuno, ma che effettivamente a me erano spariti dei soldi, tanti soldi...fu molto comprensivo e paterno e disse "Ho capito tutto, so chi è stato, ci penso io". Sempre quel giorno, che non c'era lezione, incontrammo il nipote e il fratellastro del nipote che erano in veranda a fumare marijuana e ci fecero tutto un discorso sconnesso su quanto erano lunghi i loro piselli, che loro erano fighi perchè la notte prima avevano scopato,che loro per grattarsi l'uccello dovevano chinarsi fino a terra perchè era lunghissimo...Conversazioni di altissimo livello insomma.
Perplesse e anche un po' a disagio ce ne andammo con le nostre bici a fare un giro.
Quella sera Richard e la moglie prepararono la cena solo per noi tre (loro come già detto spesso si nutrivano solo di patatine o altre schifezze seduti sul divano mentre guardavano la tv). Aspettarono che fossimo tutti in casa, poi tirò giù le tapparelle, chiamò in sala il nipote e il fratellastro del nipote e si scatenò l'inferno.Iniziò a interrogarli e ad urlare...la cosa bella è che capivamo quasi tutto, non so se per il gusto del gossip o se perchè quella vacanza ci aveva davvero fatto migliorare il nostro inglese, comunque per farla breve capimmo che erano stati loro due a rubare i soldi, che l'avevano già fatto in precedenza e che con i miei soldi erano andati...a puttane!!!! A quel punto non resistemmo oltre e io e la Totè scoppiammo a ridere, ma Richard ci disse di non ridere, che era molto arrabbiato e che non era finita lì.
I due ragazzi, che con noi avevano fatto tanto gli spavaldi e gli sbruffoni quella mattina mentre ora erano con la coda tra le gambe, dissero che i soldi avanzati erano in una buca in giardino e lo zio li mandò fuori a scavare...ormai io, Totè e Robiola ridevamo senza ritegno, beccandoci le occhiatacce di Richard e dei due giovani.
Mi restituirono circa 50 sterline e Richard disse che per il resto sarebbero andati a lavorare e mi avrebbero restituito tutto prima della mia partenza.
Nei giorni successivi mi diedero altre 50 sterline...per le altre 50 che mancavano all'appello...beh, dite che se non le ho ricevute in 15 anni non ho più speranze????
Della serie: la speranza è l'ultima a morire!
Disavventura anno 2003 - Croazia
Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice - Croazia |
Alle 4 del mattino partiamo, tutti gasati, fino a Venezia tutto fila liscio, a quel punto troviamo un po' di coda, ma tutto nella norma. Superiamo il confine, un poliziotto Croato ferma la macchina di Yuri, forse per la sua aria un po' strana, le borchie, la maglietta dei Sex Pistols con i buchi e le spille da baglia? Gli chiedono "Qualcosa da dichiarare? Droga?" e lui "E' lei la mia droga" indicando la sua ragazza che siede in parte a lui...
Il poliziotto ovviamente non capisce la battuta, ma dopo un controllo veloce lo lasciano andare. Riprendiamo la marcia, siamo a buon punto, peccato che arrivati a Novi Vinodolski ci fanno deviare per Bribir perchè sulla Jadranska Magistrala si era sviluppato un incendio, ai tempi non c'era ancora l'autostrada e bisognava fare la Magistrale Adriatica, quella magnifica strada costiera, tanto bella quanto tortuosa.
E lì sono iniziate le nostre 4 ore di passione. Fermi in coda, la polizia faceva passare a senso alternato poche macchine alla volta. All'inizio è stato anche divertente perchè scendevamo dalla macchina e ballavamo Bob Marley, raccoglievamo i fichi dagli alberi sulla strada, facevamo gli scemi con le macchine in coda ecc...Ma dopo un po' non ce la facevamo più!Quando poi l'unico bar raggiungibile a piedi su quella strada finì l'acqua iniziammo a preoccuparci un po'....era la rovente estate del 2003, la più calda degli ultimi cent'anni!
All'improvviso però si sblocca la coda e all'alba delle 11 di sera arriviamo finalmente a Plitvice dove avevamo prenotato un appartamento tramite internet. Poco prima di arrivare a Plitvice, il mio ragazzo che faceva da "apri pista" ferma la macchina e spegne i fanali imitato da tutti gli altri. Scendiamo dalla macchina e guardiamo il cielo...ecco, io tante stelle come le ho viste quel giorno non le ho più viste. Se non avessimo avuto quel contrattempo questo momento magico, che ancora rammentiamo tra noi amici quando ricordiamo quella vacanza, non ci sarebbe mai stato. Della serie: vediamo il bicchiere mezzo pieno!
Disavventura anno 2008 - Istanbul
tramonto sul Corno d'Oro visto dal ponte di Galata |
Erano anni che sognavo Istanbul e finalmente nel marzo 2008 convinco mio marito a prenotare una settimana a Istanbul per il mese di giugno. Avevo trovato una buona offerta da Orio al Serio (io vivo a BG, quindi perfetto!) su Istanbul Sabiha tramite la ormai defunta My Air.
Arrivo previsto per le 23 circa, ma qualche giorno prima della partenza un sms della My Air ci comunica che il volo è stato anticipato...tanto meglio! Ci presentiamo a BG Orio al Serio con due ore di anticipo, verso le 14:00, ma poco dopo vediamo che il nostro volo è stato posticipato di 8 ore!!! 8 ore???? Noi abbiamo già fatto il check-in, ci viene consegnato un buono di 8 euro per mangiare e la possibilità di una stanza nell'hotel di fronte all'aeroporto, ma siccome noi abitiamo a 5 minuti dall'aeroporto torniamo a casa. Dopo un paio di ore controllo per scrupolo il sito dell'aeroporto e scopro che...il volo non è più in ritardo di 8 ore, ma solo di 4...quindi ci precipitiamo al volo di nuovo all'aeroporto, dove veniamo anche cazziati dal personale My Air per essercene tornati a casa. Dopo poco scopriamo che il volo è stato ri-posticipato di altre due ore, quindi aveva 6 ore di ritardo rispetto all'orario originale, corro subito all'internet point per scrivere l'ennesima e-mail al tizio dell'hotel di Istanbul che doveva anche mandarci l'autista a prendere.
Alla fine veniamo imbarcati sull'aeromobile, tutti contenti, oramai è questione di minuti e finalmente partiremo...
E invece...
La voce del comandante che annuncia "Ci scusiamo per il disagio, ma siccome al peggio non c'è mai fine, dobbiamo annunciarvi un ulteriore ritardo a causa di un passeggero che non si è presentato, ma che ha il suo bagaglio già imbarcato, dovremo quindi controllare tutti i bagagli imbarcati finchè non troveremo il bagaglio di questa persona e lasciarla a terra."
A quel punto parte un coro di "noooooooooooooooooooo" e fischi a go-go.
Dopo quasi un'ora, quando ormai non ci speravamo più ecco che il comandante ci annuncia la partenza.
Alla fine arriviamo a Istanbul Sabiha (nella parte asiatica della città) che sono le 2:30 (3:30 ora locale), ma ne è valsa la pena perchè viaggiare di notte e atterrare in mezzo a quel tappeto di luci adagiate sul Mar di Marmara e il Bosforo è stata un’emozione grandissima. Dall’alto Istanbul e il Corno d’Oro sembravano un tappeto di velluto nero cucito con una miriade di perline arancioni, gialle e verdi, le luci della città e da gemme più grandi, i battelli fermi sul Bosforo.
Il tassista pazzo che ci porta all’albergo a Eminonu canta e balla (!!) mentre guida e attraversando il ponte sul Bosforo ci urla “Here Asia, here Europe...Welcome to Eurooooope!” ed è stato emozionante passare a tutta velocità su questo ponte che congiunge Oriente e Occidente. Al ritorno da Istanbul la My Air ci comunica che per il disagio ci è stato regalato un buono da 100 euro da usare su una delle loro rotte e da consumare entro fine anno. Con quel buono andremo a trovare i nonni e gli zii di mio marito a Bari a fine Ottobre. Della serie: non tutto il male vien per nuocere.
Mamma mia, la prima è davvero allucinante: come avete fatto a resistere 20 giorni in una situazione del genere?! Già: forse l'incoscienza dei 16 anni, però almeno a distanza ci si ride su!!
RispondiEliminaciao, buona giornata!
ma a 16 anni ci sembrava solo un'avventura divertente...certo se ora che sono mamma sapessi mia figlia in una situazione del genere...beh, non sarei tanto allegra!!!! Ma ti assicuro che mentre eravamo là ci sembrava tutto un'incredibile e divertente avventura...a distanza di anni ancora ricordiamo tutti i piccoli aneddotti e ne ridiamo di gusto!!!
Eliminacara Chiara, vorrei abbracciarti ...
RispondiEliminaMi hai riportato a Istanbul, dove anche noi siamo arrivati nel cuore della notte e non dimenticherò mai i gabbiani che volavano bianchi sopra la Moschea Blu
mi hai riportata ai laghi di Plitvice, uno degli angoli della Croazia che ho amato maggiormente
e mi hai riportato in vacanza studio a londra, con quei panini al cetriolo che non dimenticherò mai...
Soprattutto per quest'ultima esperienza ti ringrazio, perchè quelle 5 estati sono state, nonostate tutti i contrattempi, le strane abitudini, ecc ecc, tra i momenti più belli e spensierati della mia vita
Vero Monica!!! Nonostante tutte le stranezze delle famiglie ospitanti e nonostante i contrattempi e il cibo a dir poco scadente...beh sono le vacanze più esilaranti che io ricordi!!!!
Eliminama potresti scrivere un libro su quella vacanza studio!
RispondiEliminaSìììì Federica...e non ho raccontato della vacanza studio a Chester dell'anno precedente quando la nostra padrona di casa si è ubriacata e si è addormentata sbronza sul divano con Celine Dion a tutto volume, la bottiglia di vino in mano e il cane con addosso il guinzaglio che girava disperato intorno alla padrona...nè del viaggio studio in Irlanda quando siamo entrate in un'altra casa convinte che fosse la nostra o di quando a Chester siamo state inseguite da dei bambini di 11 /12 anni che ci minacciavano con delle bottiglie rotte in mano...ah ah ah
EliminaMa che belle avventure, veramente divertenti, soprattutto la prima.
RispondiEliminaPlitvice è fenomenale, un posto unico ed anch'io ho visto le mie stelle più belle in Croazia, ero a Dugi Otok ed abitavamo dentro un faro, davanti solo il mare e sopra solo le stelle.
A Istanbul sono stata per viaggio di lavoro con un collega tutto perfettino ed a puntino, dovevi vedere che sballo quando urlava e diceva parolacce al taxista che andava come un pazzo.
Ciao
Norma
ah ah ah chissà che ridere il collega perfettino che si lascia andare urlando improperi al tassista!!!ah ah ah !!!! Anche io sono stata a Dugi Otok, lo scorso anno...immagino ti riferisca al faro di Veli Rat...bellissimo!!
RispondiEliminaLe racconti con una tale nonchalanche che sembra che sia tutto nella norma. ahahah! La prima disavventura con quei fetenti dei nipoti... mi fa morire!!!
RispondiEliminaCioè... Ma il ns blog si chiama (nei sottotitoli) quasi nello stesso modo... Giuro che nn ho copiato...
EliminaMuoio dal ridere! Così come mi sono commossa leggendo altri post.
RispondiEliminaComplimenti, scrivi davvero bene!
Stefy83 (da Tpc)
ciao Stefy, ho letto solo ora il tuo messaggio e ho capito solo ora chi sei!!!ah ah ah...piacere di incontrarti qui
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